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E3 2009

L'attesa e' stata fremente e giorno per giorno la nostra curiosita' e' cresciuta spasmodicamente. L'E3, forse il piu' grande show videoludico del pianeta, si e' concluso e non ha tradito le aspettative. Sono stati giorni intensi in cui i nostri newshunters hanno lavorato sodo per tenervi aggiornati in tempo reale su quanto accadeva oltreoceano. Ma ora che i giochi sono fatti vogliamo spingerci oltre dandovi una panoramica generale di quali saranno i titoli che ci accompagneranno nei prossimi mesi. Uno sguardo critico a quanto e' emerso dall'E3, una lista casuale ma solo nell'ordine. Qui troverete i cosiddetti giochi caldi, quelli che ci rendono impazienti, quasi sofferenti nell'attesa del fatidico day-one. 100 titoli esaminati dalla redazione di Console-Tribe e qui proposti con una minireview e un indice di gradimento, una sorta di hype-meter per quantificare quanto il gioco ha impressionato all'E3, quanto ha sorpreso e quanto ha incuriosito. Vi auguriamo quindi una buona lettura sicuri che nello spulciare i vari titoli potrete scovare gradite sorprese.

di: Redazione

 

 

 

 

I ragazzacci di Digital Illusions sono pronti a tornare per demolire edifici e nemici sulle montagne innevate della Russia. Le esplosioni ancora più realistiche, la possibilità di modificare le armi con i nostri gadget preferiti, la grafica migliorata (finalmente i soldati sanguineranno!) ed un multiplayer degno di tale nome riusciranno a lasciare il segno in un mercato saturo di fps? Molti dubbi rimangono e le scarse informazioni ottenute a Los Angeles non sono certo d’aiuto.
 

Una delle più gradite ed inaspettate sorprese dell’E3: nonostante la diffidenza iniziale dovuta al breve periodo trascorso dalla commercializzazione del primo episodio, Left for Dead 2 è riuscito a stupirci presentando una versione migliorata del Source engine di Valve, l’introduzione di nuove armi da mischia e un “AI Director 2.0” capace di variare la morfologia dei livelli ad ogni partita, senza dimenticare l’appassionante multiplayer che ci assicurerà molte ore di sano divertimento splatter.
 

Inatteso ma non per questo sgradito arriva, anche su PSP, il brand “Resident Evil”. Forte soprattutto di un successo, quello del quinto capitolo, che ha investito (e continua ad investire) l’intero mercato videoludico. Siamo sinceri: del gioco in questione non si è visto nulla, ma Capcom ci ha tenuto a precisare che il capitolo in lavorazione per PSP (“lo stiamo sviluppando pensando a PSP Go!” ha dichiarato la Software House) non sarà un remake ma un titolo cerato ad hoc per la meraviglia portatile di Sony. Attesa alle stelle dunque! E curiosità altrettanto alta.
 

Dopo anni di sviluppo, l’ambizioso progetto targato Remedy si è mostrato al pubblico dichiarandosi come uno dei titoli di punta del prossimo anno. L’idea di fondo è originale e ben concepita: coniugare aspetti tipicamente horror e free-roaming si preannuncia un esperimento unico capace di regalare ai giocatori un’esperienza assolutamente coinvolgente e ricca di atmosfera. La realizzazione tecnica è eccellente, dalla cittadina di Bright Falls al modello poligonale del protagonista, così pure gli effetti di luce.
Alan Wake è atteso per una data imprecisata della prossima primavera, solo allora potremo varcare il confine tra incubo e realtà.
 

Una delle idee più riuscite, ma meno capite ai più, degli ultimi due anni è Army of Two. Il seguito del gioco dall’azione/tattica serrata che vede come protagonisti i due mercenari più spietati di sempre, si presenta all’E3 con un trailer niente male, realizzato nella sua totale interezza con il motore grafico in-game. Purtroppo l’aspetto visivo è il solo elemento a fare notizia, per il resto non abbiamo notato novità eclatanti. Considerando il grosso calderone di giochi alla quale siamo andati incontro questi giorni, Army of Two 2 possiamo metterlo da parte… per ora.
 

Dopo un (quasi) deludente quinto capitolo, Konami cerca di risollevare le sorti di uno dei suoi brand per eccellenza, quel Silent Hill che ha terrorizzato sempre meno nel corso degli anni. Il progetto è interessante: riportare in voga un titolo che ha perso molto smalto con un gioco “vecchio stile” sia nelle meccaniche che nel concetto. Silent Hill Shattered Memories punta sostanzialmente ad una cosa: il terrore. Grafica ricca, gameplay avvincente, non un titolo di stampo action, ma un viaggio malato fatto di fughe e terrore all’interno della nebulosa Silent Hill. Più che un remake, un vero e proprio restart e noi, da buoni “turisti” del lago Toluka, non possiamo che essere speranzosi.

 

Activision è inarrestabile! Non bastasse l’arrivo di una moltitudine di capitoli per Guitar Hero ecco che la software house ha sbigottito tutti presentando un nuovo IP per la sua serie “Hero” basato, stavolta, sulle sfide musicali a base di dischi di vinile e dj set. Dj Hero è molto più che un emulo della sua controparte più gustosamente rock, è un’evoluzione del concetto di giocabilità musicale poiché vede non solo la creazione e l’implementazione di una nuova perifica dedicata (un piatto da Dj fedelmente riprodotto), ma anche la volontà dei musicisti coinvolti di creare musica ad hoc per il gioco rendendo il titolo un’esperienza praticamente unica. Occhi puntati, potrebbe rivelarsi un autentico gioiello!
 

Red Steel ritorna e lo fa trasportando le già apprezzate meccaniche del primo capitolo nel bel mezzo di ambientazioni desertiche e steam punk alla “Trigun”. Spade affilate, ma anche proiettili di “sei-colpi” e una realizzazione grafica in cel shading davvero notevole. Un titolo interessante che pone tutta la sua enfasi sull’utilizzo (migliorato) del motion controller del Wii. Ubisoft ha attirato, ancora una volta, la nostra attenzione.
 

Possono i leggendari gdr occidentali rinascere nell’amato universo delle console?
Dopo il forfait dell’atteso The Witcher, solo Bioware continua coraggiosamente la sua crociata nel regno dei joypad: definito da Ray Muzyka come il successore spirituale dell’indimenticabile Baldur’s gate, Dragon Age Origins mantenendo il canonico sistema di combattimento tattico in tempo reale offrirà un’interazione sociale senza precedenti, in un’ambientazione inedita ispirata dalle opere di George R.R. Martin e modellata da artisti fantasy come Frank Frazetta. Dopo 5 anni di sviluppo e la quantità incredibile di talento coinvolto nel progetto, non possiamo che attendere con trepidazione il 23 ottobre per provare questa piccola e coraggiosa rivoluzione del mondo videoludico.
 

La caratteristica che nel 1992 rese il primo Wolfenstein (Wolf 3D) uno sparatutto di successo è che fu “l’unico” sparatutto in prima persona presente in commercio. Sangue, nazisti e una insolita visuale in soggettiva avevano piazzato il giocatore in un vortice di azione e adrenalina. Questa emozione è ritornata anche nella sua reinterpretazione (molti anni dopo) per PC con un titolo nuovo, Return to Castle Wolfenstein, e una storia che faceva capolino all’esoterismo e la magia nera. Rimodellato, ripensato e reinventato appositamente per la next-gen, ecco che nel 2009 riemerge nuovamente il padre degli sparatutto. Ma l’impressione che abbiamo avuto da questo E3 è che le idee che un tempo avevano conferito successo al titolo, ora appaiono piuttosto insipide. I “nazisti” stessi sanno di vecchio, e il concept che c’è dietro non è molto ispirato. Aspettiamo di mettere mani al controller sperando di sbagliarci, in ogni caso la voglia di giocare il nuovo Wolfenstein è a dir poco tiepida. Peccato, perché era uno di quei titoli entrati nella storia, e forse è destinato a restarci.

 

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