Archivio di Simone Cantini

Assassin’s Creed Chronicles: China

Ezio Auditore mi è sempre stato simpatico. Vuoi perché è un toscano come me, oppure perché le sue avventure si svolgono in terre che conosco molto bene (abito a due passi da quella Monteriggioni reinventata da Ubisoft). O forse perché, diciamocelo, Assassin’s Creed 2 e Brotherhood sono stati due giochi davvero divertenti e ben strutturati, capaci di regalarci un personaggio decisamente carismatico ed affascinante. Eppure dopo questo binomio assai felice (no, Revelations non è MAI stato programmato!) il mio amore per la saga degli Assassini è scemato improvvisamente, complice una storia sin troppo avviluppata su sé stessa e che stava progressivamente perdendo di mordente e coerenza, unita ad pesante senso di déjà vu che si stava facendo mano mano più consistente. Quindi ho detto ciao a Connor e soci, preferendo dedicarmi ad altro, sin quando non mi è capitato per le mani Assassin’s Creed Chronicles: China, primo di 3 spin-off che, si spera, sappiano rinfrescare una saga che, sotto la patina scintillante della sua maestosa messa in scena, inizia a mostrare le prime sospette tracce di muffa.
Recensioni 21 Apr 2015

Slender: The Arrival

Uomo nero, babau, bobo, boogeyman, chiamatelo pure come volete lo spauracchio che, sin da bambini, le mamme di tutto il globo hanno utilizzato per terrorizzare con amore i propri pargoli, accompagnandoli con dolcezza tra le braccia di Morfeo. L’infanzia, si sa, può essere dannatamente triste e bastarda e di certo lo deve essere stata quella di Eric Knudsen, la mente contorta che nel lontano 2009 diede i natali allo Slender Man, divenuto poi il protagonista dell’omonimo videogioco. Gli incubi giovanili però, come ci ricorda il buon IT, sono difficili da sterminare e anche a distanza di anni sono pronti a tormentare le nostre esistenze. Altrimenti non si spiegherebbe l’esistenza di Slender: The Arrival.
Recensioni Commenti: 3 16 Apr 2015

Ziggurat

Gli anni 90 hanno visto l’indiscussa ascesa di quello che è, ancora oggi, uno dei generi più inflazionati del panorama videoludico: stiamo ovviamente parlando degli FPS, sdoganati presso il grande pubblico dall’oramai leggendario Doom. Il titolo id Software, oltre a cambiare per sempre l’industria che tanto amiamo, servì a favorire la nascita di cloni più o meno riusciti. Tra questi vale la pena di ricordare il lavoro realizzato da Raven Software, Heretic (e il suo ben più complesso sequel Hexen), che sfruttando una versione modificata del titolo di Carmack e soci, trasferì l’azione in prima persona all’interno di un universo fantasy. Ed è senza dubbio a questi due classici senza età che deve essersi ispirato l’iberico quartetto di Milkstone Studios nella programmazione del loro Ziggurat, FPS roguelike che strizza più di un occhio al binomio targato Raven.
Recensioni 14 Apr 2015

Bladestorm: Nightmare

Ah sono proprio felice di aver speso tanti denari per portarmi a casa, seppur con tempistiche differenti, una oscura PS4 ed una candida Xbox One. La gioia, trattandosi di macchine da gioco, scaturisce proprio da quella invidiabile ricchezza di contenuti realizzati ad hoc per tali strumenti volti all’intrattenimento digitale. Da quel lontano novembre 2013, coincidente con l’avvento della nuova console Sony, non ho potuto fare a meno di notare il proliferare di produzioni che sarebbe stato anche solo folle ipotizzare sugli hardware della passata generazione. Titoli del calibro di GTA V, The Last of Us, Halo: The Master Chief Collection rappresentano una boccata d’aria fresca quanto mai indispensabile per questo hobby che, soprattutto nel funesto periodo PS360, si era oramai tristemente adagiato su se stesso. Fortuna che a ravvivare ulteriormente l’attuale scenario giunge, fresco fresco, Bladestorm: Nightmare. Ok, ora torno serio…
Recensioni 26 Mar 2015

Oreshika: Tainted Bloodlines

Certo che il mondo è davvero bizzarro. Dite la verità, anche voi fate parte di quella schiera di player che, nel lontano 1999, avete ardentemente sperato che Ore no Shikabane o Koete Yuke venisse localizzato anche in occidente. No? Mai sentito nominare? Eppure sono certo che, seppur non riferite a questo particolare gioco, non mi sono sognato tutte le preghiere volte a veder sbarcare anche dalle nostre parti la stragrande maggioranza dei prodotti destinati al mercato nipponico. Però, come detto in apertura, il mondo è davvero bizzarro ed oggi che questi sogni un tempo arditi sono oramai divenuti realtà pare non essersene accorto nessuno. Infatti chi di voi ha la benché minima idea dell’esistenza, in lingua a noi più potabile, di Oreshika: Tainted Bloodlines?
Recensioni Commenti: 1 11 Mar 2015

Dragon Age: Inquisition

C’è una legge non scritta secondo la quale il secondo capitolo di una saga, sia essa cinematografica, letteraria o, nel nostro caso, video ludica, rappresenti sempre un momento critico, incapace di raggiungere le vette dell’opera originaria. E Dragon Age ha fatto di tutto per non sfuggire a questo particolare e assurdo dogma, con un secondo episodio reo di aver gettato alle ortiche tutto ciò che era stato apprezzato dai giocatori nella sua incarnazione principale. Bioware, dunque, memore degli errori passati, si è trovata a correggere con forza la rotta nel suo Dragon Age: Inquisition, nuova iterazione del popolare brand ruolisitico giunto oggi alla sua terza avventura. I ragazzi canadesi saranno riusciti a riconquistare il favore dei fan?
Recensioni Commenti: 4 1 Feb 2015

L’Ombra di Mordor – Il Signore della Caccia

Pronti, via! In fondo quando all’uscita di un gioco si accompagna strombazzante l’esordio dell’oramai immancabile Season Pass è più che lecito, soprattutto se abbiamo scelto volontariamente di sganciare eurini supplementari, attendere con ansia la prima espansione del pacchetto. Ed ecco che L’Ombra di Mordor si è pertanto da poco apprestata ad ampliare (forse) la sua offerta ludica grazie al Signore della Caccia, una nuova ed imprescindibile avventura che ci calerà nuovamente nei panni di Talion. Anche se in realtà non sarà proprio lo stesso che abbiamo imparato a conoscere ed accudire nel gioco principale. In compenso, giusto per non fomentare il nostro senso di spaesamento, sarà tutto ciò che lo circonda ad essere dannatamente familiare. Vabè, andiamo con ordine che forse è meglio…
Articoli 12 Gen 2015