Dredge – The Pale Reach
di: Simone CantiniTra i miei giochi preferiti di questo 2023 oramai agli sgoccioli rientra a pieno diritto l’interessantissimo Dredge, il bizzarro mix di pesca, elementi ruolistici e horror sviluppato dai ragazzi di Black Salt Games. Un titolo che ho premiato in primis nella mia recensione, che naturalmente potete leggere qua, proprio in virtù di quel suo riuscire a coniugare in maniera originale e divertente mondi così distanti tra di loro. Ed è proprio questo affetto che mi ha portato a salutare con entusiasmo l’arrivo di The Pale Reach, il piccolo DLC narrativo che va ad aggiungersi agli update gratuiti rilasciati nel corso degli ultimi mesi dal team. Pronti a fare rotta per il gelido sud?
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Da qualche parte a sud, dove è più freddo…
In cambio di un esborso decisamente contenuto, dato che parliamo di 5,99 Euro, The Pale Reach introduce un nuovo bioma nell’universo di Dredge, accompagnandolo con una quest inedita e tantissimi nuovi pesci da catturare. L’avventura in questione, accessibile in qualsiasi momento della campagna principale, ci vedrà intenti a raggiungere una zona ghiacciata, posta a sud della mappa, in cerca di una fotografa. Un compito tutto sommato semplice, se non fosse per il gigantesco e famelico narvalo che infesta le gelide acque del luogo. Ecco quindi che, grazie alla nostra fidata amica mercante, dovremo prima recuperare dei pezzi utili a trasformare il nostro mezzo in un agile rompighiaccio, sviscerando nel mentre un sinistro mistero avvenuto anni prima proprio a tali latitudini. Non certo lunghissima, dato che parliamo di circa un’oretta di gioco, la nuova storyline risulta essere comunque molto interessante e ben costruita, in perfetta sintonia con quanto visto nel gioco principale. Il racconto degli sventurati marinai al centro della vicenda non potrà che incuriosire tutti quanti hanno apprezza il mondo di Dredge, così come stuzzicanti sono i nuovi equipaggiamenti con cui entreremo in contatto, su cui spiccano le inedite canne da pesca necessarie per portare avanti la nostra attività in mezzo ai ghiacci. Il consiglio che vi do, qualora non abbiate ancora acquistato Dredge, è quello di non iniziare The Pale Reach dopo aver completato il gioco, dato che sarete altrimenti in possesso di un loadout tale da rendere ancora più esile la durata dell’avventura.
Nella botte piccola…
A corroborare la longevità generale di The Pale Reach ci penserà la nuova fauna ittica che potremo pescare grazie ai nuovi strumenti disponibili, un corposo bestiario che saprà regalarci del tempo aggiuntivo, grazie anche alle aberrazioni che scendono in campo a movimentare le cose. Un campionario di pesci che servirà anche a portare a termine una piccola quest accessoria, oltre che a sfamare il gigantesco narvalo di cui sopra, per motivi che lascio a voi il piacere di scoprire. Il DLC in definitiva si conclude qua, ma visto il costo assai contenuto sarebbe stato sciocco pretendere di più. Ciononostante fa piacere constatare la bontà visiva di questo nuovo bioma che, pur non sconvolgendo quanto ammirato nella main quest, risulta sempre ben costruito ed ispirato, utile a fornire un ulteriore guizzo in termini di varietà al lavoro firmato Black Salt Games.
Che altro dire in merito a The Pale Reach? Il DLC riservato a Dredge ha l’indubbio pregio di espandere la lore della produzione Black Salt Games grazie ad una piccola digressione narrativa, perfettamente in linea con il prezzo di vendita, a cui si accompagnano nuovi pesci e nuovi strumenti di cattura. Caratterizzata da una narrazione coerente ed interessante, l’espansione si inserisce con efficacia all’interno della lore e del gameplay originale, offrendoci un piacevole spunto per tornare a solcare i mari in cerca di avventure. Ovviamente tenendo sempre bene a mente che è necessario riposarsi non appena calano le tenebre.