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Most Wanted 2012

Il 2012 sarà un anno da ricordare? Con tutta probabilità sì! Ma facciamo spazio ai fatti, abbiamo raccolto per voi le primissime impressioni su TUTTI i titoli certi (o quasi) di questo 2012. Sfogliate la lista, arricchite le vostre wishlist, puppate l’articolo e preparate le letterine per il Babbo Natale che verrà perché, come si suol dire, “piatto ricco, mi ci ficco”! E allora tuffatevi di petto in questi attesissimi Most Wanted 2012! Buona lettura!

di: Redazione

Professor Layton and the Mask of Miracle

È vero, siamo da poco reduci dell’ultimo episodio per DS, Il Flauto dello Spettro, ma proprio per questo siamo impazienti di vedere come le avventure del nostro amato professore-gentiluomo possano avere nuova vita su 3DS! Nell’ultimo episodio avevamo iniziato una nuova trilogia, un prequel rispetto agli altri capitoli per DS, imparando anche a conoscere come si creò il legame tra il suo apprendista Luke e il professore. Nonostante ciò, e per la prima volta, un nuovo nemico non solo viene presentato, ma viene fatto capire che non sarà legato solo a questo singolo episodio della saga!
Dal nuovo capitolo per 3DS, uscito in Giappone al lancio della console, ci aspettiamo quindi quella tanto attesa ventata di freschezza che ormai ci manca da un po’ di tempo a causa di puzzle che ormai sanno troppo di già visto. Non vediamo l’ora inoltre di trovarci faccia a faccia con modelli poligonali dei due principali protagonisti, una vera e propria rivoluzione per lo stile grafico di questa saga.

Professor Layton Vs. Ace Attorney

È passato ormai più di un anno da quando venne annunciato al TGS del 2010, eppure Professor Layton Vs. Ace Attorney è uno dei titoli che più aspettiamo in assoluto su console Nintendo. Vuoi per l’idea di un crossover tra le due saghe più di successo su Nintendo DS, vuoi per la maestria di Shu Takumi nel creare personaggi “vivi e caratterizzati”, vuoi perché quando gli studi di Level-5 sono intenti a creare una storia misteriosa l’ottimo risultato è più che assicurato, non stiamo più nella pelle!
Le poche immagini rilasciate ci hanno mostrato fasi di gameplay in tribunale, affrontate dal nostro impacciato avvocato Phoenix Wright, dove dovremo affrontare non uno, bensì un manipolo di testimoni alla volta che cambierà continuamente le carte in tavola delle testimonianze. Quasi niente invece si sa delle fasi in cui vestiremo i panni del Professore e se dovremo ancora risolvere enigmi o indagare in maniera più classica. Certo è che due protagonisti così carismatici finiranno per contendersi il ruolo di vero protagonista di questo videogioco. Se questo sia un bene o un male potremo dirlo solo giocandolo, per adesso l’idea di questa “insolita coppia” ci piace, ci piace assai.

Prototype 2

Perché rubare un’auto quando potete raggiungere velocità ben superiori semplicemente correndo? Perché utilizzare dei fucili quando potete causare con un semplice pugno più danni di un missile? Perché perdere tempo a cercare sporgenze per arrampicarsi quando si può saltare direttamente sulla cima di un grattacielo? Questo era Prototype. Dopo circa tre anni dall’uscita del gioco, si prepara a fare la sua comparsa nei negozi di videogame il suo successore, fantasiosamente battezzato Prototype 2. Sappiamo già che in questo nuovo episodio non saremo più nei panni di Alex ma del sergente Heller, che ha perso la sua famiglia a causa dell’epidemia ed è stato infettato da Alex in persona con il virus blacklight, acquisendo anch’egli poteri straordinari.
Il primo capitolo è stato senz’altro un gioco interessante, un free roaming in cui si poteva impersonare un protagonista fuori dal comune e capace di fare azioni di qualsiasi tipo grazie alla sua forza e abilità sovrumane. Purtroppo, sebbene dotato di ottimi spunti, non si poteva dire che fosse un gioco perfetto, anzi era fin troppo vittima di una monotonia di fondo, soprattutto se paragonato al suo collega inFamous, oltre ad offrire una scarsissima profondità dei combattimenti nonostante il vasto arsenale di poteri devastanti da utilizzare sui nostri nemici. Quello che ci aspettiamo dai Radical Entertainment è pertanto un miglioramento di tutto quello che non funzionava nel precedente capitolo in modo da poter tenere tra le mani un’autentica killer application. L’attesa è quasi finita, visto che il gioco è previsto per il 24 aprile.

Resident Evil 6

Ancora non si sa molto di Resident Evil 6, se non che la sua uscita è prevista entro la fine dell’anno. Dopo quindi più di tre anni dal chiacchierato Resident Evil 5, il suo successore si prepara dunque a fare la sua comparsa in campo, dopo svariati spin-off tra cui un Operation Raccoon City in uscita anche su PS3 e Xbox 360. Si è detto fin dall’inizio che questo capitolo sarà completamente diverso dal suo predecessore, e molti fan dei primi capitoli della serie si sono attaccati pertanto alla flebile speranza di un ritorno alle origini, in un mercato dove la massa domanda per ben altri generi di videogame. Questa speranza è andata in frantumi dopo l’annuncio ufficiale del gioco corredato da un trailer, unitamente dalla dichiarazione di Capcom che il gioco non sarà un survival horror. Se i fan di più vecchia data si stanno ancora strappando i capelli nel vedere il radicale cambiamento che ha subito la loro serie preferita, chi ha apprezzato gli ultimi capitoli già si sta sfregando le mani, visto che sembra che siano state apportate diverse migliorie al legnoso sistema di combattimento e le atmosfere si siano fatte più cupe e meno “soleggiate” rispetto al predecessore. A questo si unisce il ritorno di uno dei personaggi più carismatici della serie, Leon Scott Kennedy. Che non sia più un buon survival horror ormai è stato appurato, sarà invece un ottimo action? Per saperlo non ci resta che attendere ulteriori notizie prima della data di rilascio, fissata per il 20 novembre di quest’anno.

Ridge Racer

Si sa, il mercato è in evoluzione. Evoluzione oggi è sinonimo di contenuti scaricabili. Se agli albori di questa generazione, i DLC non erano una realtà tanto radicata, è innegabile come di recente questo mercato sia diventato croce e delizia (forse più croce in verità…) di tantissimi utenti, con titoli apparentemente incapaci di proporsi in maniera completa al pubblico e vogliosi di farci mettere mano al portafogli il più possibile. Che sia questa una realtà è un dato di fatto, che diventi la prassi del futuro sembra poi una realtà in costante divenire. Ad ennesima prova di ciò c’è un titolo tanto atteso quanto temuto da ogni buon acquirente dell’imminente PS Vita. Parliamo naturalmente di Ridge Racer, ennesimo capitolo di quello che è un brand che esiste dagli albori del marchio PlayStation, e forse proprio per questo tanto amato e radicato nei cuori dei fan. Il problema qual è allora? Molto semplicemente questo celeberrimo arcade automobilistico si proporrà agli utenti sotto forma di “prodotto da negozio”, ma sulla cartuccia di gioco troveremo ben poco! Poche piste, poche modalità e pochissime automobili! Forse per snellire il lavoro, forse per un mero sfizio, gli sviluppatori hanno deciso di arricchire mensilmente se non settimanalmente questo Ridge Racer con tracciati, auto e modalità sotto forma di DLC! Certo, gran parte di essi (a loro dire) saranno gratuiti e solo alcuni richiederanno un contributo pecuniario, ma se pensate che il gioco assolutamente non uscirà “deprezzato” nei negozi, capirete quanto tutta la storia, nonostante le attese, puzzi di fregatura da qui al Giappone.

Risen 2: Dark Waters

Risen, RPG atipico sviluppato dai ragazzi di Pyranha Bytes per conto di Deep Silver, aveva colpito positivamente gli amanti del genere, nonostante alcuni evidenti difetti. Per questo i fan chiesero fin da subito un seguito in grado di migliorare l’esperienza del primo titolo, e finalmente stanno per essere accontentati.
Il gioco ci riporterà nei panni dell’Eroe Senza Nome che avevamo impersonato nel primo capitolo: nel frattempo, però, gli eventi hanno fatto il loro corso e il nostro personaggio è ormai un vecchio ubriacone deluso dalla vita. La ricomparsa di un vecchio amico che gli chiede una mano apre però uno spiraglio per uscire dalla catastrofica situazione in cui si trova. Durante la progressione della storia il nostro personaggio crescerà accumulando punti esperienza e salendo di livello, completando le varie quest oppure sconfiggendo i nemici che ci ostacoleranno. Faranno inoltre la loro comparsa le armi da fuoco, che affiancheranno le armi bianche e gli incantesimi durante i combattimenti. Un altro modo di migliorare le nostre capacità sarà quello di affidarsi agli Allenatori, PNG in grado di aumentare le nostre statistiche o di insegnarci nuove e preziose abilità. Allora, siete pronti ad esplorare le acque oscure di Caldera?

Saint Seiya – I Cavalieri dello Zodiaco: La Battaglia del Santuario

Se siete nati negli anni ’80, magari anche solo alla fine, non c’è storia: siete cresciuti sognando di indossare una scintillante armatura! E non parliamo di roba medievaleggiante (quella va sempre di moda), ma di una Cloth, ossia una delle armature associate ai segni dello zodiaco partorite dal genio di Mr. Masami Kurumada. Parliamo ovviamente degli immortali “Cavalieri dello Zodiaco”, e di quelle che sono le loro prossime imprese in esclusiva per PS3! La formula è già rodata e chi ha avuto una PS2 lo sa già. Parliamo di un picchiaduro molto semplice ma ricco di personaggi e mosse spaccamascella, secondo quello che è lo stile inaugurato dalla fortunata serie Tenkaichi di Dragon Ball, e poi maturato anche attraverso i vari Naruto e titoli annessi sviluppati da Namco Bandai. Nei panni dei cinque cavalieri di bronzo Seya, Hyoga, Shiryu, Ikki e Shun, rivivremo l’epica storia immaginata da Kurumada, per mezzo di quelli che sono forse gli scontri più intensi e celebri della serie. Quella scalata alle dodici case dello zodiaco in cui conoscemmo per mezzo di battaglie memorabili, l’elitaria casta dei cavalieri d’oro, e le loro scintillanti armature zodiacali. Non sarà il gioco del secolo, non sarà il picchiaduro del millennio ma noi non abbiamo mai dimenticato di far bruciare il nostro cosmo! PEGASUS RYUSEIKEN!

Silent Hill: Downpour

È quasi giunto il momento di tornare ad attraversare le nebbiose vie della cittadina più spaventosa del mondo videoludico: Silent Hill è pronta a dipanare ancora una volta tutto il suo campionario di incubi nel nuovo Downpour, un episodio che si preannuncia ricco di novità. Per la prima volta, difatti, il gioco vanterà un approccio free roaming e presenterà alcune funzionalità multiplayer che permetteranno agli sventurati giocatori di interagire tra loro durante il loro avanzare nell’avventura. Novità anche sul versante sonoro che, complice l’addio di Akira Yamahoka, potrà contare sul lavoro di Daniel Licht (già autore delle musiche del serial Dexter) e dei Korn, nota band americana. Gli sviluppatori (i cechi Vatra Games), comunque hanno promesso anche un ritorno alle origini della saga, grazie alla reintroduzione dei tanto amati enigmi.
Tradizione e innovazione, per vedere se il binomio sarà vincente non resta che attendere il mese di marzo.

Sly Cooper: Thieves in Time

Tra gli innumerevoli personaggi a cui la gloriosa PS2 ha dato origine, oltre ai celeberrimi Jack & Daxter e al duo formato da Ratchet e Clank, è senza dubbio opportuno ricordare lo scaltro Sly Cooper, il funambolico ladro-procione creato dagli americani Sucker Punch. Nonostante la recente riproposizione in HD della trilogia originale, i fan di Sly non hanno mai smesso di invocare un nuovo capitolo, lavoro che si appresta a vedere (finalmente) la luce grazie al lavoro di Sanzaru Games, il nuovo team che si è fatto carico di un fardello così pesante. Thieves in Time è oramai in procinto di rimettere in sesto la vecchia banda di ladri: largo, quindi, al già citato Sly, al geniale Bentley ed all’erculeo Murray, pronti a catapultarsi nuovamente nella ricerca del Thievious Racconius. Sanzaru ha promesso di non tradire il feeling creato nella generazione a 128 bit, quindi preparatevi a mettere le mani su quello che si preannuncia come un ottimo platform, ricco di enigmi ed azione.

South Park: The Game

I ragazzini più irriverenti del Colorado sono pronti a farci nuovamente morire dalle risate. Questa volta Stan, Kyle, Eric e Kenny, i protagonisti dell’amatissima serie TV South Park, non saranno i protagonisti di un qualche strambo episodio della saga o di un irriverente lungometraggio, bensì di un videogioco tutto loro! Il giocatore impersonerà un ragazzino appena trasferitosi a South Park, che farà presto la conoscenza dei quattro teppistelli. Inizierà così un’avventura totalmente originale, in salsa fantasy, in cui combattere nei panni di una delle figure classiche degli RPG – come guerriero, mago, ladro o altro – contro decine di ragazzini vestiti da vampiri, elfi e creature mitologiche di ogni tipo. Il tutto addentrandosi sempre più nell’universo che abbiamo conosciuto con i cartoni, grazie a una quantità pressoché infinita di citazioni dalle centinaia di episodi che sono apparsi in TV. Non a caso anche lo stile grafico ricalcherà fedelmente quello che abbiamo imparato ad apprezzare nel corso degli anni. Gli ingredienti per un bel gioco sembrano esserci tutti, quindi. Riuscirà South Park: The Game a divenire la sorpresa del 2012? Presto lo scopriremo assieme.

SSX

Atteso nei negozi per il prossimo 2 marzo, SSX si presenta al pubblico come un reboot dell’indimenticabile serie griffata EA Sports da sempre associata allo snowboarding. Considerando il successo riscosso dai precedenti capitoli e le alte aspettative dei fan, per molti è stato facile ipotizzare che lo sviluppo di questo nuovo capitolo non sia stato affatto dei più semplici. Ma a quanto pare c’è ben poco di cui preoccuparsi: Todd Cabby, creative director del gioco, concedendosi ai microfoni della stampa del settore, ha affermato con orgoglio che SSX non solo conserverà il classico approccio arcade cui la serie ci ha abituati, ma potrà contare su innovative scelte di level design ed una giocabilità adesso più open world che in passato. Basti pensare che le numerose piste innevate sono state realizzate utilizzando accurate immagini satellitari fornite dalla NASA, in parte riviste e riadattate per meglio aderire alle reali necessità ludiche del titolo.
Salvo cambiamenti dell’ultimo minuto, le modalità disponibili saranno tre: World Tour, votata all’esperienza single player e infarcita di elementi narrativi, Global Event, basata su un originale multiplayer competitivo costituito da eventi con regole fissate dagli stessi giocatori, ed Explore, ovvero un multiplayer asincrono affidato al servizio RideNet, una sorta di rivisitazione dell’Autolog che abbiamo imparato a conoscere in Need for Speed.
Di carne al fuoco sembra essercene davvero tanta, non ci resta che sopportare il grande freddo ed attendere il prossimo mese di marzo.

Starhawk

Ad anni dall’uscita di Warhawk, titolo totalmente online, si prepara a giungere sugli scaffali dei negozi il suo seguito spirituale. Stiamo parlando di Starhawk, videogioco fantascientifico che proporrà un gameplay simile al suo predecessore. Molte però le novità apportate, che ci incuriosiscono non poco: l’ambientazione che mischia elementi sci-fi ad uno stile che ricorda lontanamente quello western, la presenza di veicoli e armi di ogni tipo, modalità online affiancate ad un’intera campagna offline… tutto questo e tanto altro rendono il gioco molto interessante. In particolare ciò che più desta l’interesse di tutti noi è la possibilità di creare in pochi secondi sul campo di battaglia, tramite un comodo menù, numerosi edifici. Utili per potenziare il campo base della propria fazione e per creare nuovi veicoli, che aggiungono una componente strategica che, in un TPS così pieno d’azione, non guasta mai. Inoltre la presenza delle battaglie spaziali a bordo di navette armate di tutto punto aumenta la spettacolarità del prodotto, richiamando alla mente le stupende battaglie della saga di Star Wars. Se a tutto questo si aggiunge anche una grafica di alto livello, non si può che rimanere cautamente ottimisti.

Street Fighter X Tekken

Per questa volta fate un bel respiro e andate fino in fondo perchè non si tratta dell’ennesimo titolo chilometrico per la più classica delle rivisitazioni targate Capcom, bensì di un imponente progetto che, giorno dopo giorno, assume i connotati di una vera e propria impresa. La prima cosa che notiamo è quel “Tekken” che campeggia nel titolo vicino allo storico rivale. Quel Tekken che negli anni 90 è riuscito a portare i picchiaduro fuori dalla nicchia dei tecnicismi che il genere si era scavato grazie a Street Fighter e Virtua Fighter, generando una nuova personalissima schiera di fan. Oggi il connubio tra Capcom e Namco sembra consacrare le improbabili fantasie di un’intera generazione in una sorta di scontro definitivo. Un progetto ambizioso non solo per la difficoltà nell’integrare in un ambiente 2D le meccaniche di un gioco 3D senza snaturarne l’essenza in termini di strategie e mosse dei personaggi, ma soprattutto per la forte volontà di reinventare un genere proponendo un sistema di battaglia totalmente nuovo. Non si tratta di Street Fighter IV con i personaggi di Tekken, come il character design sembrerebbe suggerire, ma siamo davanti a un concept di gioco che mira a creare un picchiaduro abbordabile per i neofiti e al tempo stesso innovativo e stuzzicante per i giocatori più tecnici. Tutto questo proponendo un roster mastodontico, un gameplay che prevede il tag team e il 2 vs 2 in contemporanea, un sistema di input scalabile che permette un’esecuzione delle mosse semplificata e altre diavolerie tipo il Gem System e il Pandora Mode per arricchire l’aspetto strategico dello scontro. Tante variabili, forse troppe per un picchiaduro. Come dicevamo, una vera impresa, il rischio di fallimento su tutta la linea è elevato ma non è forse osando che hanno preso vita le pietre miliari del genere? In bocca al lupo Capcom.

Syndicate

Riproporre una vecchia IP in chiave moderna non è mai un’operazione semplice. Il lavoro svolto su Syndicate ha portato infatti gli sviluppatori a cambiare, o meglio rinnovare, molti fattori. Primo fra tutti la visuale, non più isometrica ma in prima persona, in modo da adattarsi ai canoni dell’FPS. Ma se c’è una cosa che è rimasta invariata, è sicuramente la parte strategica. Non è un caso, infatti, che siano assenti modalità multigiocatore competitive. È presente un sostanzioso comparto cooperativo che offre ben nove missioni, completamente scollegate dalla trama principale, da portare a termine in quattro giocatori.
L’elevata difficoltà di quest’ultima richiederà la massima collaborazione da tutti e quattro i componenti che, suddivisi tra diverse classi, dovranno di volta in volta imbastire una diversa tattica per contrastare la potenza nemica. La presenza di un folto skill tree, arricchito dalle possibilità offerte da ben quattro classi e tre macro-categorie, garantisce una certa profondità al comparto multigiocatore del titolo. Per dare un’idea concreta, la modalità cooperativa rappresenta circa il 50% dell’esperienza di gioco, come anche dichiarato dagli sviluppatori. Ma un alto livello di rigiocabilità può sicuramente rendere potenzialmente più alta questa semplice proporzione.
Qui potete trovare le nostre impressioni sulla beta della modalità cooperativa.