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Recensione Inkulinati

di: Luca Saati

Il tempo speso nel tutorial di Inkulinati è pari al tempo che il gioco stesso ha passato in early access. È una battuta, sia chiaro, ma è per farvi comprendere quanto tempo si passa in questo gioco nell’apprendere tutte le sue meccaniche prima di fiondarsi nel cuore dell’esperienza.

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Per meglio comprendere la particolarità dell’opera di Yaza Games, conviene partire dal nome. Inkulinati deriva dall’inglese “Ink” (Inchiostro) e i colori dei manoscritti medievali chiamati “Illuminati“. All’interno di quest’ultimi, tra versi della bibbia e teorie filosofiche e scientifiche, si nascondevano i “Marginalia“, buffi disegni di animaletti, omini, piante e così via. Inkulinati è uno strategico a turni in cui si utilizzano proprio i marginalia come armate da schierare in combattimento.

Il tutto si svolge riprendendo proprio lo stile artistico dei manoscritti medievali. Sembra quasi superfluo dire che gli sviluppatori di Yaza Games hanno realizzato un piccolo gioiellino da un punto di vista estetico dando vita a un’opera unica e originale accompagnata da delle musiche di stile medioevale davvero azzeccate.

Ma prima di iniziare a tuffarsi nella modalità storia chiamata Viaggio, è meglio dedicare qualche ora all’Accademia, ovvero il tutorial. Si, avete letto bene, ho detto proprio qualche ora poiché completare tutte le missioni di quest’ultima modalità richiede 4 o 5 ore di gioco. Non sono obbligatorie, ma è chiaro che per comprendere tutti i meccanismi del gameplay conviene dedicarci molto tempo. Il problema è innanzitutto la pesantezza, voglio dire un tutorial così lungo finisce per portare allo sfinimento chiunque, e poi mano a mano che si avanza ci si sente troppo sopraffatti dalla quantità di informazioni ricevute. Sarebbe stato meglio creare un percorso più omogeneo elargendo tutti questi insegnamenti e consigli ai giocatori mano a mano che ci si dedica alla modalità storia.

Il Viaggio permette di selezionare uno dei campioni con cui imbarcarsi in un’avventura roguelite in cui sconfiggere avversari, radunare nuove unità, acquisire nuove abilità e infine sconfiggere la morte stessa. Il loro potere crescerà man mano che andranno avanti, ma lo stesso vale anche per nemici. E ogni volta che si inizia un nuovo viaggio, l’esperienza cambia radicalmente essendo strutturata in maniera procedurale.

Le battaglie sono sufficientemente variegate grazie alle tante unità alleate e nemiche. Si passa dunque da battaglie semplici ad altre più complesse, fino a stravaganti boss. Ci sono battaglie in cui spazzare via l’intero esercito nemico, altre in cui invece concentrarsi sui generatori di nuove unità, e anche battaglie contro altri maestri Inkulinati.

Il gameplay vede i giocatori assumere proprio il ruolo di maestro Inkulinati disegnando le unità che assumono la forma di animali antropomorfi, ognuno con le proprie abilità descritte in maniera certosina dall’interfaccia di gioco. I soldati si muovono a turno sulla mappa 2D nel tentativo di prendere le pozze d’inchiostro, che permettono ai giocatori di disegnare altre unità o di eliminare il nemico. Una volta che ogni soldato e maestro ha fatto il proprio turno, il capitolo si conclude e inizia il successivo, ricominciando l’intero ciclo.

In ogni capitolo si verificano diversi eventi casuali sul campo di battaglia. Potrebbero apparire sulla mappa dei pericoli, diffondersi un’infezione tra le unità, piovere inchiostro potrebbe iniziare l’evento apocalittico del fuoco che conclude il gioco. Inoltre, ogni maestro tende ad avere abilità speciali che si attivano automaticamente alla fine di un capitolo. Queste abilità possono essere un bonus o un malus, e alcune di esse potrebbero davvero cambiare le sorti del gioco.

La stratificazione e complessità del gameplay viene alleggerita dal tono generale dell’opera tra conigli che mostrano il sedere per disorientare i nemici e gli asini che lanciano flautolenze. Un umorismo forse non apprezzabile da tutti i giocatori, ma sicuramente in linea con il tono e a tratti l’assurdità che permea tutta l’opera di Yaza Games. 

Il multiplayer online è completamente assente, evidentemente il team deve aver pensato che il rischio non vale la candela. Vi è solo il Duello, ovvero un multiplayer locale 1v1 in cui due giocatori possono sfidarsi a chi è il migliore Maestro Inkulinati, in battaglie personalizabili scegliendo tra le numerose opzioni messe a disposizione dal gioco.

Arte in movimento

Inkulinati è uno strategico molto peculiare dal gameplay stratificato e profondo con uno stile artistico davvero unico che è in grado di regalare diverse ore di divertimento. Il tutto a patto di superare l’enorme ostacolo rappresentato dal tutorial che rischia di rovinare quanto di buono fatto dai ragazzi di Yaza Games.