Il CEO di Ubisoft, Yves Guillemot, si dice sicuro che prima o poi avverrà il decollo del cloud streaming per i videogiochi e che trasformerà il business come ha fatto con il cinema e la televisione.

L’ editore di Assassin’s Creed ha recentemente accettato di acquisire i diritti di cloud gaming dei videogiochi di Activision Blizzard per i prossimi 15 anni, nel caso in cui l’acquisizione da 69 miliardi di dollari del produttore di Call of Duty da parte di Microsoft vada a buon fine, come ora previsto.

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Pur non rivelando i dettagli più fini della transazione, Guillemot ha dichiarato al Financial Times che l’accordo di streaming di Ubisoft comporterà un “pagamento una tantum” a Microsoft.

“Quando Netflix ha detto per la prima volta che sarebbe passato allo streaming, le sue azioni sono crollate molto e sono state ampiamente criticate.

Oggi vediamo cosa sono diventati. Sarà lo stesso con i videogiochi, ma ci vorrà del tempo. Ma quando decollerà, avverrà molto rapidamente.

Crediamo fermamente che nei prossimi 5-10 anni molti giochi verranno trasmessi in streaming e saranno anche prodotti nel cloud. Questo è ciò che ci ha spinto ad andare avanti con l’accordo Microsoft.”

Il gruppo di ricerca Omdia stima che i servizi di cloud gaming frutteranno 3,2 miliardi di dollari nel 2023, pari al 2% della spesa totale dei consumatori per i giochi, ma che la cifra almeno raddoppierà nei prossimi cinque anni.

Spinta dal lancio di una tecnologia mobile sempre più potente, Guillemot prevede che lo streaming dei videogiochi verrà abbracciato nei mercati emergenti dove i giochi per console non hanno stabilito un punto d’appoggio importante.

“I paesi che hanno bisogno di progredire molto rapidamente spesso passano alle nuove tecnologie e saltano i vecchi metodi dei vecchi sistemi. Quindi pensiamo che [queste regioni] si muoveranno più rapidamente verso lo streaming e il cloud rispetto ad altre.”