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Ecco come Guerrilla Game sta creando un mondo nuovo con Horizon: Zero Dawn

di: Luca Saati

Con un post pubblicato sulle pagine del Playstation Blog, Guerrilla Games ha parlato della creazione del mondo di Horizon: Zero Dawn accompagnando il tutto con un nuovo video.

Qui, due società si contendono il controllo di un paesaggio che a prima vista sembra del tutto familiare. Montagne innevate, verdi vallate, boschi e panorami deserti promettono un parco giochi che rispecchia al meglio quel che il nostro mondo ha da offrire. Grattando la superficie però, è chiaro che non è più il “nostro” mondo in cui giocare. Antiche rovine sparse per la terra, inquietanti flashback da un futuro lontano fino allo sgretolamento della realtà del giocatore, in una società di creature meccanizzate che rafforzano la loro dominazione.

In una recente visita agli studi di Guerrila Games ad Amsterdam, il team ci ha presentato il suo RPG in arrivo e ci ha fornito alcune informazioni sul modo in cui hanno creato un vasto ambiente sandbox vivente e su come questo si differenzia dal mondo intensamente focalizzato FPS di Helgan nella loro leggendaria serie Killzone.

Nella nostra sessione di gioco, il game director Mathjis De Jonge  ha avviato una missione facendo parlare Rost -un membro della tribù Nora che resta amichevole ad Aloy nonostante il suo status di outsider – e cacciando una mandria di macchine per raccogliere parti che possano permettere ad Aloy di creare nuove frecce.

È una task che mette in mostra il paesaggio roccioso e boscoso e permette ad Aloy di usare il terreno per raggiungere i suoi obiettivi. Le cime di un dirupo e le rocce sporgenti possono essere utilizzate per individuare la preda, mentre l’erba alta fornisce una copertura quando ci si muove per inseguire le macchine. Le trappole possono essere messe tra i passi di montagna più stretti, dove le macchine possono essere attirate; si tratta di una strategia che ha innumerevoli iterazioni in ogni mappa e che permette grande profondità di gioco quando la maggior parte delle trappole e degli strumenti sono rivelati.

Oltre al modo in cui un giocatore può interagire con il mondo di Horizon Zero Dawn, è il senso naturale dell’ecologia delle macchine a impressionare. Mandrie di Grazers che vagano, seguendo i propri istinti; spaventali e scapperanno via, terrorizzati – esattamente come ti aspetteresti di vedere in un documentario naturalistico. Il senso generale è di un mondo vivo e palpitante, evoluto in armonia con le macchine – con gli uomini che ormai rappresentano solo un lontano ricordo.

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