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Gears 3: faccia a faccia con Cliff B.

Console tribe news - Gears 3: faccia a faccia con Cliff B.

di: Pasquale "corax" Sada

A questo E3 XCN (Xbox Community Network) ha avuto la possibilità di incontrare Cliff B. e di sottoporgli una serie di domande. Ovviamente in pieno stile Epic, Cliff non si è sbottonato più di tanto, rilasciando comunque una serie di succosissime informazioni che rendono l?attesa ancora più spasmodica:

E? stato mostrato un breve filmato che ci introduce Gears of War 3. Da questi pochi minuti si può notare come il gioco disponga di un?ambientazione molto varia e ben colorata impreziosita da un ottimo livello delle texture. Ci saranno alcune foreste (non troppe visto che Cliff ha confermato una certa difficoltà nel realizzarle nel migliore dei modi) e città dal sapore ?spagnolo? con tetti in stucco ed altri elementi tipici che, per certi versi, ricordano Siviglia. All?inizio si intravede Dom intento nella coltivazione di un campo. Cliff non ha voluto dare ulteriori spiegazioni, ma è facile intuire che dovremo aspettarci una sorta di ripresa dell?umanità dopo gli eventi del secondo capitolo e una nuova società post-apocalittica. Ha, invece, voluto spiegare che il livello giocato sul palco dell?E3 ha come protagonista la città di Char, ispirata a Pompei e alle sue rovine.

Veniamo alle Gears Girl. La ?velina? mora si chiama Stroud e la si potrebbe definire una tipa tosta. L?arma che impugna nella demo è una spada baionetta proveniente dall’era delle Pendulum Wars. Una vecchia arma poi sostituita dal lancer in epoca recente (ovviamente nel gioco n.d.r.). Cliff ha spiegato che c?è una logica dietro: la baionetta richiedeva una rincorsa di 10 piedi per infilzare una locusta, uno sforzo immane e pericoloso che ha portato allo sviluppo della classica sega poggiata sotto la canna del fucile. In questo nuovo Gears le munizioni saranno scarse – visto che il gioco sarà ambientato 18 mesi dopo la conclusione del secondo e tutte le fabbriche sono ormai sparite – e per questo sarà necessario usare anche armi vecchie, prelevate da discariche o musei. Cliff ci tiene a precisare che il ?recupero? delle armi non fa parte delle meccaniche di gioco e non sarete costretti a scavare o scovare i vostri strumenti di morte. Stessa cosa per le munizioni in numero più limitato rispetto i precedenti capitoli, ma non per questo inesistenti. Ogni arma avrà una sua fatality e anche le locuste hanno migliorato le proprie coreografie mortali (vedi quella della demo con la locusta che strappa un braccio al povero malcapitato e lo finisce a morte colpendolo con lo stesso, una fatality che Epic avrebbe voluto introdurre sin dal primo Gears). C’è, quindi, da aspettarsi un sistema di combattimento sicuramente più profondo e vario rispetto al secondo capitolo. Non a caso in una recente intervista Cliff aveva fatto pubblica ammenda su alcune meccaniche del capitolo passato: “Ad essere sinceri una delle cose che abbiamo sbagliato in Gears 2 è stato renderlo troppo lineare. Se si guarda alle mappe dall’alto ci sia accorge che ci sono troppi corridoi, troppi vicoli. Invece le parti migliori del primo Gears erano proprio quelle dove avevi la sensazione di essere in una grossa boccia 3D, con spazi aperti. E’ lì che vogliamo tornare con Gears 3. I corridoi creavano troppi limiti e restringevano le possibilità per i nemici di accerchiare e prendere sui fianchi il giocatore. E’ un errore a cui vogliamo rimediare. Ne gioverà anche la co-op a quattro giocatori. Qualcuno potrà dire -Ehi io salgo su quella collina e vi proteggo facendo il cecchino mentre voi andate verso destra usando le granate e il resto prende le retrovie con il boomshot – Da questo si capisce come la mappa “a boccia” permetta soluzioni strategiche che non si avrebbero con livelli lineari.”

Questo Gears concluderà il ciclo aperto con il primo, ma l?universo creato da questa serie è ricco e profondo, lasciando spazio ad altri progetti. Per ora Cliff sta supervisionando Bulletstorm e non ha idee per Kinect, nonostante lo consideri uno strumento interessante per uno sviluppatore.

L?intervista purtroppo si chiude qui, a causa dell?intervento di uno sconsiderato giornalista francese che ha tirato fuori l?argomento Gears 2 + LAG. Cliff ovviamente è molto sensibile sull?argomento, soprattutto quando le richieste di chiarimenti scadono in accuse senza senso. In conclusione i ragazzi di XCN ci assicurano che Gears 3 può essere definito con tre aggettivi: più grande, più bello e più cattivo. Non resta che aspettare l?anno prossimo per metterci sopra le nostre avide mani. Stay Tuned.