Recensioni

Life is Strange: Before the Storm – Ep. 1 “Svegliati”

di: Luca Saati

Attenzione: Prima di proseguire alla lettura di questa recensione del primo episodio di Life is Strange: Before the Storm vi avvisiamo della presenza di spoiler. Se volete evitare qualsiasi tipo di anticipazione il nostro consiglio è di andare direttamente al commento finale.

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Svegliati

Life is Strange: Before the Storm è una miniserie composta da tre episodi che racconta gli eventi che precedono quanto abbiamo potuto apprezzare nel capolavoro di Dontnod. Mentre il team francese è al lavoro su un vero e proprio Life is Strange 2, Deck Nine ha preso le redini di questo piccolo progetto che vuole raccontare la storia di Chloe permettendoci così di scoprire le cause che l’hanno resa così cinica nell’avventura al fianco di Max. Life is Strange: Before the Storm è quindi ambientato tre anni prima dell’arrivo di Max ad Arcadia Bay, Chloe non ha ancora i capelli azzurri, è una ragazzina come tante che adora assistere ai concerti rock, va a scuola (la Blackwell Academy, la stessa in cui andrà poi Max) e che vive nel costante dilemma tra il voler essere e il voler apparire. Ma la sua adolescenza, lo sappiamo, non è stata così semplice, perché tra i problemi tipici di una ragazzina, ce ne sono di ben altri come la morte del padre e il rapporto inclinato con la madre che si frequenta con un altro uomo che la fanno sentire abbandonata da tutti e persino da sé stessa.

Ecco quindi che in un momento così delicato, ecco che irrompe nella vita di Chloe il personaggio di Rachel Ember. Pur non avendola incontrata in Life is Strange, Rachel la conosciamo benissimo avendone praticamente sentito parlare fino allo sfinimento. In Before the Storm quindi si presenta esattamente come ci veniva descritta: lei è la reginetta della scuola, la persona più popolare che convoglia attorno a sé le attenzioni di tutti, ma anche una ragazza gentile con un occhio sempre attento nei confronti degli altri e che trova in Chloe qualcosa di speciale esattamente come la futura ragazza dai capelli blu trova in Rachel qualcosa di altrettanto speciale. Tuttavia non è tutto oro ciò che luccica, Rachel non è miss perfezione, anche lei vive una situazione familiare delicatissima che porta le due ragazze a legarsi in un attimo. Così dopo una prima parte dell’episodio incentrato principalmente sull’introspezione di Chloe con una fugace apparizione di Rachel, ecco che nella seconda parte quest’ultima irrompe nella vita dell’altra.

‘Svegliati’ sostanzialmente tocca tematiche già affrontate nell’originale Life is Strange, come il bullismo tanto per citarne uno, questo non vuol dire che l’avventura sa di già visto, anzi. Before the Storm infatti riprende quelle tematiche approfondendole ulteriormente attraverso gli occhi di Chloe permettendoci di ritrovare personaggi già visti come il padrino David, la madre Joyce, lo spacciatore Frank e molti altri studenti della Blackwell Academy come Victoria. Non mancano tanti riferimenti a Max così come citazioni dalla cultura pop (Blade Runner). Ma che Life is Strange è senza paranormale? In Before the Storm viene solo accennato qualcosa tra sogni onirici di Chloe e un finale che ci ha lasciato con un grande “what the f…?”; sicuramente i prossimi due episodi approfondiranno ulteriormente la questione.

Il gameplay e la grafica sono dello stesso livello di quanto già apprezzato nell’opera di Dontnod. Dal punto di vista visivo sicuramente si poteva fare molto di più considerando anche che Life is Strange era un progetto cross-gen, eppure Deck Nine non ha voluto spingere di più presentando quindi modelli poligonali e animazioni semplici che si limitano a fare il loro lavoro. Fortuna che la regia e il comparto artistico riescono a mettere una pezza mostrando panorami suggestivi e capaci di regalare emozioni grazie anche allo splendido accompagnamento sonoro che può vantare musiche davvero azzeccate. Il gameplay non fa più uso del potere di riavvolgere il tempo di Max ma propone qualcosa di più adatto a Chloe: si tratta di una sorta di minigioco con cui persuadere, grazie alla lingua tagliente della protagonista, gli altri personaggi scegliendo le giuste frasi con cui vincere gli scontri verbali. Così come la presenza del paranormale, anche questa caratteristica ci aspettiamo di vedere approfondita prossimamente. Note positive infine sulla longevità che si attesta intorno alle 2 ore e mezza, e sulla presenza della traduzione in italiano (assente all’epoca del lancio del primo episodio di Life is Strange).

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Commento finale

Svegliati può dirsi un ottimo inizio per Life is Strange: Before the Storm. Deck Nine è riuscita nel non facile compito a prendere tutti i punti di forza dell’opera originale di Dontnod e a trasportarli in questo prequel che ci permette finalmente di scoprire retroscena finora solamente accennati del passato di Chloe. Guardiamo quindi ai futuri due episodi di questa miniserie con grande ottimismo e curiosità. Incrociamo le dita!