Turok
Nel gia' affollatissimo panorama degli FPS, Propaganda Games ignora la concorrenza spietata del settore e si prepara a lanciare la sua ultima fatica. Turok, primo capitolo della serie sviluppato per la Next Generation, vi immergera' in una coinvolgente avventura al cospetto di imponenti e spietati dinosauri.
di: Simone "PulpGuy88" BraviDopo il flop del precedente “Turok Evolution”, infatti, il gioco targato Touchstone cerca il riscatto nella nuova generazione e lo fa catapultandoci su un misterioso pianeta il cui ecosistema ha subito un inspiegabile mutazione facendo nascere una nuova razza di rettili a sangue freddo: i dinosauri. Il soldato Joseph Turok e la sua squadra sbarcano sul pianeta in questione in seguito ad un guasto subito dalla navicella in cui viaggiavano. Il loro compito sarà quello di trovare il loro compagno Roland Kane, misteriosamente scomparso. Turok e la sua squadra però non immaginano minimamente cosa li aspetta visto che i dinosauri non sembrano essere i soli abitanti del pianeta.
Partiamo subito con quello che sembra essere il vero punto di forza di questo nuovo Turok: l’ A.I.
Sia i nostri compagni che i nostri nemici (siano essi umani o dinosauri) sono dotati di un’intelligenza artificiale veramente eccellente. I nemici umani, infatti, una volta averci individuato chiameranno rinforzi e provvederanno a ripararsi prontamente dietro qualunque cosa semmai dovessimo rispondere al fuoco. I nostri compagni dal canto loro provvederanno a fornirci il giusto appoggio ed un’adeguata copertura anche nelle situazioni più intricate. La vera svolta però si ha osservando il comportamento dei dinosauri. Questi sono dotati di un comportamento totalmente autonomo. Se infatti non dovessero vederci continueranno a comportarsi normalmente, appena individuato il bersaglio però ci si rende subito conto del grande lavoro svolto dai ragazzi di Propaganda Games. I dinosauri cominceranno a correre verso di noi cercando di accerchiarci (soprattutto i velociraptor che sembrano comportarsi realmente come un gruppo organizzato) ed attaccandoci contemporaneamente. Anche quando i dinosauri attaccano i nostri nemici potremo notare la grande organizzazione di questi ultimi che tenteranno di abbattere i rettili collaborando senza però disinteressarsi nei nostri confronti. Un plauso particolare quindi agli sviluppatori che hanno elaborato una così sofisticata intelligenza artificiale.
Tecnicamente parlando Turok si presenta con una buona veste grafica ed un comparto sonoro ben realizzato anche se siamo lontani dal top della categoria (Call of Duty 4, Crysis, Unreal Tournament III).
La giungla appare ben realizzata e ricca di particolari anche se a volte si possono notare delle texture un po’ scarne dal punto di vista del dettaglio e ogni tanto fa capolino un leggero aliasing. I modelli poligonali dei personaggi sono anch’essi di buona fattura come quelli delle armi che ci troveremo ad imbracciare. La realizzazione dei nostri amati dinosauri è di indubbio spessore e trovarsi all’improvviso faccia a faccia con un T-Rex vi farà credere di averlo davanti in carne ed ossa. Il difetto grafico che si nota maggiormente è negli effetti dei nostri colpi sul loro corpo: quelle che dovrebbero sembrare ferite e lacerazioni sono invece delle semplici e inguardabili “macchie” nere che non rendono assolutamente l’idea di una ferita. Un particolare fastidioso che stona col buon livello generale del comparto grafico del gioco.
Arriviamo al vero tallone d’Achille del titolo Touchstone: il gameplay.
Un vero disastro. Il sistema di puntamento è lento, macchinoso ed impreciso finendo per rendere, a volte, l’esperienza di gioco frustrante e confusionaria soprattutto nelle situazioni in cui ci troveremo ad affrontare decine di nemici tra dinosauri e soldati. Il tutto è condito da un elemento assurdo ed inspiegabile. I dinosauri resistono strenuamente ai colpi d’arma da fuoco, anche da distanza ravvicinata. Se proviamo però a sfoderare il nostro coltello noteremo che basterà avvicinarsi a loro e premere il tasto adibito all’attacco per far partire una brevissima sequenza in cui il nostro Turok si sbarazzerà anche sei dinosauri più grossi e feroci con una naturalezza fuori dal comune. Posso capire che gli sviluppatori abbiano voluto fare del coltello un’arma fondamentale del gioco, ma renderlo più letale di un fucile a pompa o di una mitragliatrice sembra francamente eccessivo. Anche Turok, come molti altri giochi di recente creazione, ha eliminato la classica barra della salute dall’HUD. Quando verremo colpiti lo schermo comincerà a tingersi di rosso, basterà trovare riparo per alcuni secondi per recuperare velocemente le energie. Il gioco inoltre è caratterizzato da alcune fasi in cui ci verrà richiesto di premere determinati pulsanti per portare a compimento determinate azioni. Se ad esempio un raptor dovesse assalirci apparirà nella parte inferiore dello schermo un suggerimento che ci inviterà a premere velocemente il trigger destro per liberarci dalla presa. Se poi dovessimo perderci nei meandri della giungla potremo usufruire della guida premendo lo stick destro che ci ricorderà gli obbiettivi da raggiungere e l’eventuale direzione da seguire.
Gli “arnesi del mestiere” di cui saremo equipaggiati spaziano dal semplice ma letale coltello all’arco per arrivare a mitragliatori e fucili d’ogni tipo (quasi tutte con 2 modalità di fuoco a disposizione) senza dimenticare le classiche granate da utilizzare nelle situazioni più “calde”.
Le animazioni (mosse dal tanto decantato Unreal Engine) sono complessivamente buone e belle da vedere soprattutto quando impugneremo il nostro coltello ed effettueremo terrificanti esecuzioni su soldati e dinosauri, tutte molto coinvolgenti e spettacolari. Tutto questo però non basta a salvare un gameplay totalmente inadatto e mal calibrato vista anche la generale difficoltà del gioco
Nella demo provata non era possibile testare la modalità online di cui Turok sarà fornito. L’unica notizia certa sembra essere la mancanza dei dinosauri in questa modalità che ci vedrà quindi impegnati contro avversari umani nelle classiche sfide Deatmatch, Capture the Flag e quant’altro.
Questo Turok sembra purtroppo destinato a dover essere soltanto uno dei molteplici FPS che affollano gli scaffali in questo periodo ed in generale un titolo che dopotutto non è assolutamente in grado di competere con dei mostri sacri del genere come ad esempio Call of Duty 4. Peccato perchè di buone idee ce ne erano tante e quest’ultimo lavoro dei Propaganda Studios sa tanto di occasione mancata. Se comunque siete dei fan sfegatati di Turok starete sicuramente attendendo con ansia l’uscita del gioco prevista per la prima metà di febbraio ed avrete sicuramente di che divertirvi. Per tutti gli altri consiglio di indirizzare la propria preferenza verso titoli sicuramente migliori di questo ultimo capitolo di Turok.