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Hitman, IO voleva che la serie diventasse la Coca-Cola dei giochi stealth

di: Luca Saati

Il libro The History of the Stealth Game del giornalista Kirk McKeand contiene un intero capitolo incentrato su Hitman, la serie di IO Interactive con protagonista l’Agente 47.

Nel discutere della filosofia di design di IO Interactive alla base del protagonista, il giornalista ha spiegato che l’obiettivo era creare un marchio in grado di resistere alla prova del tempo, come Coca-Cola.

Il co-fondatore di IO Interactive, Janos Flösser, ha infatti dichiarato:

“Se cammini sulla spiaggia, trovi un pezzo di una vecchia bottiglia di Coca-Cola, ed è solo un pezzo con una ‘C’ in rosso, sai che non è Pepsi, sai che non è Dr Pepper, ma è decisamente Coca-Cola. Anche se è una bottiglia rotta, la riconosci perché l’hanno fatta in modo da poterla riconoscere da qualsiasi angolazione, in qualsiasi contesto.”

Proprio la caratteristica pelata di 47 è stato il primo elemento ad essere progettato dopodichè è toccato all’abito nero, la cravatta rossa e la camicia bianca:

“Il team ha preso un po’ di ispirazione più letterale da una bottiglia di Coca-Cola e ha stampato un codice a barre sulla parte posteriore della testa del personaggio. Questo è stato successivamente completato dalle sue armi distintive, come il filo in fibra e le sue doppie pistole silverballer.”

Il resto del capitolo spiega anche la difficoltà di IO Interactive nello sviluppo del secondo gioco. Il team infatti decise di revisionare il proprio motore per inserire il livello medio spendendo ben sei anni di sviluppo e non gli sperati due anni. Successivamente IO Interactive è stata acquisita da Eidos che è stata a sua volta acquisita da Square Enix. Il resto è storia di oggi con IO Interactive che è tornata indipendente e si è ripresa l’IP di Hitman.