Quando ci sono di mezzo i soldi non sempre è tutto “rose e fiori”, soprattutto in aziende che trattano capitali monetari piuttosto importanti. Non siamo nuovi, ahimé, a notizie riguardanti disagi lavorativi, vessazioni, condizioni lavorative al limite della sopportazione umana e purtroppo il nostro mondo di sogni videoludici, sempre più industria macina soldi, non è esente dai suddetti problemi. L’ultimo caso riguarda i rapporti lavorativi fra Team Bondi e Rockstar – produttore più volte chiamato in causa per simili disagi.
Secondo quanto riportato da un articolo del Sydney Morning Herald ( grazie alla testimonianza di un ex-sviluppatore), infatti, Rockstar avrebbe imposto agli sviluppatori di Team Bondi orari massacranti, con cicli di 12 ore consecutive, pur di completate il titolo nei tempi previsti. Oltre a ciò, si evince dall’articolo, che uno dei risentimenti maggiori del team riguarda l’assenza di circa centotrenta sviluppatori nei crediti finali del gioco, mancata presenza che non ripaga, ideologicamente almeno, l’impegno del personale e le loro ore spese nello sviluppo.

Per rimediare a questo, è stato creato un sito, il L.A. Noire Credits, che riporta i nomi di tutti coloro che hanno lavorato al gioco, includendo i 130 nomi lasciati fuori da Rockstar.