Dead Space Remake: Motive introdurrà delle modifiche al level design e alla storia
di: Luca SaatiAll’indomani dell’annuncio del remake di Dead Space, arrivano i primi dettagli sul gioco direttamente dagli sviluppatori di EA Motive Studio.
Roman Campos-Oriola, creative director del remake, ha rivelato che il team di sviluppo introdurrà alcune al gioco a partire dal level design:
“Siamo partiti dal level design originale del primo Dead Space. La cosa divertente è che si possono vedere le diverse iterazioni su cui il team aveva lavorato prima del lancio. Nel primo capitolo, ci sono alcuni corridoi che volevano realizzare in un certo modo ma in cui si capisce che hanno dovuto cambiare idea per via dei limiti tecnologici o per altre ragioni.
Dal punto di vista della grafica, dei suoni, del gameplay, tutto in realtà, stiamo ricostruendo ogni asset da zero. Non stiamo facendo un mero porting, non stiamo alzando la risoluzione delle texture o aggiungendo più poligoni ai modelli; stiamo ricostruendo ogni elemento, rifacendo le animazioni, eccetera eccetera.
Vogliamo che l’immersione del giocatore sia ancora maggiore grazie a un’esperienza pienamente interattiva, dalla schermata iniziale fino ai crediti di coda. Nulla deve rompere l’immersione e non deve esserci alcuna interruzione. I veloci SSD delle nuove console permettono di non avere alcun caricamento e in nessun momento fermeremo la vostra esperienza di gioco. Potete giocare dall’inizio alla fine senza nessuna interruzione.
L’obiettivo che ci siamo posti da subito è di ottenere un livello di immersione tale che il giocatore non voglia mai posare il controller. Dead Space non è un gioco dalla durata di 60-100 ore. Lo scenario ideale per noi è che i giocatori siano talmente coinvolti nell’universo di gioco da non volersi neanche alzare dalla sedia per andare in bagno, volendo finire il gioco in un’unica sessione.
Per noi ciò che era davvero importante era riuscire a ricatturare lo stile visivo di Dead Space. Un mondo fantascientifico unico, tecnologicamente avanzato ma anche crudo e sporco, quasi come ogni materiale sia stato usato per tanto, tanto tempo. Riproporre quello stile sporco e industriale ma col livello di dettaglio che possiamo raggiungere oggi, quello è stato l’obiettivo che ci siamo dati con la produzione del teaser trailer.”
Philippe Ducharme, senior producer del gioco, ha proseguito spiegando che il team fa sempre riferimento agli asset del gioco originale per rispettare il DNA di Dead Space:
“In realtà, è tutto iniziato dagli asset del gioco originale. Volevamo assicurarci che i miglioramenti apportati fossero parte integrante del DNA di Dead Space, il nostro approccio non è mai stato ‘beh, possiamo aggiungere nuove texture e più poligoni, buttiamoli nella mischia’. Volevamo davvero trasmettere le stesse sensazioni di Dead Space. L’aggiunta degli effetti volumetrici e dell’illuminazione dinamica fa parecchio per migliorare l’atmosfera e avvicinarci al nostro obiettivo.”
Discorso simile anche per il comparto sonoro che verrà arricchito dall’audio 3D:
“Volevamo usare gli stessi suoni a cui i fan sono abituati e allo stesso tempo migliorarne la qualità, incrementando così il senso di immersione. I suoni della porta che state ascoltando, quelli della barra di salute, quelli emessi dalle creature… stiamo costruendo sulla base dell’originale per ricrearli nel remake, assicurandoci che siano fedeli al gioco originale e che rendano onore alla sua eredità.
L’audio 3D permette di capire da dove arrivano i suoni e fa sì che si propaghino nel modo corretto, così da intuire se i rumori provengono dai corridoi, dai condotti di ventilazione sopra le vostre teste, oppure invece alle vostre spalle. Questi sono tutti elementi su cui possiamo lavorare per migliorare il senso di immersione.”
Altre modifiche verranno introdotte alla storia. Motive Studio nel remake vuole aggiungere nuovi elementi partendo sempre dal primo capitolo e guardando poi ai suoi successori come dichiarato da Campos-Oriola:
“Per noi, alle fondamenta di tutto c’è la storia del primo Dead Space. Dunque, quello fa parte del canon della saga. Ma poi ci sono alcuni miglioramenti che vogliamo apportare a quella storia. Dico miglioramenti non necessariamente riferendomi a parti che nell’originale non funzionavano a dovere, ma più tenendo in considerazione ciò che è successo dopo: il nostro ragionamento è stato più un “sai, sarebbe interessante se potessimo fare un riferimento a quella cosa, o fare un collegamento con quest’altro elemento.”
Ducharme ha poi proseguito:
“Questo è il nostro approccio per quanto riguarda la narrazione, ma anche per le meccaniche di gioco e per alcuni contenuti che si sono evoluti nel corso del franchise. Dunque, stiamo esaminando la serie e cercando di capire cosa può essere preso dai prodotti successivi e reinserito nel primo gioco.
Allo stesso tempo abbiamo anche imparato da alcuni errori passati come le microtransazioni, che saranno invece assenti nel nostro gioco.”