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Anonymous: è probabile che ci siano nostri membri dietro i recenti attacchi

Console tribe news - Anonymous: è probabile che ci siano nostri membri dietro i recenti attacchi

di: Luca "lycenhol" Trevisson

Due membri di Anonymous (gruppo di hacker marcatamente anti Sony) sono convinti che ci sia almeno un loro membro dietro gli attacchi alla casa nipponica, che hanno provocato il down del PSN e la compromissione dei dati personali degli utenti.
Parlando al Financial Times, un membro di Anonymous ha dichiarato di aver visto i dettagli tecnici delle vulnerabilità del PSN postate nella chat room del gruppo poco prima che l’intrusione avvenisse:

L’hacker che ha fatto questo stava supportando i movimenti dell’OpSony

OpSony è la forma contratta di Operation Sony, ovvero le misure intraprese dal gruppo contro la casa della PlayStation, come ripercussione della decisione di Sony di fare causa a George Holtz, reo di aver superato le difese del monolite e di aver diffuso il metodo per hackarlo.
Un altro membro veterano di Anonymous, che ha preso parte all’hack del HBGary Federal e conosciuto online come Kayla, ha puntato il dito contro personaggi del gruppo:

Se tu dici che sei Anonymous, e fai qualcosa come Anonymous, allora Anonymous l’ha fatto. Se il resto di Anonymous non è daccordo con questo, non significa che Anonymous non l’abbia fatto.

Le forze di polizia USA stanno attualmente puntando con forza nella direzione di Anonymous per le indagini sulla breccia nel PSN, dopo che Sony ha trovato un file firmato “Anonymous” nel suo database. Gli investigatori al momento descrivono il gruppo come “uno degli obiettivi chiave” da esplorare.
Anonymous dal canto suo aveva negato la responsabilità nel down del servizio PSN, ma molti membri sono convinti che sia stato uno di loro.
Uno di Anonymous ha detto:

Quindi è un lavoro di Anon [abbreviazione]. Ma non potete accusare l’intera collettività per quello che uno o due ragazzi hanno fatto. Noi siamo un insieme di attivisti di Anonymous, non qualche spaventoso gruppo organizzato di hacker. Questo non era previsto all’inizio della lotta.

L’hacker continua affermando che dai loro membri sono stati rubati e diffusi gli account di pochi amministratori, e ammette che questi potrebbero essere stati usati in seguito per il furto dei dati.
Barrett Brown, un membro di Anonymous dice che questi posting potrebbero essere stati intenzionalmente realizzati ad arte dai nemici del gruppo, mentre un altro hacker realizza che quelli coinvolti nelle fasi iniziali della OpSony “hanno negato tutto quando l’FBI e la Homeland security sono entrate sul caso… perché hanno paura che vengano per catturarli”, prima di notare anche che un po’ di loro “sono scomparsi”.
Anonymous conferma che nessuna informazione sulle carte di credito è stata rivelata da loro, né alcuno degli oltre 100 milioni di account del PSN:

Hanno avuto accesso al loro database, si,ma non è stato downloadato niente eccetto pochi account degli admin. Niente estato rivelato, nessuno sta vendendo niente.

La dichiarazione di Anonymous di membri malfattori giunge sulla scia di un articolo, che vi abbiamo riportato ieri, secondo cui sarebbero pronti a colpire ancora Sony nel fine settimana.
Stay allerted!