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Recensione Baja: Edge of Control HD

di: donFotter

L’attuale generazione di console sta offrendo da un lato una vasta gamma di nuove IP e nuove iterazioni di IP già note, dall’altra un altrettanto ampia selezioni di versioni Remastered dei giochi della passata generazioni. Baja: Edge of Control HD si unisce alla seconda schiera di titoli, riportando in auge l’atipica esperienza off road delle competizioni fuoristrada estreme. Sarà riuscita THQ Nordic a rendere un titolo molto particolare fruibile per tutti e al passo con i tempi? Scopriamolo insieme nella nostra recensione

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Sterrare è umano…

Baja: Edge of Control HD si presenta con un menù spartano, ma comunque scorrevole e funzionale: possiamo scegliere tra la modalità carriera,  la classica modalità corsa veloce(divisa in molti sottotipi come vedremo più avanti) e la modalità multigiocatore, online in singolo o su split screen fino a quattro giocatori. Partiamo dalla prima: la carriera è strutturata attraverso diversi campionati, che richiedono ognuno una precisa tipologia di mezzo. SI parte dai campionati base, con le auto meno potenti, e, accumulando denaro nel gioco, piano piano potremo permetterci mezzi più potenti per competere in campionati migliori. La varietà delle auto è ottima: ci sono molte vetture, ed ognuna ha molteplici tipi di personalizzazione. La carriera offre inoltre un’interessante sistema di sponsorizzazioni, attraverso il quale possiamo guadagnare denaro più rapidamente: applicando il logo del nostro sponsor sulla nostra vettura riceveremo infatti notevoli finanziamenti, a patto che il pezzo di carrozzeria sul quale è applicato il simbolo non vada perduto durante la gara(con gli urti, la macchina si spoglia velocemente). Se perdiamo il pezzo con il marchio, con lui perderemo anche il nostro guadagno extra. La varietà dei tracciati è discreta, la grande pecca è legata, in maniera inevitabile, alla natura del gioco: corse nel deserto, sempre e comunque. Questo purtroppo annienta di fatto la varietà tra un tracciato e l’altro, poiché tutti presentano lo stesso panorama(a parte alcune rarissime eccezioni), e la differenza tra piste è l’unica variabile dall’una all’altra. Purtroppo ci si abitua fin troppo in fretta al paesaggio circostante, e dopo un paio d’ore di gioco si ha la sensazione di stare sempre sullo stesso circuito, facendo lievitare il livello di ripetitività, a discapito anche del divertimento, in maniera vertiginosa. Una componente decisamente al di sopra della qualità media del titolo è rappresentato dalla colonna sonora, davvero variegata e gradevole, comprendente diverse hit rock tra le più conosciute, che spesso alleggerisce la monotonia del paesaggio dei percorsi.

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…Ribaltarsi è diabolico

Una volta saliti in auto, possiamo apprezzare il discreto e inusuale modello di guida del gioco: le meccaniche sono le stesse di qualsiasi racing(guida e cerca di vincere) ma la particolare ambientazione richiede tempo per poter essere padroneggiata al meglio. Affrontare una curva in pendenza con terreno estremamente accidentato può facilmente portare a fuoripista e a cappottamenti(il più grande timore per i nostri sponsor), approcciare una salita molto ripida in maniera sbagliata può risultare fatale, così come percorrere una discesa a velocità molto elevata può rivelarsi controproducente. Insomma il modello di guida di Baja: Edge of Control HD richiede tempo per essere compreso fino in fondo, presente anche un’opzione Simulativo che lo rende ancor più ostico, ma non scende mai nel frustrante. Quindi il lavoro svolto risulta apprezzabile e gradevole alla guida, regalando un’esperienza fuori dal contesto del racing ordinario. E questo purtroppo rappresenta il secondo grande limite di Baja: Edge of Control HD: questo tipo di gare sono il paradiso per gli appassionati del genere, ma stancano davvero in fretta chi invece ama le corse più tradizionali. Tornando al discorso delle modalità, la corsa veloce offre molte possibilità, a partire dalla scelta della gara singola o su più percorsi. Possiamo scegliere inoltre tra le seguenti modalità: Circuito, Gara di rally, Corsa in salita, Baja e Corsa libera. I nomi di ciascuna sono abbastanza esplicativi di ciò che offrono le singole esperienza, ma una nota va spesa per quanto riguarda la Corsa libera: si tratta, in senso letterale, della possibilità di girare liberamente in uno spazio di gioco di dimensioni davvero elevate, l’ideale per prendere la mano con il sistema di guida, senza il peso di dover ottenere un piazzamento.

Rally di squadra

La modalità multigiocatore offre due varianti: l’online in solitaria e lo splitscreen in locale. Per la prima variante, le considerazioni solo le stesse fatte prima, allietate con una buona giocabilità in rete,  mentre invece lo splitscreen riesce a dare quella marcia in più al divertimento di cui ha bisogno Baja: Edge of Control HD. Gareggiare in due, tre o quattro giocatori rende il tutto molto più divertente, soprattutto quando sono gli altri a cappottarsi, e dona all’esperienza di gioco un tono molto più divertente e godibile. Unica pecca un tearing non indifferente, che fortunatamente si palesa di rado.

Conclusioni

Essendo una remaster, non c’è quel salto in avanti che sarebbe stato garantito con un reboot da zero: abbiamo le solite migliorie a luci ed ombre, un frame rate perfettamente stabile(anche in splitscreen) e in generale una resa visiva pulita, ma lo svecchiamento è solo parziale: si nota che i modelli sono gli stessi di dieci anni fa, in particolar modo le texture soffrono di miglioramenti davvero marginali, restituendo un aspetto di poco migliore rispetto al passato, assolutamente non paragonabile ai racing di punta odierni. Questo riassume bene la situazione di Baja: Edge of Control HD: un titolo di nicchia discreto, che difficilmente, dato anche il suo aspetto vetusto, saprà fare breccia nel mercato odierno.