News

Retro-bit Tribute 64 Wireless Ultra Edition

di: Ivan Caregnato

Alzino la mano tutti quelli che hanno avuto o giocano tuttora con il Nintendo 64!
Tra la mia cerchia di conoscenze, avevo solo un amico con questa console, tutti gli altri avevano la Playstation all’epoca.
Con il tempi l’ho recuperata, abbinandola ad una Everdrive 64 X7 del buon Krikzz. Una cosa che non ho mai capito fino in fondo è stato il controller: l’intenzione di Nintendo era quella di offrire un pad versatile, che si potesse adattare a svariate tipologie di gioco semplicemente modificandone la presa. Alla fine l’unico pregio, a mio avviso, fu quella di introdurre nel mondo dei videogioco il controllo analogico, poi diventato standard.
Ho sempre quindi cercato delle alternative più ergonomiche e ragionate: il mercato ha offerto diversi prodotti ma nessuno perfetto.
Il primo che ricordi fu il Brawler 64 di Retro Fighters. L’ergonomia era decisamente migliorata rispetto al controller ufficiale ma la leva analogica creava molti problemi con i giochi, per via di una mancanza di precisione e uniformità tra gli 8 vertici. Arrivò successivamente il Tribute 64 di Retro-Bit che però soffriva bene o male degli stessi problemi del rivale. Tralasciando alcune soluzioni senza fili presentate da produttori cinesi la cui qualità lasciava decisamente desiderare, ho dovuto attendere il 2021 per vedere presentato un prodotto che potesse sostituire egregiamente il controller ufficiale Nintendo e che fosse allo stesso tempo privo di cavo: ecco quindi le mie impressioni sul Tribute 64 Wireless di Retro-Bit.

I più attenti diranno: “ma come, di wireless c’era pure il Brawler 64!”. Si è corretto, ma da quello che avevo letto in giro, soffriva di alcuni problemi su titoli come Super Mario 64, dove il protagonista passa dal camminare a correre dopo una certa “soglia” nel movimento dello stick e quel controller appariva troppo sensibile, rendendo sostanzialmente impossibile far camminare il protagonista.

Torniamo al nuovo Tribute 64 Wireless. E’ uscito da poco, in 3 varianti di colore, tutte molto belle. Io ho scelto la colorazione in edizione limitata, quella che ricalca i colori dell’Ultra 64 (Classic Grey ed Atomic Purple le altre due disponibili), ovvero la fantomatica console che per varie ragioni è uscita poi sul mercato con il nome di Nintendo 64.
Arriva all’interno di una confezione in stile Apple (non così sobria, ovviamente) dove il prodotto viene fotografato a grandezza naturale.


Come dotazione è presente il controller dotato di batteria interna non sostituibile, ricevitore da attaccare alla console, ricevitore USB per PC, Nintendo Switch ed eventualmente altre periferiche che possano supportarlo a livello di driver e manuali. Presente inoltre un cavo USB/USB C per ricaricare ed aggiornare il firmware. Il ricevitore che va sulla console è di dimensioni generose e purtroppo esteticamente male si adatta alle forme della console (sono stato forse troppo buono…è un pugno nell’occhio). Non so se si potesse fare meglio, anche perché è presente un ingresso dove potete inserire un Memory Pak, che normalmente andrebbe posto all’interno del controller originale. Questo per forza di cose ha un po’ obbligato i produttori a scendere a compromessi da questo punto di vista, ciò non toglie che se il tutto appare un po’ bruttino e fragile, se colpito accidentalmente.

Ma veniamo al controller: se ad una prima occhiata l’aspetto sembrerebbe ricalcare quello del Tribute 64, in realtà di cambiamenti ce ne sono parecchi, soprattutto “sotto al cofano”. I pulsanti SELECT e HOME sono infatti novità gradite soprattutto per chi vuole utilizzare questo controller con altri dispositivi, mentre il DPAD è stato spostato leggermente verso sinistra. I tasti dorsali sono stati completamente rivisti nelle meccaniche e danno maggior senso di robustezza e precisione nell’uso. Anche il DPAD risulta migliorato ma siamo in ogni caso ben distanti dalla precisione offerta da un DualShock preso a caso. Durante l’uso si dimostra solito e molto comodo nella presa; le plastiche usate non danno la sensazione di un prodotto premium ma sono di buona fattura. Presenti inoltre dei led di stato che permettono di capire lo stato durante la ricarica e la porta assegnata.

Sotto il cofano dicevo ci sono cambiamenti ancora maggiori, di cui uno estremamente importante e richiesto dalla community: l’introduzione della vibrazione senza l’ausilio del Rumble Pak!
Ok ok, capisco l’agitazione ma trattenete un attimo l’entusiasmo perché c’è purtroppo un MA: nel pad originale non si poteva usare contemporaneamente la funzionalità Rumble ed quella relativa al Memory Pak e non si può neanche con questo controller, e fin qui tutto ok. Nell’originale però, nei giochi che supportavano questa funzione, si poteva “al volo” togliere (quando richiesto dal sistema) il Rumble Pak, inserire il Memory Pak per salvare e poi rimettere il Rumble. Ecco, questo al momento non è possibile farlo con il Tribute 64 perché il tutto è gestito dal ricevitore attaccato alla console. E’ presente infatti un piccolissimo interruttore che permette di scegliere tra Rumble e Memory e purtroppo per passare da uno all’altro dovete per forza di cose togliere il ricevitore, spostare l’interruttore e poi inserirlo di nuovo. Spero vivamente in un aggiornamento che possa rendere più comoda la cosa, dato che non vedo di buon occhio il dover continuamente rimuovere il ricevitore per questo tipo di attività.

Passiamo quindi ad alcune prove d’uso attraverso alcuni giochi che in passato hanno causato diversi grattacapi ai controller di terze parti. I motivi di questi problemi sono abbastanza noti, oggettivi e riguardano esclusivamente la leva analogica.
Nella costruzione e nell’uso la leva analogica del N64 compie fondamentalmente un movimento da centro verso 8 vertici. Essendo analogico il risultato del movimento, non si passa da 0 a 1 come nei pulsanti o nel DPAD ma essenzialmente da 0 a 100 per quanto riguarda il controller originale.
Molte soluzioni presenti sul mercato non riescono a garantire uniformità su tutti e 8 gli assi e questo lo si può facilmente verificare tramite alcuni test eseguibili direttamente da N64 se si possiede una flashcart. Oltre alla non uniformità dei valori ai vertici, cito la presenza di Dead Zone (ovvero pur muovendo la leva non vengono rilevati movimenti da parte del personaggio sullo schermo) e una sensibilità della leva tarata male (oppure troppa o troppo poca resistenza al movimento). Questi due problemi si possono cogliere soprattutto in giochi come Goldeneye, dove il mirino si deve spostare in maniera armonica e non troppo lenta, oppure in giochi come Super Mario 64 dove il movimento di Mario è dettato dall’apertura dello stick analogico. Esistono poi giochi dove valori superiori al 100 di apertura vengono interpretati come 0, pertanto alcuni controller risultano del tutto inutili se presentano valori oltre il limite consentito.

Come si comporta quindi questo Tribute 64 Wireless? Bene direi, non ho notato problemi in nessuno dei giochi testati e citati sopra, in aggiunta a qualche altro titolo come Ocarina of Time o Mario Kart dove si possono testare altri tipi di movimenti.
Il controller come detto prima è compatibile anche con altri sistemi tra cui Nintendo Switch (se mai dovesse arrivare il supporto ai titoli N64, come dicono i rumor, sarebbe sicuramente un acquisto da fare) dove viene rilevato come Controller Pro, quindi configurabile e personalizzabile. Il ricevitore USB è poi compatibile sia con Direct Input che con X-input, adattabile quindi a quasi tutti i programmi che stanno dietro agli emulatori più diffusi, tra cui MISTer dove però un core per N64 non risulta ancora disponibile. In ogni caso il controller viene correttamente riconosciuto dal sistema, dove poi si può personalizzare a piacere.

La durata dichiarata si assesta sulle 20 ore di gioco circa, che posso confermare mentre una ricarica completa richiede grossomodo 3 orette, ma posso presumere questo vari anche in base alla potenza del dispositivo che usate. Dopo 5 minuti in cui non viene usato, il controller si spegne in automatico.

Venduto al momento ad un prezzo di lancio di 39.99$ (circa 34€ nel momento in cui scrivo) e disponibile negli store americani, è un controller che mi sento di consigliare a tutti i possessori di Nintendo 64. E’ un prodotto che può essere ancora migliorato, ma in termini di precisione ci si sta sempre più avvicinando al controller originale, al momento senza eguagliarlo ma andandoci molto vicini.
Se non volete attendere l’uscita nel territorio europeo, potete affidarvi al noto sito, nonché distributore ufficiale dei prodotti Retro-bit su suolo americano, Castlemania Games che ringraziamo per averci fornito questo prodotto da testare.