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Death Stranding, il film non sarà un grande blockbuster afferma Kojima

di: Luca Saati

Intervistato da IGN, Hideo Kojima ha parlato del film di Death Stranding annunciato pochi giorni fa.

Kojima ha dichiarato che con il film la produzione cercherà di adattarsi al medium cinematografico piuttosto che cercare di imitare lo stile del gioco e attenersi strettamente al materiale originale. In effetti, non è stato ancora deciso se i molti attori di Hollywood che hanno recitato nel gioco, inclusi star del calibro di Norman Reedus, Mads Mikkelsen e Lea Seydoux, riprenderanno i loro ruoli nel film.

“Non l’abbiamo ancora deciso. Il fallimento degli adattamenti cinematografici dei giochi di qualche tempo fa ha portato a molti film che si rivolgono ai giocatori, giusto? Ecco perché hanno lo stesso tipo di aspetto di un gioco. Non voglio che il film di Death Stranding sia così. Piuttosto, sto adottando un approccio per cambiare ed evolvere il mondo di Death Stranding in un modo che si adatti bene al film. Ho creato Death Stranding per essere un gioco, e i giochi sono giochi. Non c’è davvero bisogno di trasformarli in film. Quindi, in un certo senso, il film di Death Stranding sta prendendo una direzione che nessuno ha mai provato prima con un adattamento cinematografico di un gioco. Penso che ciò di cui ho bisogno sia qualcosa che ispiri alcune delle persone che lo guardano a diventare creatori tra 10 o 20 anni.”

Kojima ha continuato affermando di non aspettarsi dal film un grande blockbuster:

“Sono stato in videochiamata con molte persone a Hollywood ogni settimana a partire dall’anno scorso, e non solo per Death Stranding. Ho ricevuto molte offerte, ma la mia intenzione fin dall’inizio non è mai stata quella di realizzare un film campione d’incassi. Alex Lebovici degli Hammerstone Studios ha condiviso la mia visione al riguardo. Ci sono state molte proposte per realizzare un film su larga scala con attori famosi ed esplosioni appariscenti, ma a cosa servirebbero le esplosioni in Death Stranding? Fare soldi non è nemmeno qualcosa su cui mi concentro. Punto a un approccio più d’essai, e l’unica persona che si è offerta di fare un film del genere è stato Alex Lebovici, il che mi fa pensare che sia un tipo piuttosto insolito.”