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Overwatch 2, ex sviluppatori temono che le missioni della storia siano state cancellate

di: Luca Saati

Ex sviluppatori di Blizzard Entertainment temono che i loro anni di lavoro sulla Campagna di Overwatch 2 non vedranno mai la luce.

Lo rivela un report di Kotaku che ha ascoltato alcuni ex sviluppatori rimasti anonimi che hanno svelato alcuni retroscena su questa modalità che dopo anni dal lancio del gioco non ha ancora fatto il suo debutto.

Quando Overwatch 2 è stato annunciato alla Blizzcon 2019, la Campagna era una delle principali novità e uno dei moditivi che aveva spinto Blizzard Entertainment a realizzare quello che doveva essere un sequel a sé stante e non il classico aggiornamento del primo capitolo. Di anni da allora ne sono passati e Overwatch 2 si è presentato tre anni dopo (Ottobre 2022) in una forma molto diversa da quella inizialmente prevista. Quello che era stato presentato come un sequel che sarebbe esistito insieme al primo capitolodivenne un titolo free-to-play che sostituì completamente il suo predecessore, lasciando ingiocabile l’originale modalità 6v6. Blizzard ha sventrato le modalità PvE promesse e cancellato completamente la modalità Eroe, che avrebbe aggiunto livelli rigiocabili e alberi delle abilità personalizzabili. Ora sono disponibili (a pagamento) solo tre missioni da 30 minuti  relegate alla sezione più piccola della schermata della modalità di gioco di Overwatch 2 e non sappiamo se e quando ce ne saranno di nuove.

Secondo un ex sviluppatore, il piano di Blizzard era quello di rilasciare la campagna di Overwatch 2 in “più fasi nell’arco di diversi anni”, ma il progetto è stato bloccato da problemi di pipeline che risalgono a più di cinque anni fa. Al team è stato detto che l’intenzione era di rilasciare tre missioni “ogni 18 mesi”. Aggiunge inoltre che, sebbene l’intera campagna non sia ancora pronta per essere lanciata, ogni missione si trova in varie fasi di completamente, tra livelli che passano da completamente giocabili ad altri in fase di progettazione.

Il lavoro sulle missioni della campagna è stato apparentemente rallentato per perseguire una cosa nebulosa chiamata “qualità Blizzard“, un termine usato per descrivere uno standard a cui l’azienda aspira. Secondo una fonte, questo termine è diventato una stampella spesso usata per evitare di prendere decisioni che avrebbero fatto avanzare lo sviluppo delle missioni della storia.

“La “qualità Blizzard” è una giustificazione per poter continuare a fare lo stesso lavoro all’infinito. Qualche dirigente dice: “Hm, ma è la qualità Blizzard?”. È sempre la dirigenza o i direttori di gioco che decidono di spendere del tempo in più. Quindi, onestamente, se avessero potuto prendere qualsiasi tipo di decisione, il gioco sarebbe stato distribuito anni fa”.

Un’altra fonte ha affermato che questa dipendenza dalla “qualità Blizzard” potrebbe aver contribuito a frequenti iterazioni sul consept originale, ma questo non è stato l’unico problema che il team ha dovuto affrontare mentre cercava di lavorare sulle missioni della storia di Overwatch 2 .

“Il gameplay PvP di Overwatch si è rivelato molto difficile da adattare al PvE. Principalmente a causa di quanto siano differenziati e orientati al PvP i kit degli eroi.”

Le fonti affermano che il sentimento nei confronti dello Story Mode di Overwatch 2 è diventato “sempre più pessimista“.

Una fonte ha raccontato che, man mano che crescevano le preoccupazioni per la realizzazione del progetto, la dirigenza (tra cui il direttore Aaron Keller e il direttore esecutivo Jared Neuss) cercava di radunare la squadra e, in alcuni casi, di evitare del tutto le domande.

“Nel team c’erano designer, programmatori, artisti, QA, che davano costantemente suggerimenti e idee per migliorare o per cercare di fare il meglio possibile. Ma tutto veniva respinto da alcuni guardiani o semplicemente ‘non aveva senso, non c’era tempo’.

In quasi tutte le riunioni della squadra ci sono state domande su ‘cosa facciamo se non ha successo? Non mi sento sicuro che avrà un buon rendimento. Cosa facciamo se i giocatori sono delusi?’. La risposta è stata: ‘Non preoccuparti. Andrà bene. Abbiamo tanta fiducia in questo progetto. Fidatevi di noi’.

Le fonti affermano che mentre Overwatch 2 è stato presentato ai fan come un nuovo inizio con nuove idee e nuovi contenuti, la suite competitiva del gioco è sempre stata la priorità e le missioni della storia ne hanno sofferto. Ciò è in linea con ciò che Blizzard ha dichiarato apertamente, come l’annuncio di Keller del maggio 2023 secondo cui il team stava eliminando le modalità PvE pianificate per dare priorità al multiplayer.

Ma secondo quanto riferito, la decisione di annullare la modalità Eroe è stata presa più tardi nel processo di sviluppo, nel dicembre 2022, due mesi dopo il lancio dell’accesso anticipato del gioco e sei mesi prima che la società facesse l’annuncio ufficiale.

“Il PvP era considerato il fulcro del successo del gioco. Tuttavia, tutti tenevano ancora molto al PvE, e questo include la leadership del team.”

Secondo una fonte, internamente si pensava che per sviluppare PvP e PvE ci volevano due squadre da 400 persone l’una, ma in realtà il team era già troppo grande di suo.

Al momento quindi non è chiaro cosa ne sarà delle missioni della storia. Una fonte rivela che Activision Blizzard voleva che il primo gruppo di missioni storia facesse “numeri importanti” per giustificare il completamento della campagna. Un’altra fonte ha detto che quelle missioni “non sono andate affatto bene“, sia dal punto di vista finanziario che di apprezzamento della community.

Quindi, lo sviluppo delle missioni storia è stato interrotto? Una fonte ha detto che Activision Blizzard voleva che il primo gruppo di missioni storia facesse “numeri importanti” per giustificare il completamento della campagna. Un’altra fonte ha detto che quelle missioni “non sono andate affatto bene“, sia dal punto di vista finanziario che da quello dell’opinione dei giocatori.

I licenziamenti di gennaio da parte di Xbox hanno riguardato diversi membri del team di Overwatch 2, tra cui alcuni sviluppatori che si occupavano di narrativa, PvE ed eventi. Questo non conferma una cancellazione, ma di certo non accende la speranza che quelle missioni vedano la luce, almeno nel breve termine.

“Se vogliono fare altre missioni, hanno appena licenziato tutte le persone che ci stavano lavorando. Forse c’è un altro modo per farlo, ma la maggior parte delle persone licenziate dal team di Overwatch stava lavorando su quelle missioni”.

La sensazione, conclude Kotaku nel report, è che, nonostante i problemi di sviluppo, tutti i membri del team di Overwatch 2 volevano che le missioni della storia e il PvE si affiancassero al gioco competitivo. Tuttavia, non sembra che le alte sfere la pensino allo stesso modo.

“Non sembra proprio che, anche dal punto di vista commerciale, Activision o Microsoft abbiano fiducia nel PvE”.