Recensione Rabbids Land
Non tutti sono Super Mario, è sempre bene ribadirlo. Seppur ogni tanto non sia mancata qualche svista, i titoli collaterali a lui dedicati sono sempre riusciti a riscuotere un certo tra pubblico e critica, che si trattasse di corse sui kart, due tiri sul green o far festa con gli amici. Non sembra della stessa idea Ubisoft, che ci propina, per l'ennesima volta, i suoi conigli in salsa festaiola, convinta che dopo sette anni abbiano ancora qualcosa da dire diverso dal solito “BWAAAAAH”.
di: Nicola "Wanicola" CasoNon tutti sono Super Mario, è sempre bene ribadirlo. Seppur ogni tanto non sia mancata qualche svista, i titoli collaterali a lui dedicati sono sempre riusciti a riscuotere un certo tra pubblico e critica, che si trattasse di corse sui kart, due tiri sul green o far festa con gli amici. Non sembra della stessa idea Ubisoft, che ci propina, per l’ennesima volta, i suoi conigli in salsa festaiola, convinta che dopo sette anni abbiano ancora qualcosa da dire diverso dal solito “BWAAAAAH”.
Come ti ammazzo il divertimento
L’idea principale è quella di rubare la scena di Nintendo Land, facendo leva però su ciò che reso unico (e inimitabile, è bene ribadirlo) Mario Party. Generalmente quello dei party games è un genere in grado di regalare grandi risate in compagnia ma anche grandi sbadigli in solitaria. Rabbids Land invece è qui per smentire tale luogo comune. Da soli,ancora una volta, non ci si diverte, ma è in gruppo che la situazione inizia a farsi realmente tragica. A spasso per una plancia concentrica in stile Trivial, quattro conigli si trovano a dover competere per racimolare quanti più trofei possibili a colpi di dado, caselle fortuna, quiz demenziali e mini games. Nulla di nuovo sotto il sole e se non fosse per la scellerata idea di Ubisoft di far passare di turno in turno ilGamePad al giocatore seguente. E coinvolgere nei mini games solo due persone alla volta.
Ebbene si, proprio sulle basi del gioco in compagnia, quello divertentissimo che vi ha visti protagonisti di indimenticabili serate a base di popcorn e spintoni, i conigli pazzi hanno ben deciso di dare un taglio netto. Contrariamente alla logica comune, ogni volta che un giocatore finisce in una casella sfida avrà la possibilità di sfidare un altro giocatore armato di WiiRemote e Nunchuck, mentre i restanti ospiti rimangono a guardare. Non che i giocatori coinvolti in prima persona abbiano chissà cosa di cui gioire vista la qualità media delle prove.
Prove molto mini, poco giochi
La demenza di fondo comunque qualche sorriso riesce a strapparlo per lo meno. A livello concettuale, invece, non andiamo oltre le classiche prove da affrontare coi sensori di movimento delGamePad, traiettorie da disegnare sul touch screen, pinguini da soffiare via col microfono e poco più. Se escludiamo le varianti sul genere, le attrazioni principali sono meno di venti e dalla durata piuttosto esigua (per fortuna). Non mancano chicche più divertenti di altre come la corsa sulle montagne russe stile rythm game con tanto di “Dance All Nite” di Anja in sottofondo, ma la qualità generale non è delle più entusiasmanti. Oltretutto che con WiiRemote alla mano la situazione cambia poco o nulla tra mini games d’abilità dove è richiesto puntare alla TV per sparare o magari muovere il rabbids con lo stick del Nunchuck per sfuggire a qualche insidia tesa dall’altro giocatore. Le domande stile “milionario” dove tre giocatori devono scommettere contro il 4° sono qualcosa di talmente non-sense e sconclusionato da non far ridere manco per sbaglio. I conigli ci provano, ma è dura strappare una risata con domande che sembrano le battute del cucciolone.
Non fa ridere.
Rabbids Land è un prodotto che trasuda mediocrità da tutti i pori, inutile girarci attorno. La fretta di Ubisoft nel presentarsi in tempo per il lancio della console è sottolineata da un comparto visivo insipido che si salva solo per la demenzialità di alcune scenette, comunque sia sempre ridondanti. Sette titoli in sei anni a fare sempre le stesse cose si fanno sentire, eccome. Sperando in una qualche loro comparsa all’interno del prossimo e più promettente Rayman Legends, Rabbids Land è un titolo da evitare a tutti i costi. Una formula completamente da rivedere e pochi minigiochi (di cui neanche la metà realmente meritevoli) non sono sicuramente gli elementi ideali per passare le serate con gli amici in compagnia. Meglio rivolgere il proprio sguardo altrove.