Il tribunale della California, su richiesta Sony, ha concesso un ordine restrittivo temporaneo nei confronti di GeoHot e del team Fail0verflow. Il divieto impedisce agli hacker la creazione, la pubblicazione online, la pubblicità, la promozione, l’installazione, la distribuzione, la fornitura o comunque il traffico di qualsiasi software o metodi per eludere il sistema di protezione della PlayStation 3.

Non sarà più possibile fornire link da qualsiasi sito web o pubblicare qualsiasi informazione riguardante l’hacking PS3. E ciliegina sulla torta, gli hacker in questione non potranno intraprendere atti di elusione per accedere, ottenere, rimuovere o distribuire opere protette da copyright.

La corte ha accettato la richiesta della compagnia giapponese nonostante la questione riguardante la giurisdizione di competenza. Hotz risiede in uno stato diverso da Sony e da dove la domanda è stata presentata. Ora le parti coinvolte si incontreranno per fissare la data della prossima udienza.

A GeoHot e ai ragazzi fail0verflow è stato anche ordinato di consegnare i loro computer e i dispositivi di memorizzazione utilizzati per creare la falla nella console. Nessuna decisione è stata pronunciata. Tuttavia, l’ordine di restrizione è stato concesso per evitare che il jailbreak possa causare ulteriori danni a Sony.

Peccato che tutto il materiale sia già diffuso su Internet.