News

Online la recensione di Avatar Kinect

Console tribe news - Online la recensione di Avatar Kinect

di: Mariano "TylerDurden" Adamo

Presentato per la prima volta al CES di Las Vegas di inizio anno Avatar Kinect prometteva un nuovo modo di interagire tra i nostri avatar sfruttando il Kinect e le sue potenzialità. Siamo riusciti a provarlo in anteprima per voi, ecco le nostre impressioni.

Il controller sei tu

Il concetto è semplice e, a pensarci bene, è quasi l’uovo di colombo: Microsoft ha infatti pensato bene di unire i party del live alle funzionalità di tracking offerte dal Kinect per permetterci di muovere in prima persona i nostri avatar mentre parliamo con i nostri amici; la novità si concentra tutta sull’inedito rilevamento dei tratti del viso, che i nostri alter ego muovono in sintonia con le nostre espressioni e smorfie.
Il tracking, limitato alla parte superiore del corpo, ci permette infatti di muovere testa, bocca e sopracciglia, oltre agli arti superiori.
Lo scopo è quello di rendere più interattiva e sociale la nostra esperienza nei ritrovi con gli altri avatar ma, come vedremo nel dettaglio, la nuova feature si presta anche a molte altre possibilità.
Il contenuto, che è parte del Fun Lab e pesa circa 600 MB, ci accoglie con semplice menù in linea con quelli già visti nei giochi per Kinect: poche e grandi icone, opzioni a portata di mano.
Prima di entrare in scena possiamo scegliere uno tra i diversi scenari disponibili: ben sedici ambienti che includono luoghi naturali e set televisivi, e otto fondali di colore diverso.
Ogni scena ci offre inoltre la possibilità di scegliere in che modo posizionare i nostri eventuali ospiti o, all’occorrenza, ci permette di fare un monologo.
Quest’ultima possibilità sarebbe in effetti da considerare quantomeno bizzarra, visto l’approccio sociale del sistema, se non fosse per la grande trovata di Microsoft di inserire tra le opzioni quella di poter girare un filmato della durata di cinque minuti.
Grazie alla condivisione tramite il sito kinectshare.com, le strade che si aprono sono infinite: possiamo concedere un intervista al nostro migliore amico, raccontare un aneddoto a tutto il party o addirittura creare il nostro show personale. Ma passiamo senza indugi alla pratica.
Per cominciare il nostro avatar si esibisce in un’entrata ad effetto che spesso è contestualizzata al tipo di scena che abbiamo scelto: quindi lo possiamo vedere entrare in maniera composta in un set televisivo o irrompere in sci in un paesaggio innevato.
Da questo momento in poi il controllo è tutto in mano nostra, o meglio, della nostra faccia: il tracking risponde bene ai nostri input, muovendo il viso dell’avatar in maniera coerente e realistica; tutto a patto che ci sia una buona illuminazione e che la nostra faccia sia libera da ostacoli, scordiamoci quindi occhiali dalla montatura spessa o ciuffi da emo.
Durante la nostra esibizione possiamo inoltre servirci di particolari effetti sonori e video: applausi, festoni e molto altro ci aiutano ad entrare nell’atmosfera giocosa e a scherzare con gli amici.
Non manca inoltre la possibilità di uscire di scena con lo schermo che si divide in due per inquadrare quello che sta andando in onda e il dietro le quinte; lontani dalla luce dei riflettori possiamo ancora interagire con la scena come registi usando il joypad per gli effetti e intervenire come “voce fuori campo”.
Il tasto riservato alla registrazione video ci avvisa con un timer che stiamo per andare in onda, da questo momento in poi abbiamo ben cinque minuti da riempire con le nostre brillanti parole e con la nostra impeccabile mimica facciale. Il software si occupa invece di fare da regista alternando tra loro le varie telecamere.
Tutti i video salvati vanno a finire in un’area riservata del menù iniziale dove possiamo scegliere quali di questi pubblicare online e condividere tramite facebook.

The show must go on

Avatar Kinect arriva nel pieno dell’estate e offre un buon antipasto a quello che ci è stato promesso per il prossimo aggiornamento della dashboard; pur trattandosi di un semplice tool si rivela essere molto più utile e usabile nel lungo termine rispetto alle applicazioni già viste nel Fun Lab.
Anche se lontano dalla perfezione e con dei piccoli difetti, come le sopracciglia che non si possono muovere indipendentemente o il movimento delle dita che non viene rilevato, è sicuramente un’esperienza divertente e da provare e, grazie alle possibilità offerte dalla cattura video, può essere un ottimo strumento per la creazione di contenuti originali.

Recensione a cura di quetzalcoatl