Mi ricordo bene i tempi della PS2, quando passavo con nonchalance da un open world all’altro. C’era ovviamente GTA a dominare la scena, prima con Vice City e poi con San Andreas, ma non dimentico certo il primo Mafia, Il Padrino, Scarface e The Getaway. Tutti questi giochi avevano un
Quanti action abbiamo visto e giocato nel corso delle nostre carriere videoludiche? Dubito che li possiate contare sulle dita di una mano monca, pertanto può essere lecito chiedersi cosa possa spingere a debuttare con un genere così abusato. Eppure, Empyreal pare sbattersene allegramente di tutto ciò, e giunge sul mercato
Chi dice Cadillac & Dinosaurs? Probabilmente, molti pochi. E se invece parlassimo di Golden Axe? Forse qualcuno in più. I giochi picchiaduro a scorrimento, un tempo genere videoludico per eccellenza, sono nel tempo andati scemando (anche grazie ai progressi della tecnologia). Towerborne, lanciato da Stoic (The Banner Saga) e Xbox
Il gioco di ruolo è da sempre sinonimo di racconto e convivialità, un binomio indissolubile che ha accompagnato il genere sin dalla sua nascita, datata idealmente 1974, quando Gary Gygax e Dave Arneson diedero vita a Dungeons & Dragons. Se è logico aspettarsi una simile accoppiata in occasioni di estenuanti
Il genere dei roguelike, già da qualche anno, è divenuto uno dei punti di riferimento dell’industria, grazie alla sua genetica formula che ti spinge a concepire ogni fallimento solo come un nuovo e migliore inizio (figlio della necessità moderna di avere sempre nuovi input?). Kiborg, il gioco di cui parleremo
Era davvero difficile stare lontani da un gioco che prometteva di mescolare assieme uno dei generi che più apprezzo in assoluto, ovvero quello dei soulslike, ed il mio libro preferito di sempre, quel Le Avventure di Pinocchio che, da quando sono bambino, non posso fare a meno di leggere almeno
Milestone riesce davvero a portare i giocatori dentro l’anima del Motomondiale, o ci troviamo di fronte all’ennesimo giro di pista già visto? Con MotoGP 25, Milestone prova ad alzare l’asticella: nuove modalità, migliorie tecniche e una Carriera più profonda puntando a soddisfare sia gli appassionati di vecchia data sia chi
Un genio del marketing ci ha accompagnato nei mesi intercorsi tra l’annuncio di DIG VR e la sua uscita di pochi giorni fa. Un campagna promozionale che tra una costosissima collector’s da mezzo milione di sterline, il lancio di una stazione radio degna di GTA, e una storia strappalacrime sulle origini italiane del progetto mi ha
Così come agli inizi dei primi smartphone — basati sull’interazione con il tocco — uscirono fuori giochi che diventarono dei must-have, quali Angry Birds, o Fruit Ninja, e con il tempo e l’evoluzione dell’hardware uscirono anche dei puzzle game geniali basati sulla fisica reale degli oggetti e sulle gestures, come
Era ormai il segreto di Pulcinella, ma alla fine Bethesda ha tolto il velo su The Elder Scrolls IV: Oblivion Remastered e, come se non bastasse, lo ha reso immediatamente disponibile con il più classico degli shadow drop a cui Microsoft ci ha abituato da qualche anno a questa parte.
Difficile non scorgere un pizzico di sfiga nel debutto dell’avventura di Deacon St. John, sicuramente autoprocurata dai ragazzi di Bend Studio, ma in piccola parte anche dovuta ad una precisa situazione di mercato. Nel primo caso, le condizioni non proprio perfette in cui il gioco venne distribuito portarono a valutazioni
Il mondo dei picchiaduro sta vivendo una fase di grande confusione: dopo anni di rinascita e successi, molti grandi nomi stanno inciampando nel tentativo di rendersi più accessibili a un pubblico ampio, spesso snaturandosi. In questo scenario turbolento, Fatal Fury: City of the Wolves prova a risorgere dalle proprie ceneri,
Solo qualche settimana fa vi avevamo raccontato del nostro incontro preliminare con Mandragora: Whispers of the Witch Tree, che si era aperto con una chiacchierata con gli sviluppatori, per poi chiudersi con una corposa demo. Demo che aveva lasciato addosso sensazioni decisamente positive, assieme a quella sana voglia di vedere
Da Fireproof Games, giunge finalmente l’atteso titolo esclusivo per la realtà virtuale, e sì, sarà ancora un puzzle adventure per giocatore singolo, intenso ed atmosferico. Li avrete sicuramente conosciuti grazie alla serie mobile The Room, nonché il validissimo The Room VR, in quanto giochi che da sempre sono stati un
Vi siete mai soffermati a chiedervi quale possa essere il successo del retrogame e dell’emulazione in generale? Talvolta capita di pensarci e le risposte più comuni che potrebbero venirci in mente sono diverse; partendo dal senso di nostalgia e legame emotivo che riscoprire titoli legati alla nostra infanzia o adolescenza
Di questi tempi capita raramente che un trailer riesca a farmi venir voglia di tirare i soldi allo schermo. Fino a poco tempo fa attribuivo la colpa all’età che, dall’alto dei miei 32 anni, ha un po’ smorzato quell’entusiasmo tipico della gioventù. E all’esperienza: in sedici anni di onorata carriera
Steel Seed, l’ultima fatica del team italiano Storm in a Teacup, è un action-adventure in terza persona ambientato in un futuro oscuro dove l’umanità è sull’orlo dell’estinzione. Rivisto e supervisionato dallo scrittore vincitore del BAFTA Martin Korda, il gioco unisce esplorazione, combattimenti e narrazione in un mix ambizioso. Ma sarà
Nell’esistenza di ognuno di noi c’è sempre stata (o forse ci sarà) un’estate indimenticabile, una di quelle in grado di segnare per sempre, in maniera indelebile, la vita di coloro che avranno avuto la fortuna (o la sfiga, a seconda dei casi) di sperimentarla in prima persona. Un luogo neppure
In Forever Skies la Terra non è più il nostro pianeta: è un luogo tossico, decadente, invaso da una nebbia mortale che ha costretto l’umanità a rifugiarsi nello spazio. Nei panni di un ricercatore solitario, torni tra le rovine del mondo per cercare una cura capace di salvare la colonia
Il percorso di Croteam è sicuramente particolare, visto le tappe che ne hanno caratterizzato la crescita nel settore videoludico. Il primo ricordo non può che andare a quel Football Glory che, ai tempi dell’Amiga 500, fu l’origine di numerose polemiche, a causa di una smaccata somiglianza con un calcistico più
Ok, lo confesso, giocare a Wanderer: The Fragments of Fate mi ha fatto veramente arrabbiare. Anzi, maledettamente arrabbiare. D’altro canto, capita rimanere delusi da un gioco rotto, al punto tale da essere così totalmente ingiocabile da risultare pessimo sotto tutti i punti di vista. Ed in parte, questo è un
Il genere metroidvania sta vivendo una seconda giovinezza, con decine di titoli che ogni anno cercano di lasciare il segno tra mappe interconnesse, backtracking e abilità da sbloccare. In un panorama così affollato, distinguersi non è semplice — ma ULTROS ci riesce con una forza visiva e concettuale che lo
Coniglietti morbidi e tenerissimi, dalla coda a batuffolo e desiderosi di coccole, vere calamite per carezze e moine. Ecco, non è certo questo il caso di Rusty Rabbit, che pur avendo un leporide per protagonista, ha in Stamp quanto di più lontano ci possa essere da un clichè tanto comune
L’ultima volta che Bleach approdava con un suo titolo su console fissa era nell’ormai lontano 2011 con Soul Resurrecion, un’esclusiva PlayStation stile Hack and slash e con la sola modalità single player. Sebbene non fu accolto benissimo dalla critica videoludica, il gioco riuscì a conquistare uno spazio nel cuore dei