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Ghost Recon: Future Soldier

A circa un mese dalla release date ufficiale, Ubisoft lancia la beta multi giocatore dell’attesissimo Ghost Recon: Future Soldier. Dopo averla testata attentamente andiamo ad analizzare quali sono le peculiarità del comparto online del titolo.

di: Simone "PulpGuy88" Bravi

A circa un mese dalla release date ufficiale, Ubisoft lancia la beta multi giocatore dell’attesissimo Ghost Recon: Future Soldier. Dopo averla testata attentamente andiamo ad analizzare quali sono le peculiarità del comparto online del titolo.

Personalizzazione

La prima cosa che noterete avviando la beta sarà il mastodontico sistema di personalizzazione del nostro soldato virtuale, del suo equipaggiamento ed un profondo sistema di crescita ad esso dedicato.
Possiamo scegliere tra due fazioni: i Ghost, soldati d’elite dell’esercito americano e i Bodark, i loro corrispondenti della Madre Russia.

Per ogni fazione potremo utilizzare tre classi di soldato:

  • Il fuciliere, il cuore di ogni buona squadra d’assalto. Il fuciliere è dotato di una corazza che lo rende più resistente agli attacchi nemici, seppur leggermente più lento nei movimenti. E’ in grado di utilizzare sia fucili d’assalto leggeri che mitragliatrici pesanti. Imbracciando queste ultime sarete in grado di fornire fuoco di soppressione. Un nemico investito dal fuoco di soppressione, anche dietro un riparo, non sarà in grado di rispondere al fuoco.
  • Lo scout è il vero soldato-ombra. Silenzioso e letale il suo compito è quello di colpire dalla distanza o sgattaiolare alle spalle del nemico senza essere visto. Lo scout è dotato di un fucile di precisione e delle mimetica ottica che gli permette di rendersi invisibile.
  • Il geniere è una risorsa fondamentale per ogni squadra. Grazie all’aiuto di un air drone è capace di individuare i nemici e renderli visibili ai propri compagni oppure di piazzare sensori di movimento per evitare che il nemico irrompa sulla nostra posizione senza essere visto. Armato di una mitragliatrice leggera e di un radar che lo avvisa quando un nemico lo tiene sotto tiro, il geniere è il cervello del team.


Una volta scelta la classe più consona al vostro stile di gioco potrete prendere confidenza con il 
gunsmith. Questa interfaccia vi permetterà di tenere d’occhio ogni singolo parametro di crescita del vostro personaggio e di personalizzare il vostro equipaggiamento. Ovviamente l’aspetto più mastodontico di questo sistema risiede nella personalizzazione delle armi. Avremo la possibilità di migliorare le nostre bocche da fuoco in ogni singolo aspetto: canna, mirino, calcio, grilletto, caricatore, carrello ed ogni altra singola parte dell’arma, arrivando a poter mettere insieme migliaia di combinazioni differenti per ogni arma presente nel gioco (e ce ne sono veramente tante tra fucili d’assalto, shotgun, mitragliatrici, fucili di precisione, pistole ed armi non letali). Avremo addirittura accesso a personalizzazioni predefinite in base alle nostre necessità (raggio d’azione, potenza, manovrabilità ecc.) oppure in base al nostro stile di gioco.
Ovviamente i vari pezzi per le armi non saranno tutti disponibili da subito ma andranno acquistati attraverso i crediti guadagnati durante le partite e col progredire di livello. Avremo infine la possibilità di accedere al poligono per testare l’efficienza delle nostre modifiche.

Cooperazione

I veterani della serie Ghost Recon sapranno la tipologia di gioco a cui fa riferimento il titolo. Per i novizi ci troviamo di fronte ad uno sparatutto tattico in terza persona, dove per tattico si intende il significato più profondo e meticoloso del termine.
Le due modalità presenti: Conflitto (una classica modalità ad obiettivi che si alterneranno) e Sabotaggio (le due squadre devono recuperare una bomba e farla esplodere nella base nemica) richiederanno una cooperazione massiccia tra tutti i giocatori coinvolti. Questo significa che affrontare una partita in solitaria potrebbe non portarvi grandi soddisfazioni ma anzi potreste andare incontro a frustrazione e nervosismo.
Sul campo di battaglia dovrete sempre coprire le spalle dei compagni ed essere costantemente coperti a vostra volta.

Per tenervi sempre in contatto con la squadra potrete usufruire di vari aiuti dati dal sistema di coordinazione:

-Attraverso la mini mappa a schermo saprete sempre dove si trovano i vostri compagni ed i punti di interesse.
Il quadrante coordinazione vi darà accesso rapido e segnali a schermo riguardo la posizione degli obiettivi, quali compagni stanno cercando di conquistarli, quali compagni hanno bisogno di aiuto o munizioni.
I marcatori coordinazione sono forse l’elemento più tattico a nostra disposizione: ci permetteranno di creare a schermo un percorso virtuale visibile al nostro team che porterà all’obiettivo nella maniera più veloce, al compagno di squadra più vicino o a una posizione di vantaggio da cui attaccare il nemico.
Hackeraggio nemico: Se feriremo gravemente un nemico senza ucciderlo o lo stordiremo, ad esempio, con una pistola a impulsi elettrici avremo la possibilità di hackerare il suo equipaggiamento, rivelando la posizione di tutti i suoi compagni di squadra al nostro team, potendo poi eliminarlo in tutta calma. Questa si è rivelata una delle abilità più utili a nostra disposizione.


Queste abilità non saranno comunque i soli elementi a decretare una buona riuscita del gioco di squadra. All’interno del gioco ci sarà ad esempio un sistema di sicurezza cognitivo. Un giocatore che interagirà con un obiettivo (come mettere in sicurezza dei rifornimenti o programmare un’esplosivo) potrebbe metterci molto tempo e senza nessuno a guardagli le spalle sarebbe facile preda di un’imboscata nemica. Con un compagno nelle vicinanze il sistema di sicurezza cognitivo riconoscerà un gioco di squadra attivo e ridurrà il tempo di interazione con l’obiettivo (tale feature si ripercuoterà anche nell’animazione del personaggio: lo vedrete infatti guardarsi preoccupato attorno se da solo oppure concentrarsi sull’interazione se sicuro del supporto della squadra).

Guerra di posizione

La tipologia di gioco di Ghost Recon si discosta fortemente da ogni altro sparatutto in terza persona “alla Gears of War” come logico. Affronteremo sparatorie veloci e scontri basati sul raggiungimento di posizioni strategiche e lavoro di squadra. Aggirarsi per la mappa in gruppi di due persone sarà sempre la soluzione migliore per avanzare verso l’obiettivo. Il nostro soldato sarà in grado di correre oppure camminare inchinato o ancora di strisciare prono al suolo per avere maggiore precisione. Fondamentale sarà ovviamente il duale sistema di copertura di cui dispone il gameplay. Avremo la possibilità di entrare o uscire da una copertura grazie a un singolo tasto, in maniera veramente reattiva oppure sfruttare la copertura automatica che consisterà nell’individuare (da una copertura) il prossimo riparo e tenere premuto il tasto dedicato per vedere il nostro soldato eseguire uno scatto ed entrare automaticamente verso la copertura selezionata. Inizialmente vi troverete plausibilmente impacciati ma una volta imparato a padroneggiare il sistema vi accorgerete di quanto sia efficiente e soprattutto essenziale per muoversi sul campo di battaglia. Nonostante le tante azioni a nostra disposizione verrà in nostro soccorso una mappatura dei comandi virtualmente perfetta nella sua semplicità, che renderà subito assimilabili anche le operazioni più complesse.
Il gioco non si presta ovviamente a veloci sparatorie in corpo a corpo, data la lentezza nell’eseguire movimenti repentini e la necessità di evitare sempre e comunque di aggirarsi in campo aperto. La chiave della vittoria risiede nell’individuare il nemico prima che questo individui voi, colpire dalla distanza, agire furtivamente tra le linee nemiche e guadagnare una posizione vantaggiosa.
Una critica che si potrebbe muovere alla struttura di gioco potrebbe essere quella dei punti di respawn: una volta uccisi potremo scegliere se rinascere direttamente nella nostra base oppure vicino ad un compagno sul campo di battaglia. La seconda opzione potrebbe portare ad una vera e propria strage, di fatto se un paio di giocatori dovessero rinascere vicino ad un loro compagno rileverebbero all’istante la sua posizione insieme alla loro, diventando facile preda del nemico.
Un’altra anomalia l’abbiamo riscontrata ogni qual volta riuscivamo a tenere d’assedio il punto di respawn principale avversario, riuscendo senza problemi a falciare i nostri nemici non appena mettevano il naso fuori dalla base. Ovviamente ci siamo trovati anche nella situazione opposta, infastidendoci non poco.

Campi di battaglia

Le uniche due mappe disponibili nella beta sono Mulino, ambientato nella campagna russa e Condotto, location situata in un complesso industriale nigeriano.

La prima mappa è caratterizzata da un piccolo villaggio situato in un bosco letteralmente diviso in due da un corso d’acqua. La leggera nebbia che pervade la mappa e la vegetazione rendono il cecchino un’arma letale in questo scenario, dove agire furtivamente risulta la scelta migliore per portare a casa la vittoria.
Nell’assolatissima mappa africana a farla da padrone sarà il combattimento a corto raggio tra le baracche e le tubature. Ideale per i fucilieri e i genieri questa mappa premierà la squadra in grado di schiacciare l’avversario col fuoco di soppressione.
Seppur profondamente diverse nella conformazione le due mappe sono caratterizzato da un ottimo level design che offre molte possibilità tattiche per le tre classi di soldato disponibili. Una caratteristica interessante è il fatto che queste due mappe si sviluppano principalmente su un solo livello, offrendo pochi ma importantissimi punti rialzati che fungeranno da posizioni strategiche per chi verrà designato al fuoco di copertura o allo scouting.

Stabilità connessione

Ciò che interessa di più ai giocatori sarà ovviamente la stabilità del netcode. Sorvolando su problemi di minore importanza dati dalla versione beta (freeze o piccoli bug di sorta) possiamo dire di essere rimasti positivamente impressionati dalle nostre prove. Il gioco ha dimostrato di avere una buona fluidità nonostante le partite si svolgano su host (dimostrato dal fatto che non sarà raro veder comparire la schermata di migrazione di tanto in tanto). Ovviamente qualche caso di lag si è verificato ma stiamo veramente parlando di una partita su 10 (o anche di più). Pollice in alto anche per il matchmaking che si è rivelato veloce ed efficiente, trovando partite in tempi relativamente brevi.


Giudizio parziale

L’esperienza offerta dal multiplayer di Ghost Recon: Future Soldier è innovativa e diversa da qualsiasi altro sparatutto provato fino ad ora. L’assoluta necessità di cooperare con il team non lo renderanno un titolo fruibile a tutti ma sicuramente faranno della creatura Ubisoft uno dei videogame più interessanti di questo finale di generazione per quanto riguarda l’affollatissimo mondo degli shooter. Il livello di personalizzazione del sistema gunsmith e la profondità del gameplay vanno a comporre uno stile di gameplay mai visto prima.
L’appuntamento coi fantasmi è per il 24 Maggio su PS3 ed XBOX360. Noi ci saremo puntuali con la nostra recensione, vi consigliamo di continuare a seguirci per il giudizio finale sul titolo.