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Recensione Dreamfall Chapters

di: Luca Saati

Probabilmente i giocatori console, o quelli più giovani, non conoscono la saga di The Longest Journey. Uscito nel 2001 su PC, The Longest Journey è stato acclamato dalla critica divenendo un gioco di culto. Nel 2006 uscì su PC e Xbox il suo sequel col nome Dreamfall: The Longest Journey lasciando i giocatori con uno spiazzante cliffhanger che chiamava a gran voce un terzo capitolo. In effetti un terzo capitolo venne annunciato nel Marzo del 2007, tuttavia il creatore Ragnar Tørnquist e il team di sviluppo erano impegnati in altri progetti, Funcom, detentrice dell’IP, puntava sempre di più sui giochi online tenendo bloccati i lavori sul titolo. Gli anni passano, i team indie cominciano ad assumere una certa importanza e il crowdfunding diventa sempre più una cosa normale. Le cose cominciano a smuoversi nel Novembre del 2012 quando Ragnar Tørnquist annunciò la fondazione di Red Thread Games, di essersi assicurato da Funcom i diritti sulla serie dando così inizio alla pre-produzione di Dreamfall Chapters con tanto di campagna Kickstarter e sovvenzioni esterne che hanno permesso al gioco di diventare realtà. Come i giochi Telltale Games, Dreamfall Chapters ha visto su PC un’uscita a cadenza episodica con il finale uscito lo scorso mese di Giugno. Ora anche i giocatori console possono finalmente mettere le mani sul gioco completo, Dreamfall Chapters esce infatti oggi su PS4 e Xbox One in versione retail e digitale al prezzo budget di 29,99 euro. Ne è valsa la pena aspettare tutto questo tempo per il terzo capitolo della saga The Longest Journey? Scopriamolo insieme.

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Due mondi

Giozare a Dreamfall Chapters senza aver mai giocato i suoi predecessori è un po’ spiazzante per via della complessità dell’universo creato da Ragnar Tørnquist. Tuttavia nel gioco sono presenti tutti gli aiuti disponibili per aiutare sia i nuovi giocatori che coloro che dopo tanti anni non ricordano la storia nei minimi particolari. Tra gli extra è possibile trovare un breve recap (il video in alto) che ci presenta i due protagonisti e la loro storia. Durante l’avventura inoltre è possibile consultare una specie di enciclopedia dei personaggi che si aggiorna man mano che ne incontriamo di nuovi così da restare sempre aggiornati sugli eventi.

Dreamfall ChaptersFatta questa doverosa premessa, dobbiamo ammettere che raccontarvi la trama di Dreamfall Chapters senza spoilerare è piuttosto difficile. Ci limitiamo quindi a dirvi che il gioco racconta la storia di due protagonisti in altrettanti mondi. Da una parte abbiamo quindi Zoë Castillo in un mondo futuristico e iper tecnologico chiamato Stark nell’anno 2220 e dall’altra Kian Alvane nel mondo fantasy di Arcadia in cui a dominare c’è la magia. I due mondi vivono in equilibrio e ognuno per conto proprio, ma qualcosa è pronto a minacciare questo equilibrio e toccherà proprio ai nostri eroi fermare il male.

Pur essendo opposti come stile, Stark e Arcadia hanno diversi punti in comune come un governo oppressivo che vuole il controllo di ogni cosa, seppur con mezzi differenti. Il governo del mondo futuristico ha infatti reso le persone dipendenti da una tecnologia che consente di controllare i sogni, nel mondo fantasy invece è iniziata una vera e propria caccia alle streghe nei confronti dei maghi.

Completamente differenti invece i due protagonisti: Zoë è una Dreamer, essere unico in grado di controllare i sogni, e la vedremo durante l’avventura imparare questa abilità mentre cerca di recuperare i suoi ricordi dopo essersi risvegliata da un coma; Kian invece è un ex-galeotto sfuggito dalla pena di morte che si unisce ai ribelli di Arcadia e cercare così redenzione per i suoi peccati.

Il gioco parte un po’ lento, tuttavia la sua prima parte si rivela necessaria per costruire e caratterizzare i mondi di gioco e i suoi personaggi. Oltre ai protagonisti, anche il cast di personaggi secondari si rivela all’altezza della situazione. Passata la prima parte, la storia di Dreamfall Chapters decolla mantenendo un buon ritmo e regalando colpi di scena fino ad arrivare a un emozionante finale dopo circa 14 ore di gioco. Il merito di una narrativa assolutamente riuscita è di una scrittura di grandissimo livello che affascina il giocatore con numerosi misteri appassionandolo e spronandolo a risolverli uno dopo l’altro.

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Causa e effetto

dreamfall-chapters_kian-alvaneDreamfall Chapters rientra nella categoria a metà tra l’avventura grafica e quella cinematica grazie a un mix di dialoghi a scelta multipla, esplorazione e semplici puzzle. Come stile il gioco di Red Thread Games è paragonabile alle produzioni Telltale Games differenziandosi però per l’eliminazione dei Quick Time Event e per un gameplay più arioso in alcuni momenti. Superata infatti l’introduzione, il giocatore può esplorare liberamente i mondi di Arcadia e Stark e decidere così in quale ordine affrontare i compiti assegnati. Queste sezioni tuttavia non brillano per varietà dato che par la maggior parte del tempo si tratta di andare da una parte all’altra per fare una consegna o parlare con un personaggio. Rispetto ai titoli Telltale, si avverte comunque da parte di Red Thread Games l’intenzione di creare qualcosa di più vicino a un videogioco, ci sono addirittura sporadiche sessioni stealth la cui riuscita però risulta abbastanza imbarazzante.

Una piccola particolarità anche per i dialoghi che consentono di ascoltare i pensieri del protagonista prima di scegliere come rispondere permettendo così di plasmare in modo più efficace il carattere del proprio eroe. Ovviamente i dialoghi e le scelte morali vanno a influire nel proseguo degli eventi con il gioco pronto sempre a segnalarci su schermo le conseguenze delle nostre azioni a cosa stanno portando, tuttavia è bene sottolineare che il finale è uno soltanto ciò che cambia è il modo in cui ci si arriva.

Il comparto tecnico è senza ombra di dubbio il tasto dolente di Dreamfall Chapters. Si vede lontano un miglio di trovarsi dinanzi a una produzione indipendente e, pur essendo consci di questo, non possiamo non criticare le animazioni legnose e le espressioni facciali non sempre capaci di esprimere come si deve le emozioni. Anche l’aspetto visivo generale ci ha lasciati tutt’altro che impressionati, mentre abbiamo apprezzato il comparto artistico grazie alla dicotomia tra la tecnologica Stark e il fantasy di Arcadia. Ottimo il doppiaggio in inglese così come di grande livello la colonna sonora che ci è rimasta impressa anche nei giorni seguenti dopo aver concluso il gioco. Vi segnaliamo infine la mancanza di una localizzazione in italiano.

Commento finale

Dreamfall Chapters è un sogno meraviglioso, un viaggio fantastico tra il futuro e il fantasy che, dopo una prima parte un po’ lenta ma necessaria per costruire gli eventi, ci ha letteralmente conquistati. Se siete alla ricerca di una bella storia, l’opera di Red Thread Games è il gioco che fa per voi. Solo una realizzazione tecnica non all’altezza e alcune sequenze di gameplay non riuscite impediscono al gioco di raggiungere lo status di capolavoro.