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Kojima: i dev nipponici troppo concentrati sul mercato interno

Secondo Kojima, i suoi colleghi connazionali non si preoccupano dei gusti del mercato mondiale

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Negli ultimi tempi si parla sempre più frequentemente del tristo destino che graverebbe sullo sviluppo di software nipponico. Ora Hideo Kojima rincara la dose.

Il nostro ha parlato ad Eurogamer, in occasione della mostra dello Smithsonian “the Art of Video Games“, che propone tra gli altri la serie Metal Gear da lui ideata come esempio dei videogiochi in quanto forma d’arte.

Il creatore di Snake ha dichiarato che il problema degli sviluppatori nipponici è che sono troppo concentrati sul mercato interno e “non si preoccupano di cosa voglia la gente nel resto del mondo”.

Aggiunge che i suoi conterranei creatori di giochi agiscono localmente piuttosto che globalmente e realizzano solo giochi che sono “indirizzati al Giappone ed alla cultura nipponica”.

Dall’altro lato, afferma che i dev occidentali hanno raggiunto il successo perché “gli studios occidentali si approcciano alle cose da un punto di vista più Hollywoodiano, che consiste nel concentrarsi per rendere i loro giochi un vero successo globale e pongono un occhio di riguardo a come possano vendere nei vari mercati”.

Però aggiunge anche che non si riduce il tutto ad una questione strettamente Giappone contro resto del mondo:

La chiave è che deve essere un gioco globale, deve essere un qualcosa fatto per tutti. Voglio che si superino queste barriere.