Hardware-Test

Razer Wolverine V3 Pro

di: Ivan Caregnato

Con l’esplosione degli e-Sports a livello mondiale, le aziende produttrici di periferiche per il gaming si sono sbizzarrite nel proporre pad, mouse e accessori che a loro dire possono garantire un vantaggio competitivo sugli avversari. La concorrenza, inutile dirlo, è molto agguerrita e la proposta sempre più variegata e originale nelle scelte fatte.
Razer, azienda fondata nel 1998 negli USA ma con base a Singapore, è nata proprio per questa nicchia di giocatori, definibili PRO. Sono persone disposte ad investire cospicue somme di denaro in cambio di accessori che possano garantire loro performance migliori nel gioco; se poi queste siano tangibili o una sorta di placebo, è sicuramente un buon tema di discussione. Per fare un paragone, se 30 anni fa giocavi a calcio con le Adidas Predator non è che diventavi improvvisamente Del Piero, se i piedi erano come quelli di Fresi.

Veniamo comunque a noi: Razer ci ha contattati un mesetto fa per proporci un nuovo prodotto, un controller wireless di fascia alta che va a fare concorrenza con il Controller Elite V2 di Microsoft (per me attualmente il punto di riferimento) ed il Turtle Beach Stealth Ultra, elencando due controller che ho avuto la fortuna di provare.

Si presenta con una scatola completamente in cartone riciclato, cosa molto importante dal mio punto di vista. Si apre con facilità e viene subito presentata la custodia, utile per gli spostamenti, che viene data in “omaggio” (capirete più avanti il perché delle virgolette…) con il pad, assieme alle istruzioni, il dongle USB compatibile con Xbox e PC, due stick di forma differente ed un bellissimo cavo USB di 3 metri con finitura premium anti groviglio. All’interno del manuale, trovate anche alcuni adesivi recanti il simbolo di Razer.

Una volta estratto dalla sua custodia il controller a livello di design si presenta, non dico pari pari ma quasi, uguale al controller di casa Microsoft. Il form-factor è lo stesso, il posizionamento dei tasti frontali e dorsali è grossomodo simile. Viene aggiunto un tasto funzione del cui funzionamento parlerò tra poco e due tasti (M1 e M2) posti vicino ai trigger completamente personalizzabili.
Se avete letto la nostra recensione del Wolverine V2 Pro, vi ritroverete molto perché questo V3, sostanzialmente per costruzione e sensazioni al tatto, è una evoluzione senza fili di quel fantastico controller.
I tasti dorsali, a detta di Razer, sono per tecnologia ereditati dai famosissimi mouse da loro prodotti e spiccano per reattività e precisione.

Impugnato da la sensazione che i tasti si trovino esattamente dove dovrebbero essere, con una ergonomicità perfetta. Può essere impugnato normalmente ma anche con la presa “ad artiglio”, in voga tra i giocatori più evoluti.

Il brand Razer brilla di led RGB al centro del pad, il cui colore può essere configurato a piacere ma che è anche indicatore dello stato della batteria. Niente cornici a led tamarre come il V2 insomma: non nascondo il mio piacere per questa scelta.
Gli stick impiegano la tecnologia Effetto Hall, quindi le coordinate sono gestite tramite forza magnetica, senza l’ausilio di meccanismi che possono usurarsi andando a compromettere la precisione o portando a fenomeni come il drifting.
Il DPAD è anch’esso molto preciso, anche se il suo uso è andato un po’ a scemare negli ultimi anni dove per certi tipi di giochi (picchiaduro in primis) si è passati direttamente al singolo tasto meccanico anche per i movimenti.

Se confrontato con il pad Elite V2 risulta molto più leggero ed i materiali impiegati, ad un prima impressione, risultano meno raffinati. E’ stata fatta una precisa scelta in tal senso, a scapito anche della durata della batteria che da mio test si è attestata sulle 25 ore ma con un uso misto a livello di intensità di vibrazione. Con il pad Elite si arriva tranquillamente alle 35/40, giusto per darvi un metro di paragone.
Meno raffinati i materiali, dicevo, ma solo ad una prima impressione. Con l’uso infatti ci si accorge di quanto bello sia impugnare e premere i tasti di questo prodotto: la tecnologia già implementata nel V2 rende piacevolissimo schiacciare i tasti che danno l’impressione di poter essere premuti in eterno, silenziosissimi e reattivi a livello di lag input (i dati precisi di lag non mi sono stati comunicati). Tecnologicamente la distanza tra il pulsante, membrana e sensore è di soli 0.65mm e sono testati per essere premuti oltre 3 milioni di volte. Il tutto è gestito da un dongle USB 2.4Ghz esterno, soluzione che non amo particolarmente visto che di porte USB Xbox ne ha gran poche. Si può ovviamente giocare anche via cavo, utilizzando quello in dotazione. A quel punto il controller comunicherà via USB, bypassando la modalità wireless.
Il tasto funzione permette, in combinazione con altri tasti come illustrato sul manuale, di configurare diversi parametri del controller (pieno controllo dell’RGB e modalità Sniper) senza usare l’applicazione ufficiale, disponibile su Microsoft Store, denominata Razer Controller Setup For Xbox. L’applicazione permette di aggiornare il firmware (attualmente alla versione 1.0.18.0), configurare la vibrazione, la deadzone degli stick e la loro sensibilità, oltre a poter creare differenti profili con mappature diverse per i tasti dorsali e M1/2.
Nella confezione, come già scritto, sono disponibili altri 2 stick con una forma differente che si possono sostituire, semplicemente sganciando quelli già presenti, per avere controlli più precisi su certi giochi. Elite offre qualche soluzione in più, da questo punto di vista, permettendo anche di sganciare i dorsali quando questi non sono richiesti.
I trigger dorsali, così come nel V2, possono essere configurati per avere una corsa più breve, grazie ad un apposito interruttore, modalità rinominata per l’occasione “mouse click”.

Dopo un mese di utilizzo posso dire di non aver trovato difetti definibili tali: ho trovato un po’ assurdo il fatto di non poter conoscere lo stato di carica del controller senza doverlo accendere, visto che nel momento in cui lo faccio si accende TV e anche console. Sarebbe bastato aver lasciato sempre acceso il loro Razer, oppure premere un tasto qualsiasi per farlo accendere e verificare lo stato di carica. Probabilmente questa soluzione verrà implementata nelle prossime revisioni di firmware, almeno spero.
Ho notato anche un comportamento a mio avviso non corretto, sempre nel logo Razer. Una volta acceso il pad (3 secondi di pressione sul tasto Xbox), questo assume subito la colorazione scelta. Dopo pochi secondi assume il colore bianco e dopo svariati secondi (15/20 secondi) torna al colore scelto. Non credo che il cambiamento di colore possa servire per mostrare lo stato di carica, perché l’ho sempre visto bianco e mai giallo o rosso, ma non mi sorprenderei di essere smentito in tal senso. Evidenzio che l’unica maniera per conoscere lo stato di carica all’interno della console è entrare nella app Razer: nella home, infatti, vedrete sempre l’icona di controller in carica, perché basata sul dongle USB. All’interno dell’app dedicata non ho poi trovato una utility per poter ricalibrare gli stick (si può calibrare solo la sensibilità e la deadzone), magari in caso di sostituzione degli stick o a distanza di anni di utilizzo. Quella ufficiale Xbox non supporta questo controller e non si può quindi usare. Da test effettuati, ho notato però che la rotazione è sempre precisa nel movimento, con un comportamento estremo (voluto) nelle diagonali.

E’ una impostazione che si può disattivare all’interno dell’app, riportando quindi il controller ad un comportamento uniforme all’interno del cerchio di riferimento.

Veniamo all’unica nota dolente riguardo l’articolo in questione: il prezzo. Mi è stato comunicato che il prezzo consigliato al pubblico sarà di 229,99€. Ok, stiamo parlando sempre dal mio punto di vista dello stato dell’arte per quanto riguarda un controller Xbox, però lo reputo decisamente impegnativo per l’utente medio. Utente medio che molto probabilmente non è neanche il target di riferimento, bisogna essere sinceri, ma la controparte con filo (il Wolverine V2 che abbiamo già recensito), costa la metà circa.

Tirando le somme: se il prezzo non vi spaventa, questo a mio avviso è il nuovo riferimento sul mercato. Un controller preciso, bello da vedere e da usare. A corredo trovate la custodia e la possibilità di personalizzare gli stick a piacere, con un sacco di parametri su cui intervenire per avere la migliore esperienza possibile all’interno dei vostri giochi. Alcuni piccolissimi accorgimenti, che spero vengano implementati tramite aggiornamenti firmware, potrebbero ulteriormente migliorare l’esperienza d’uso.

Lo trovate in vendita presso lo store ufficiale di Razer e molto probabilmente a breve su altri negozi online e fisici.