Hardware-Test

Plantronics RIG 400 (HS/HX)

di: Ivan Caregnato

Di cuffie Plantronics ne abbiamo già parlato qualche tempo fa: marchio non famoso (almeno in Italia) quanto Astro o Turtle Beach ma capace di ritagliarsi uno spazio tutto suo in un mercato che i recenti dati di vendita vedono in forte crescita, sia come domanda che come offerta.

Una cosa su cui Plantronics deve assolutamente migliorare però è la comunicazione: a fronte di uno stesso headset, sono infatti molteplici le declinazioni in modelli dove a cambiare alla fine sono packaging e colore. Questo crea forte confusione nel consumatore finale ma dall’altra parte crea anche belle opportunità da cogliere, come nel caso di queste RIG 400 che diventano RIG 400HS se proposte per PS4, RIG 400HX nella versione Xbox One (con l’ulteriore divisione tra Dolby ATMOS e non) ed infine RIG 400 per la versione PC.

4 modelli quindi, identici nella sostanza (colore a parte) vendute con prezzi differenti. Prendete il modello che costa meno e vi troverete un paio di cuffie che funzioneranno con tutti e tre i sistemi. Misteri del Marketing!

Le Plantronics RIG 400 sono delle cuffie over-hear con filo dotate di un driver da 40mm, con frequenze dichiarate tra i 20 e i 20.000Hz. Lode a Plantronics per dichiarare lo spettro sonoro direttamente sulla confezione, cosa che quasi tutti gli altri produttori non fanno. L’impedenza è di 32 ohm, pilotabili quindi tranquillamente da ogni device possibile.

A livello costruttivo sono identiche al modello recensito precedentemente (recensione che vi invito a rileggere), a prima vista molto povere ma che alla realtà dei fatti restituiscono una comodità incredibile ed una leggerezza stupefacente, anche dopo ore di gioco. Ricordiamo poi che ogni componente (driver esclusi, ovviamente) è sostituibile ed intercambiabile: cuscinetti, archetto, elastico.

Quello su cui punta molto l’azienda statunitense con questo modello, soprattutto quello dedicato al mondo PC e alla Xbox One è la partnership annuale ed esclusiva stipulata con Dolby. Circa un anno fa, infatti, Microsoft dichiarò che avrebbe portato la tecnologia Dolby ATMOS a disposizione per tutte le cuffie stereo presenti sul mercato, senza specificare come questo sarebbe avvenuto. Ora che il supporto è ufficialmente partito, spendiamo qualche riga per farvi capire come abbiano cercato di fare di tutto per rendere le cose complicate.

Dolby ATMOS è una delle 3 scelte che è possibile fare all’interno della sottovoce OUTPUT AUDIO del menù delle impostazioni di Xbox One (normale, S ed X). Le altre due sono Stereo e Windows Sonic per Cuffie. Mentre Windows Sonic per Cuffie supporta nativamente (e gratuitamente) l’audio spaziale, Dolby ATMOS è a pagamento. Ed è pure abbastanza caro (oltre i 17€, anche se avete 30 giorni di prova gratuiti per testarne la bontà). Fin qui niente di strano, prezzo a parte. Il problema è che per abilitarlo serve scaricare una inutile app dove al suo interno è possibile poi abilitarlo per Home Theater (gratuitamente, se supportato dal vostro impianto) o per le cuffie e sempre da dentro questa app sbloccare la versione completa, una volta completato il periodo di prova. Tutto questo casino viene risolto da Plantronics in maniera abbastanza agevole, con un bel codice da riscattare all’interno della console che vi dà diritto ad usare Dolby ATMOS sulle loro cuffie. E anche in quelle della concorrenza, sia chiaro: ogni cuffia presente sul mercato è compatibile con questa funzionalità.

Plantronics semplicemente con il prezzo della cuffia, ed in maniera esclusiva per almeno un anno, vi offre anche questa feature niente male, anche perché a livello di caratteristica funziona veramente bene!

Rispetto alle RIG 500HX testate tempo fa troviamo un driver che propone un volume più alto, mantenendo al contempo una limpidezza di medi e alti che non trova paragone nel mondo delle cuffie da gaming, sempre troppo spesso caratterizzate da bassi enfatizzati che piacciono ai giocatori più tamarri ma rendono opprimente l’esperienza sonora. Il suono ne esce fedele e poco trattato, per nulla in linea con il prezzo quasi entry level di questo headset. Il microfono con riduzione del rumore di fondo fa il suo lavoro in maniera eccellente, con la possibilità di escluderlo a piacere (o rimuoverlo del tutto, volendo).

Gli unici aspetti da migliorare riguardano i controlli a cavo, poco intuitivi e senza alcuna serigrafia evidente che aiuti a capire immediatamente la funzione dei potenziometri e degli switch. Assente poi del tutto l’isolamento attivo verso i suoi esterni, se non quello portato dai cuscinetti.

Per noi rimane in assoluto l’offerta migliore sul mercato in termini di resa sonora, specie nei medi. È stupefacente, considerato soprattutto il prezzo alle quali vengono proposte (al momento 49,99€ o 59.99€ con il coupon per Dolby ATMOS). Qualche basso in più (disponibile però nei modelli superiori, almeno dalle specifiche) forse non avrebbe fatto male, ma va benissimo così!