Recensioni

Recensione Assassin’s Creed: Unity

Dopo il viaggio nei Caraibi di inizio Settecento Ubisoft, con Assassin’s Creed: Unity, porta i videogiocatori, nei panni di Arno Dorian, nell’ambiente della Francia rivoluzionaria. In una Parigi sull’orlo della Rivoluzione ed una lotta tra Assassini e Templari che prosegue ormai da secoli, come si sarà comportato il nuovo Assassino, che secondo alcuni richiama i caratteri di Ezio Auditore, protagonista di ben tre titoli della saga? Scopritelo nel diario che ci è pervenuto dal nostro Gianmarco “St Jimmy” Forcella!

di: Gianmarco Forcella

Dopo il viaggio nei Caraibi di inizio Settecento Ubisoft, con Assassin’s Creed: Unity, porta i videogiocatori, nei panni di Arno Dorian, nell’ambiente della Francia rivoluzionaria. In una Parigi sull’orlo della Rivoluzione ed una lotta tra Assassini e Templari che prosegue ormai da secoli, come si sarà comportato il nuovo Assassino, che secondo alcuni richiama i caratteri di Ezio Auditore, protagonista di ben tre titoli della saga? Scopritelo nel diario che ci è pervenuto dal nostro Gianmarco “St Jimmy” Forcella!

Un presente (quasi) assente

Diciamolo subito: se avete amato la storia del presente che ha caratterizzato ogni Assassin’s Creed, anche dopo il 3, scordatevela. In Unity è ridotta quasi all’osso. In questo nuovo capitolo della saga, il giocatore riveste i panni “dell’Iniziato”, ovvero un nostro alter ego, e viene guidato da due vecchie conoscenze del gioco (Shaun e Rebecca, che vengono chiamati rispettivamente “Vescovo” e “Diacono”) nella ricerca di un Saggio nella Parigi rivoluzionaria. I Saggi, nel gioco, sono coloro che hanno una parte di DNA della Prima Civilizzazione e l’Abstergo, nel presente, li sta cercando per poter condurre studi su di loro e sviluppare anche armi. Molte informazioni però sulla storia che si sta sviluppando nel 2014 è possibile ottenerle tramite le missioni “frattura”, di cui parleremo in seguito.
Per quanto riguarda invece il passato rivestiremo i panni di Arno Dorian, figlio di un assassino. Il giovane però perderà il padre in tenera età e verrà adottato dalla famiglia “De la Serre”, conoscendo così Elisé, la seconda protagonista del gioco, e il padre di quest’ultima, che risulta essere proprio un Gran Maestro Templare. A causa di un complotto templare però, il padre dell’amata di Arnò morirà e proprio il protagonista verrà incolpato del crimine: approdato alla Bastiglia, dove incontrerà la figura di Bellec, comincerà a scoprire le sue doti da assassino e da lì, diventerà membro della Confraternita.

Un Arno completamente personalizzabile

Per la prima volta in un Assassin’s CreedUbisoft ha deciso di rimuovere gli NPC assegnati alla vendita dell’equipaggiamento per focalizzare tutto su un solo personaggio, in grado di vendere tutto: dalle medicine alle abilità. E sempre per la prima volta, attraverso il menù, è possibile acquistare l’equipaggiamento di Arno, fatta eccezione per le munizioni che vanno per forza comprate dall’NPC.
Giusto qualche secondo fa, parlavamo appunto di abilità: in Unity, ci ritroveremo a comandare un Arno che, di base, conosce pochissime tecniche della Confraternita: per fare in modo di sbloccare mosse come il doppio assassinio in volo, o la possibilità di scassare serrature sarà necessario ottenere dei “Punti Sincronizzazione”. Questi punti, ottenibili o tramite le missioni single player o tramite la co-op, sono l’unico mezzo con il quale l’assassino parigino può avere qualche speranza di apprendere nuove mosse. 
Oltre ai punti sincronizzazione, ci sono anche i “Punti del Credo”, che servono per aumentare il proprio rango nella Confraternita e i “Punti Helix”, per comprare dei potenziamenti temporanei. Proprio su quest’ultimi, sono sorte non poche polemiche: nel caso il giocatore avesse bisogno nell’immediato di punti Helix, Ubisoft ha deciso di inserire la possibilità di poterli comprare con soldi veri. Inserendo quindi delle micro-transazioni.
Ruolo centrale invece quello del Cafè Theatre, che ha una funzione molto simile a quella di Villa Auditore in Assassin’s Creed 2: Arno si prende infatti carico di questa struttura e più la si ristruttura, più è possibile aumentare la rendita. Non solo: parlando con l’NPC che gestisce il posto, sarà possibile anche effettuare alcune missioni per incrementare ulteriormente le entrate del locale.

La folla, Nostradamus e gli scontri

Caratteristica chiave della Parigi di Assassin’s Creed: Unity è la folla, uno dei motivi per i quali si è deciso di svilupparlo solo su PS4, Xbox One e PC: è molto facile infatti trovare piazze in cui sono presenti oltre 200 NPC intenti a manifestare. Sicuramente molto comodi per mimetizzarsi in caso di inseguimento. A proposito della folla, sono state introdotte delle piccolissime missioni denominate “Eventi Folla” che, spesso, danno dei premi in denaro. Esempi di “Eventi Folla” sono, ad esempio, uccidere ladri o proteggere gli innocenti.
Come in ogni titolo della saga, anche in Unity è presente un’armatura che si sblocca dopo aver compiuto determinate situazioni: in questo caso, sarà necessario risolvere diciotto indovinelli, denominati “Gli Enigmi di Nostradamus”. 
Negli scontri invece, è stata introdotta una versione modificata del selettore di armi presente in Assassin’s Creed II: mentre infatti in ogni Assassin’s Creed si apriva un selettore a metà schermo che bloccava per qualche secondo il tempo di gioco, in Unity si apre nella schermata di gioco e senza bloccare niente. La selezione delle armi viene infatti eseguita in real time, con un’interfaccia per niente invasiva.
Da segnalare infine, l’introduzione di armi come le bombe carta per creare diversivi, nuove tipologie di bombe e l’assenza della lama celata come arma da combattimento.

Uniti

Fino ad ora, moltissimi fruitori della saga di Assassin’s Creed si sono lamentati sulla facilità del gioco in sé, complice un’IA molto debole. In Unity invece, finalmente, i nemici sono più intelligenti ed anche impegnativi da sconfiggere. Sopra ogni avversario poi, è stata collocata una barra della vita (che si illuminerà di giallo nel momento in cui è possibile effettuare una parata perfetta), assieme al livello di difficoltà di questo. Gradita novità, che porta però all’eliminazione della possibilità di usare i nemici come scudo per ripararsi dalla linea di fuoco, è l’introduzione della schivata.
Parigi poi è letteralmente piena di cose da fare, soprattutto di missioni “fratture” e co-op. Accennavano, ad inizio recensione, del fatto che molte informazioni sulla storia nel 2014 sono state inserite nelle missioni “fratture”: queste sessioni di gioco, consistono nel raccogliere punti e liberare gli assassini rimasti intrappolati negli spazi temporali. Se poi si raggiunge un determinato punteggio, segnalato ogni volta da un apposito indicatore, è possibile, per l’appunto, sbloccare note su quanto stia accadendo nel presente.
Ma il cuore di tutto Unity sono però le missioni co-op, che hanno sostituito del tutto la modalità multiplayer che era stata creata a partire da Assassin’s Creed: Brotherhood. Alle suddette missioni, che si accettano parlando con degli NPC che hanno le sembianze dei membri della Confraternità, è possibile partecipare fino ad un massimo di quattro persone e sono tutte autoconclusive: hanno tutte una piccola introduzione, per essere introdotti al caso, e sono completamente autonome e non connesse l’una tra l’altra. Per altro, confrontandoci anche con altre persone che hanno comprato il gioco , abbiamo riscontrato che la co-op risulta anche molto più divertente e stimolante rispetto al multiplayer classico.
Unica pecca di tutto: tutti hanno le sembianze di Arno.

Realtà o finzione?

Ciò su cui però Ubisoft ha spinto maggiormente è stata, giustamente, la resa grafica di questo nuovo Assassin’s Creed. Effettivamente, per essere il primo capitolo della saga ad approdare su PS4 ed Xbox One, la qualità grafica è a dir poco impressionante: volti finalmente che hanno un’espressione definita e non persa nel vuoto, edifici precisi al minimo dettaglio ed una Notre-Dame che è identica all’originale.
Il tutto dovrebbe essere servito, teoricamente, a 30FPS. Appunto, teoricamente: fin da quando abbiamo ricevuto la nostra copia review, abbiamo riscontrato anche noi costanti cali di frame rate, in particolari modo in due punti: uno, più specifico, all’inizio della seconda sequenza, e l’altro, più generale, che si verifica ogni qualvolta si passi in un luogo affollato di NPC. Ad esclusione di questi due casi, la nostra esperienza di gioco non è stata assolutamente rovinata anche se sarebbe stato preferibile non avere proprio problemi del genere. Ubisoft ha comunque lavorato duramente fin da quando sono stati segnalati per la prima volta questi problemi e, ad oggi, attraverso le varie batch rilasciate il frame rate sembra si stia stabilendo sempre di più.
Come sempre invece, ottimo doppiaggio italiano mentre nulla di fatto per quanto concerne la soundtrack del gioco, che non riesce a convincerci.

Il miglior Assassin’s Creed dal 2009?

Unity si è dimostrato un titolo validissimo, tanto da poter azzardare a definirlo una killer app per entrambe le console di nuova generazione, eppure ci sono alcuni elementi che non riusciamo a toglierci dalla testa: ad esempio la trama, che valorizza poco la parte nel presente e non accenna per niente la lotta tra assassini e templari, anzi, mette semplicemente in evidenza la sete di vendetta che alimenta Arno. La contestualizzazione e il legame del protagonista con personaggi storici come Napoleone, con il quale non si capisce bene quale sia il legame che si instaura tra i due. Le missioni di assassinio sono poi mostruosamente ripetitive: sicuramente ottima la possibilità di decidere l’approccio da adottare ma, alla fin dei conti, contengono al loro interno sempre gli stessi elementi ma riproposti con altre salse.
Parigi è una città vastissima, che offre veramente tanto, sia nell’esplorazione che nelle missioni ed anche la grafica con cui è stato costruito Unity, problemi al frame rate a parte, è qualcosa di eccezionale ma ad oggi, questo basta per creare un ottimo videogioco? In un titolo videoludico, (specie se fa poi parte di una saga affermata) in cui vi è una trama che sacrifica alcuni elementi che hanno contraddistinto i capitoli precedenti, è giusto affermare che sia così valido da sorpassareAssassin’s Creed 2? A nostro parere no. Nonostante questo però, siamo veramente davanti ad un gioco che offre un sacco d’intrattenimento anche dopo il completamento.