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Recensione Cloudberry Kingdom

Un eroe prossimo alla pensione e la principessa di turno da salvare, racchiusi all'interno di un gioco la cui IA è capace di creare livelli in base alla vostra bravura!
Curiosi di sapere altro? Leggete la recensione di Console-Tribe a cura di Gianmarco "St Jimmy" Forcella!

di: Gianmarco Forcella

Cosa succede quando due ragazzi, amici da una vita, decidono di completare i loro studi e di continuare un progetto lasciato per più volte nel corso degli anni, facendosi aiutare economicamente dai backers di Kickstarter prima ed Ubisoft poi? Il risultato è Cloudberry Kingdom, un platform che sembra rispettare i canoni del genere ma che in realtà non li rispetta proprio.

Un regno… infinito

La storia racconta l’avventura di Bob, l’eroe che dovrà salvare una principessa dal pericolo di turno e fin qui niente di sconvolgente. La trama è infatti molto semplice e lineare, senza grossi capovolgimenti all’interno della stessa.
La caratteristica chiave, forse la più importante, all’interno di Cloudberry Kingdom è però la sorprendente longevità di gioco.

La caratteristica più grande di Cloudberry Kingdom è che tutti i livelli sono generati in maniera random dall’IA: abbiamo lavorato a questo tweak per circa quattro anni, insegnandogli come rendere divertente un livello di un platform, come implementare differenti ostacoli ed aggiungere elementi nell’equazione senza rovinare il divertimento.
Questo sistema garantisce anche che ogni livello creato può essere completato. E se non ci credete, potrete anche vedere l’IA finirlo per voi! In questo modo, abbiamo potuto dare vita davvero ad un “platform game infinito”.


Gli sviluppatori dietro a questo titolo infatti, hanno speso più tempo nella formula di “infinito” inserita all’interno che su tutti gli altri elementi: il loro desiderio è stato sì quello di creare un platform game, ma un platform che si differenziasse dalla concorrenza appunto per la longevità, un gioco che potesse essere giocato e rigiocato all’infinito e che fosse duraturo e 
impegnativo. Per avere un esempio rapido basta pensare alla campagna: sebbene sia composta di soli sette capitoli, quest’ultimi risultano invece essere molto longevi. Ogni sezione è infatti composta da ben quaranta livelli, che aumentano di difficoltà in base al comportamento del giocatore: più quest’ultimo mostra bravura nel superarli, maggiore sarà la complessità proposta.
Ogni livello ha poi le sue caratteristiche per il povero Bob, come nemici da distruggere e da poter sfruttare per effettuare un balzo, sfere e colonnine di fuoco che girano a 360°, muri semoventi che verranno verso la direzione del protagonista e così via. Ma oltre alle peculiarità, per ogni ambientazione sono disseminati anche bonus come iljetpack che permette di arrivare più in alto o un set di ali, per compiere due salti o addirittura dei malus, come al secondo capitolo dove l’eroe è incatenato su una specie di ruota.
Prima di partire all’avventura poi, il giocatore ha la possibilità di personalizzare l’aspetto di Bob come preferisce, in base agli oggetti disponibili e che si sbloccano mano a mano che si va avanti con i vari livelli di gioco; nella stessa schermata dove è possibile ciò, si possono aggiungere anche altri controller in modo da rendere il tutto una cooperativa.
In ogni partita poi, è possibile, raccogliendo i cristalli disseminati in giro, utilizzare degli assist per facilitare i livelli, come l’attivazione dello slow motion, vedere come si completa un livello grazie all’IA o mostrare il percorso da seguire per giungere alla fine.
Da sottolineare, oltre alla presenza della classica modalità arcade e alla classifica dei punteggi online, è la modalità free play, dove si ha la possibilità di creare una sorta di livello “personalizzato” (modificando dei parametri già predisposti dagli sviluppatori) e giocarci localmente senza però condividerlo online.

Per quanto concerne la creazione di livelli fai-da-te, avevamo già pronto un tool per ciò originariamente ma era di una qualità che non ci soddisfaceva per la release. Siamo comunque ancora interessati a rimetterlo, ammesso che riusciamo a ricrearlo in un modo che ci soddisfi.


Potere ai cartoni!

Per Cloudberry Kingdom i ragazzi di Pwnee Studios hanno pensato di adottare una grafica cartoon, che richiama sì uno stile abbastanza retrò ma che, nel contesto del gioco, è, a nostro parere, forse la miglior scelta che si poteva effettuare.

Ci sono sempre piaciute le grafiche che includevano un po’ di ironia: cartoni come Happy Tree Friends sono più divertimenti perché fanno l’opposto di quello che ti aspetteresti solo a guardarli ed abbiamo pensato che sarebbe stato carino avere un platform che, apparentemente, potrebbe essere spacciato per un gioco da bambini ma che in realtà si dimostra molto impegnativo.


Validissimo anche il comparto sonoro, che si alterna in automatico alla fine di ogni soundtrack con canzoni sempre diverse e molto valide.

Non è tutto Cloudberry quel che luccica

Complessivamente, Cloudberry Kingdom è un ottimo inizio per i Pwnee Studios ma, come ogni gioco, non manca di difetti. Per cominciare, si sente la mancanza di una vera e propria modalità online, magari anche un’estensione della modalità co-op, in modo da poter garantire un divertimento continuo sempre e non solo con la presenza fisica dei propri amici. Un’idea non implementata, forse non sufficientemente ampliata, è stata quella del free play: invece di creare livelli solamente offline sarebbe stato interessante mettere alla prova la creatività degli utenti, rendendo quest’ultimi in grado di poter pubblicare le loro creazioni magari su una sorta di vetrina online.
Nonostante ciò ci sentiamo di consigliarvi fortemente Cloudberry Kingdom, a prescindere se siete appassionati dei platform game o meno: la sua caratteristica di infinito sarà capace di conquistare chiunque, anche chi si avvicina per la prima volta a questo genere di videogame!