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Syndicate

In un mercato che ha il timore di scommettere su nuove IP, tra qualche settimana sarà rilasciato Syndicatereboot dello storico strategico in tempo reale riletto in chiave action-FPS. Curiosi di saperne di più, abbiamo avuto l’occasione di testarne la componente multiplayer grazie ad una demo rilasciata su Playstation Network e Xbox Live.

di: Chris "matetrial" Calviello

In un mercato che ha il timore di scommettere su nuove IP, tra qualche settimana sarà rilasciato Syndicate, reboot dello storico strategico in tempo reale riletto in chiave action-FPS. Questa nuova versione di Starbreeze abbandona quindi la visuale isometrica per adottare quella in prima persona e tenta di riportare in auge l’omonima serie amata da molti videogiocatori con alcuni anni sulle spalle.
Curiosi di saperne di più, abbiamo avuto l’occasione di testarne la componente multiplayer grazie ad una demo rilasciata su Playstation Network e Xbox Live.

La Co-op sei tu

Jeff Gamon, boss di EA Partners, dichiara che la modalità cooperativa, unica componente multiplayer vista l’assenza di una competitiva, costituisce circa il 50% dell’esperienza di gioco. Questa permette a quattro giocatori di partecipare ad una serie di nove missioni fortemente strutturate, con obiettivi multipli e slegate dalla trama in singolo.

Rappresentando la metà del gioco, è lecito aspettarsi un certo spessore. Le aspettative vengono subito ripagate nel momento in cui si accede alla sala d’attesa: ci verrà chiesto di scegliere fra tre categorie (difensivo, offensivo, supporto) e quattro classi, ognuna diversificata sì dall’arma ma principalmente dal chip neurale. Quest’ultimo si riferisce ai Breach, ossia i vari poteri che ci permetteranno di rianimare i compagni, sabotare le armi nemiche e disattivare gli scudi nemici. Il gameplay si inspessisce ulteriormente grazie ad uno skill tree che permetterà di potenziare le diverse specializzazioni delle classi e le nostre armi.
Una presentazione così tattica del gioco rivendica giustamente la formula strategica delle missioni. Anche ai livelli più bassi l’I.A. nemica risulta piuttosto ostica, impedendo incursioni senza alcuna logica come assalti à la Rambo. I movimenti devono essere ben coadiuvati e, per questo, distribuire la squadra con almeno un elemento per classe risulta decisamente bilanciato. Le due missioni che abbiamo testato dimostrano come l’elevato numero e la tenacia dei nemici spingano la squadra a rimanere unita e compatta, continuamente intenta ad attivare il potere curativo.
Ondata su ondata, il procedere si è fatto sempre più lineare e, una volta arrivati al combattimento finale, la vena cooperativa ha assunto livelli decisamente più elevati. In una missione si è presentato un nemico protetto da un impenetrabile scudo. Nemmeno un migliaio di colpi sarebbero riusciti ad abbatterlo, ma la soluzione è presto svelata. Avvicinandosi al bestione è possibile penetrare nelle sue difese informatiche in modo da abbassarne temporaneamente gli scudi. È un’operazione che richiede qualche secondo, un breve lasso di tempo che il nemico ovviamente non ci concederà, per cui è necessario che uno o due compagni attirino la sua attenzione, così da permettere agli altri di disattivarne le difese. In quel breve periodo, in assenza dello scudo, si dovrà concentrare tutta la forza delle bocche da fuoco per cercare di uccidere il nemico prima che le sue difese vengano ripristinate.

In definitiva, il ritmo del gameplay risulta piuttosto elevato, così come la difficoltà. Ma quest’ultimo è un fattore del tutto relativo, proporzionale alle capacità di coordinazione di un gruppo di quattro persone. Qualora si giochi con estranei poco avvezzi alle regole sociali della cooperazione, capiterà spesso di vedere una squadra sparpagliata e giocatori che arrancano verso il compagno più vicino nella speranza di essere rigenerato. Il consiglio è ovviamente quello di cercare di giocare insieme ai propri amici, muniti di microfono, e gestire i vari momenti.
Quanto mostrato finora ha testimoniato una buona varietà e ripetuti cambi di situazioni che vedevano nemici dislocati in posizioni elevate prima e orde di soldati venirci incontro dopo. Ciò necessiterà modifiche al proprio assetto e il sistema di punti esperienza, unito ai vari bonus sbloccabili, appare sicuramente ben sviluppato.

Appuntamento al 24 febbraio

Le premesse sono buone. Uno sparatutto che concede molto spazio al comparto online, ma solo di tipo cooperativo, è un esperimento interessante. Resterà da vedere quanto possa coinvolgere un’utenza che finora è stata più abituata a scontrarsi piuttosto che aiutarsi.
Tra l’altro, la scelta di eliminare l’online pass dal gioco, appare più come un interesse verso le sorti del titolo che nei confronti dei consumatori.
Tuttavia il gioco è da tenere d’occhio, ha grandi possibilità e gode di un elevato tasso di rigiocabilità. Scioglieremo tutti i nostri dubbi il prossimo 24 febbraio.