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Peter Moore: con la next gen, rinasceranno i giochi fisici

Le nuove console vedranno il ritorno ai giochi boxed secondo Moore

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Peter Moore è convinto che i beni fisici, quelli non diffusi in digital delivery per capirci, “risorgeranno” con l’arrivo sul mercato della prossima generazione di console.

Parlando a MCV in occasione del GamesCom, Moore dichiara che probabilmente la distribuzione digitale “ad un certo punto farà il sorpasso”, ma prima di allora “i beni scatolati non sono ancora andati”:

Non fraintendetermi. La nostra previsione per quest’anno è di fare anche 2.6 miliardi di dollari con beni inscatolati. Quindi ci saranno giochi da 40 £, ma ci saranno anche esperienze per iPhone e PC. Ci sono sempre ottime prospettive per un Battlefield o per un FIFA.

Se me lo aveste chiesto due anni fa, non avrei sapuro dove il free-to-play avrebbe portato, e non avrei saputo quanto potente sarebbero diventati i dispositivi mobile. Ma noi reagiamo semplicemente a quello che i consumatori vogliono e a dove vogliono essere – e noi siamo ovunque. Se il consumatore dice che nei mercati emergenti la loro connessione non è abbastanza veloce per un gioco di 20 gigabyte, allora bene – noi per loro lo metteremo su un dsco.

 Moore aggiunge che, solo perchè i giochi digitali arrivano senza una scatola, non ci si deve aspettare che i costi dei titoli scendano, non come nel caso del free-to-play almeno:

Immaginate un Battlefield 6, con mappe dettagliate oltre quello che l’occhio può percepire, e centinaia di soldati – non sono cose che costano poco.

È come in un film. Ci sono produzioni indie che costano un milione di dollari per la loro realizzazione, e poi c’è The Avengers. Potete sedervi comodi e vedere un documentario a casa o andare a vedere il film, e c’è una differenza abissale.

I giochi non sono differenti. E non dimenticate che con una nuova generazione di console che sta per arrivare, i beni inscatolati avranno una rinascita.

Il vicepresidente esecutivo di EA, Patrick Soderlund, è però dell’opinione che i giochi incatolati spariranno commercialmente entro dieci anni, o anche prima, e che il digitale diventerà la norma.