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Recensione Farming Simulator 17

di: Simone Cantini

Me lo ero ripromesso, ma quando si tratta di faticare anche solo un po’ la mia indole profondamente sedentaria inizia a prendere violentemente a schiaffi l’esile spicchio di coscienza più attivo. Ecco, lo avevo giurato che non appena mi fossi trasferito in campagna avrei finalmente tirato fuori il mio animo bucolico, dedicando il sempre più raro tempo libero alla cura del giardino, magari realizzando anche un piccolo orto da curare, dissodare ed amare grazie al sudore della fronte. Peccato che il fascino suadente del divano sia da sempre più forte del selvaggio richiamo della natura. Sarà forse per questo che gli dei rispondenti al nome di Giants Software hanno forgiato Farming Simulator 17.

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Voglio andare a vivere in campagna

No, non avete le traveggole: il voto che campeggia in basso è reale ed aderisce perfettamente all’offerta ludica di Farming Simulator 17. Questo nuovo capitolo della più completa simulazione agricola attualmente in commercio, difatti, si è presentato all’appuntamento più ricco che mai, portandosi in dote tutta una serie di apparentemente impercettibili modifiche in grado, però, di arricchire in maniera più che consistente il suo particolare gameplay. Proprio quest’ultimo rappresenta la peculiarità più marcata del titolo Giants, grazie a dei ritmi di gioco decisamente anomali per il panorama videoludico con cui siamo maggiormente soliti confrontarci: l’incedere di gioco, difatti, è volutamente dilatato, così come le sue meccaniche basilari richiedono un tempo decisamente consistente per essere assimilate e digerite. Fortunatamente, qualora foste nuovi a questa particolare esperienza, ci penserà un corposo set di tutorial ad introdurvi nel magico mondo della semina, illustrandovi pregi e difetti delle differenti tipologie di concimi, indirizzandovi alla complessa gestione del bestiame e a tutti gli altri aspetti che ruotano attorno alla vita contadina. Superato questo scoglio, qualora foste in cerca di un gestionale complesso e sfaccettato, Farming Simulator 17 potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa. Grazie anche al nutrito numero di macchinari su cui potremo posare le nostre fangose mani (si parla di oltre 250 pezzi), le svariate colture e i differenti animali, ci sarà davvero di che sbizzarrirsi. A tal proposito farà piacere sapere che è stata introdotta la possibilità di noleggiare i vari strumenti prima di procedere all’eventuale acquisto, una trovata davvero intelligente dato il costo non sempre permissivo dei vari mezzi e che permette, senza indebitare per forza di cose la propria azienda, di capire cosa possa fare al caso nostro e cosa no.

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Il sudore paga

Appurato che, anche al netto degli esaustivi tutorial, la curva di apprendimento di Farming Simulator 17 non è certo delle più permissive, Giants ha visto bene di accompagnare gradualmente alle sue meccaniche i neofiti della serie introducendo la possibilità di lavorare per conto terzi. Dite la verità, avete sempre sognato di fare i mezzadri al soldo di un ricco possidente, non è vero? Bene, a partire da questo capitolo sarà possibile essere reclutati da altri giocatori ed essere pagati in cambio del sudore della nostra fronte. In questo modo potremo rapidamente entrare in contatto con i numerosi aspetti della vita rurale, non mettendo a repentaglio il nostro capitale ed i nostri terreni, che potrebbero finire rovinati a causa della nostra esperienza. Vero sarà anche il contrario, dato che potremo arruolare noi in prima persona altre braccia virtuali, si umane che controllate dall’intelligenza artificiale. Il rapporto tra Farming Simulator 17 e la sua community non si esaurisce però qua: date le sue origini radicate profondamente all’interno dell’ecosistema PC, dove il titolo gode di una popolarità di tutto rispetto, Giants ha pensato di rendere disponibili le mod anche su console. L’espediente, oltre a solleticare la fantasia degli utenti, andrà di fatto ad espandere in maniera esponenziale la longevità già di suo pressoché infinita del titolo. Non aspettatevi, però, stravolgimenti radicali del comparto estetico, buono ma non certo ai vertici dell’attuale generazione. Ciò nonostante l’impatto grafico di Farming Simulator 17 è comunque gradevole e pulito, forte soprattutto nella realizzazione dei vari mezzi agricoli, estremamente dettagliati e ben modellati. Decisamente in linea con le ambientazioni l’accompagnamento musicale che, grazie alle quattro stazioni radio presenti in-game, garantirà una colonna sonora dalle spiccate influenze country.

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Pur mirando ad una precisa e ben determinata nicchia di giocatori è impossibile non valutare come eccellente l’esperienza proposta da Farming Simulator 17. L’opera gestionale di Giants, difatti, migliora ulteriormente le già ottime premesse passate, introducendo alcune innovazioni apparentemente marginali, ma in grado di migliorare in maniera sensibile, anche per i neofiti, l’approccio al gameplay. Il risultato? Il perfetto anello di congiunzione tra fango reale e colture virtuali.