WRC: FIA World Rally Championship 2 – Prova Diretta
Il nuovo capitolo della serie WRC sta per tornare sui terreni sterrati. Ecco la nostra prova diretta in anteprima
di: Mariano "TylerDurden" AdamoIl rally è un tipo di sport in cui ogni sfida possiede un animo bivalente. Da un lato ci troviamo a gareggiare con i nostri limiti, con i nostri errori e insicurezze da un altro, invece, ci sono gli avversari con il loro carico di ambizioni e voglia di vincere, pronti ad approfittare di ogni nostro minimo errore. Questo fa si che ogni pilota viva l’esperienza di guida in maniera unica e irripetibile. La stessa sorte è stata riservata agli sviluppatori di WRC: FIA World Rally Championship 2, pronti a tornare sullo sterrato con un nuovo titolo rallistico. Black Bean e Milestoneda un lato devono affrontare un mercato insidioso, fatto di videogiocatori esperti e attenti alla qualità del prodotto, da un altro invece devono confrontarsi con se stessi, grazie a un prequel da migliorare e “battere” sotto tutti punti di vista. La sfida che ci poniamo oggi non è quella di testare il gioco al traguardo, ma semplicemente dare un’occhiata ai lavori in corso, praticamente abbiamo avuto la possibilità di spiare meccanici nei box…
Dentro i box
L’accoppiata tutta italiana di sviluppatori ci ha permesso di testare in anteprima WRC 2, attraverso un codice di gioco sì incompleto, ma già capace di mostrare alcune delle caratteristiche finali del prodotto. Non possiamo che iniziare dai menù: spogli e privi di qualsiasi fronzolo. Un momento, non pensate a quest’ultima affermazione come un difetto, anzi, lo stile semplice e ricercato, in cui trionfa il minimalismo artistico, è davvero pregevole. Praticamente il festival del bianco e del buon gusto. Come si diceva questi semplici menù ci accompagnano in tutte le modalità di gioco. L’offerta ludica è rimasta pressoché invariata, complice il fatto che già col precedente capitolo gli sviluppatori erano riusciti a mettere a punto modalità ricche e corpose, atte a soddisfare praticamente ogni palato videoludico. A spiccare c’è l’immancabile modalità carriera, stavolta denominata The Road to the WRC; a cui si affiancano la Suola Rally, una modalità per il giocatore singolo, il multiplayer locale e online e le ormai classiche statistiche e foto dei momenti migliori. Se alcune modalità sono ormai diventate all’ordine del giorno, bisogna spendere giusto qualche parola per la Scuola Rally, stavolta ancora più ricca e utile ai neofiti per prendere dimestichezza col titolo. Chiunque non sia particolarmente avvezzo alle simulazioni rallistiche, troverà in questa modalità il luogo giusto per muovere i primi passi, e apprendere quei meccanismi base indispensabili per proseguire nel gioco e migliorare le proprie prestazioni. Detto questo passiamo al cuore del gioco: la carriera. Sulle orme del predecessore WRC 2 ci mette nei panni di un giovane – e inesperto – corridore, con il sogno di dominare tutte le classifiche e diventare il pilota migliore del globo. L’inizio è ormai classico, si parte da una vettura di categoria inferiore e, gara dopo gara, si avrà la possibilità di acquisire esperienza e denaro tali da poter gareggiare nei campionati più importanti. Insomma ancora una volta, vivremo con mano l’ascesa di un nuovo probabile campione del mondo. La cura dei dettagli è quasi maniacale, non solo gli eventi sono studiati in maniera perfetta, ma anche tutto quello che ruota intorno alle gare ci offrirà un’esperienza di gioco davvero appagante. Il nostro parco macchine non sarà l’unico elemento da gestire, anzi, proseguendo con la carriera avremo modo di reclutare nuovo personale per il nostro team, come ingegneri e meccanici che lavoreranno allo sviluppo della nostra vettura. Se le competizioni si faranno dure i nostri uomini si metteranno a lavoro per migliorare alcuni componenti del veicolo, in modo tale da prepararci al meglio per gli eventi più difficili. La sensazione che restituisce la carriera è quella di un lavoro svolto a 360°, in modo da offrire un’esperienza quanto più completa possibile. A tal proposito fanno capolinea anche alcuni eventi speciali, sia per regalare varietà al titolo, sia per offrire sfide più particolari e interessati, come degli entusiasmanti uno contro uno.
E sotto il cofano? Il primo capitolo si era fatto conoscere per il suo animo fortemente simulativo e per uno stile di guida davvero ben curato, tuttavia i difetti non mancavano. Sotto questo aspetto gli sviluppatori si sono mossi per accontentare i fan, servendosi anche dei feedback ricevuti attraverso i commenti della critica specializzata, ma soprattutto le opinioni dei videogiocatori. In questa fase di realizzazione possiamo già notare alcune migliorie tecniche davvero importanti. Iniziamo dalla fisica, ancora più realistica, nel particolare stiamo parlando della sensazione che restituisce il gioco mentre si guida, gli urti – ancora più accurati – e più in generale di tutte quelle sensazioni che rendono WRC 2 un prodotto ancora più appetibile per i fanatici della derapata. Altro fattore importante è stato riservato alle auto, non ci riferiamo all’aspetto estetico, ma al peso e soprattutto al loro comportamento. Selezionando il livello di difficoltà più elevato – quello senza aiuti s’intende – le vetture si comporteranno in maniera adeguata a seconda del terreno su cui ci troviamo, inoltre è sparita quella sensazione di avere tra le mani un blocco unico, ma bensì il peso dell’auto è più realistico e ben distribuito e fa si che la guida sia più appagante e raffinata. Le migliorie quindi ci sono state, e restiamo fiduciosi per il prodotto finale.
Sotto il profilo tecnico, la versione di prova, non offriva vetture complete e già dettagliate, quindi è praticamente impossibile esprimere qualsiasi tipo di giudizio a riguardo. Quello che invece ci è sembrato già molto buono è stato il terreno di gioco: realistico, vario e ben definito. Discorso simile va fatto per l’audio: buono il doppiaggio ma per il resto delle campionature non possiamo ancora esprimerci. In ogni caso confidiamo nel buon lavoro a cui gli sviluppatori ci hanno abituati.
Fuori dai box
Ecco terminato il nostro giro turistico in WRC 2. Che dire, le premesse per fare bene ci sono tutte. La carriera appare già appagante e molto longeva, le novità presentate fanno in modo che non si crei un clima noioso e ripetitivo durante l’incedere della campagna. Il gioco, grazie a più livelli di difficoltà, e sopratutto alla Scuola Rally, riesce ancora una volta a far avvicinare anche i neofiti a questo tipo di simulazione, fermo restando che WRC 2 resta consigliato ai “veri” professionisti. Gli sviluppatori si sono concentrati per offrire uno stile di guida ancora più realistico, limando i pochi difetti che il predecessore portava con se e – stando a questa versione di prova – il tempo e il lavoro svolto, sembrano già dargli ragione.
Con questo carico di buone premesse, e con una gran voglia di ritornare a correre su circuiti sterrati, usciamo dai box, consci che tra un po’ di tempo avremo modo di infilarci casco e guanti e correre per diventare dei veri campioni del rally.