In questi giorni la scena hacking di PlayStation 3 è stata, nel vero senso della parola, rivoluzionata.
Dopo la scoperta del sistema che permetteva di ricavare la private key di PlayStation 3, si è dato “ufficialmente” inizio all’era homebrew per la console casalinga di Sony.
Grazie a questa clamorosa scoperta, era ovvio che gli hackers di tutto il mondo si mettessero al lavoro per sviluppare eventuali applicazioni o custom firmware.

Proprio in questi giorni, infatti, è stato rilasciato su internet un primissimo firmware modificato per la PlayStation 3, basato sull’attuale 3.55.

Dopo tutti questi scombussolamenti ci si doveva aspettare prima o poi una risposta da parte di Sony, data oggi nel corso di un’intervista con Develop.

Un portavoce dell’azienda ha dichiarato che la società intende risolvere i problemi che permettono l’hacking di PlayStation 3 attraverso degli aggiornamenti del firmware. Al momento, a causa di problemi della sicurezza, non ha rivelato nel dettaglio come questi agiranno per “tappare” le evidenti falle nel software.

Dall’altra parte gli hacker responsabili della scoperta della private key, i fail0verflow, hanno rassicurato gli utenti che Sony non può far nulla per chiudere ancora una volta la scena hacking su PS3, a meno che non produca un nuovo hardware.

Si prospetta una battaglia davvero dura per entrambe le parti…