Recensione Nex Machina
di: Simone CantiniI ragazzi di Housemarque nutrono una stima smodata nei confronti di Eugene Jarvis, al punto che molti dei loro titoli sono palesemente ispirati ad alcuni lavori del geniale coder statunitense. Basta pensare all’eccellente Resogun, declinazione in chiave moderna di quel classico che risponde al nome di Defender. Caso ha voluto che non molto tempo fa le strade del team e di Jarvis hanno finito per incrociarsi, dando vita ad una collaborazione in grado di sublimare anni di stima reciproca in quell’ammasso di proiettili e righe di codice che risponde al nome di Nex Machina.
accettare i cookie con finalità di marketing.
Lethal weapon
Pronti via, si parte e si spara, incuranti di una qualsiasi velleità narrativa, in perfetto stile arcade dannatamente old school. Nex Machina, pur avendo sin troppo sotto pelle un blando plot in cui le macchine hanno preso il sopravvento su di un’umanità oramai inerme, non si cura affatto di prendere per mano il player ed accompagnarlo gradualmente alla scoperta del suo caotico mondo. No, proprio per niente. Il titolo Housemarque, difatti, inizia subito con il piede ben piantato sull’acceleratore, scaraventando l’ignaro giocatore all’interno di un universo ricolmo di proiettili e nemici da blastare. Pescando a piene mani nella storia costruita attorno a Robotron: 2084 e (soprattutto) Smash TV, Nex Machina è un velocissimo e complicato twin stick shooter, in cui dovremo farci strada lungo cinque differenti mondi, ognuno suddiviso in quindici piccoli stage. Le varie zone di gioco, difatti, non avranno quasi mai un’estensione esagerata, ma concentreranno l’azione dentro arene dalle dimensioni decisamente contenute, in cui non mancheranno però ostacoli e obiettivi da compiere. Se è palese come l’uccisione di tutte le macchine ostili diventi la discriminante necessaria per procedere allo step successivo, durante la nostra furia bellica dovremo prestare attenzione ad inermi umani da salvare (in perfetto stile Defender/Resogun), nemici opzionali da distruggere al fine di incrementare il nostro punteggio, oltre a percorsi segreti da sbloccare. Per farlo potremo contare su di un blaster, le cui capacità potranno essere potenziate raccogliendo vari power up, oltre che su un piccolo set di armi secondarie ed una praticissima schivata in grado di garantirci una breve finestra di invincibilità. Lo schema dei comandi, così come la giocabilità, è molto semplice ed immediato e non occorreranno che una manciata di minuti per imparare a destreggiarsi tra la miriade di proiettili che verrà letteralmente vomitata a schermo. Giunti alla fine di ciascun mondo, inoltre, non mancherà il classico scontro con il boss di rito: ognuno dei cinque super nemici rappresenta una rilettura di alcuni stilemi classici e ben noti ai giocatori di vecchia scuola, ma non mancherà di sorprendere per le differenti tipologie di approccio necessarie per venirne a capo che caratterizzano ciascuno degli scontri.
Appagare l’ego
Se giocato al livello di difficoltà più basso, con crediti infiniti ed una velocità di azione decisamente blanda, Nex Machina può essere tranquillamente portato a termine in circa mezzora, ma qualora si decidesse di mettere seriamente alla prova il titolo Housemarque e le nostre capacità, potremo contare su tre ulteriori step in grado di appagare i player più incalliti. Va da sé che il tutto dia il meglio se testato a difficoltà più sostenute, tenendo bene presente che ogni morte (che avviene non appena saremo colpiti una singola volta, a meno di avere uno scudo attivo) vedrà il livello ripartire da capo. Come nei vecchi cabinati sarà proprio lo score accumulato a fare la differenza, dato che per ciascuna difficoltà è presente una classifica online unica, condivisa con gli utenti PC, all’interno della quale sarà possibile sfogare il proprio ego. Se è vero che Nex Machina offre una campagna arcade non proprio estesa, modalità accessorie arrivano a rimpinguare l’offerta: sarà presente una modalità Arena in cui dovremo accumulare più punti possibili all’interno di un singolo mondo, i cui livelli successivi saranno sbloccati spendendo i credi guadagnati in-game; non mancherà, inoltre, la possibilità di giocare l’intera campagna o un singolo livello in modalità cooperativa, scelta molto interessante ma su cui pesa l’assenza della possibilità di interagire tramite una connessione remota. Aggiunte comunque piacevoli ma che non si discostano in maniera sensibile dal core gameplay di Nex Machina che, è innegabile, punta unicamente sulla sua immediatezza e sulla voglia di svettare in cima alle classifiche, così come accadeva nelle fumose sale giochi dei tempi che furono.
Esplosioni oculari
Tecnicamente solidissimo, Nex Machina pur al netto di una grandezza di livelli ed elementi in movimento non proprio elevatissima, garantisce un colpo d’occhio di sicuro effetto. Complice anche una ricchezza di elementi visivi ed un’effettistica in perfetto stile Housemarque. Gli scontri, tutti fluidi e affatto minati da rallentamenti, saranno un’orgia visiva di proiettili, esplosioni particellari e scie luminose in grado di invadere lo schermo ad ogni passo. Acida e martellante la soundtrack, che si amalgama perfettamente con il frenetico e futuristico contesto ludico e riesce a pompare in modo magistrale l’azione di gioco. Si potrebbe criticare la non proprio eccellente caratterizzazione dei nemici, invero alquanto anonimi e non molto definiti, ma la velocità di Nex Machina è talmente elevata che non vi presterete particolare attenzione.
Nex Machina è un twin stick shooter solido e convincente, ma che forse paga in maniera evidente il suo voler essere un sentito e caloroso omaggio ad un modo di fare gaming un po’ troppo ancorato al passato. Questo suo retaggio traspare all’interno di un’offerta ludica non proprio ricchissima e che punta tutto sulla difficoltà e la voglia di incidere il proprio nome all’interno delle classifiche globali. Se non siete tra coloro che ambiscono alla gloria, difatti, la produzione del team scandinavo potrebbe scivolarvi addosso senza troppi patemi, visto che in quanto a consistenza non rappresenta di certo uno dei suoi titoli più riusciti. Fermo restando che, se valutiamo l’ esperienza puramente arcade, la qualità di Nex Machina non può assolutamente essere messa in discussione, ma di sicuro visti gli alti standard a cui ci ha abituato Housemarque era lecito aspettarsi qualche guizzo in più.