
The Sandman
di: Andrea CamprianiCome comincio? Come lo racconto ciò che segue? Un colpo di sole? Un miraggio? Una visione? Fervida immaginazione? Mi pare tutto un sogno.

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Ab aeterni
No, a discapito delle apparenze non ho picchiato la testa, anzi, cerco di essere lucido e sul pezzo come non mai perchè qui si tratta di un capolavoro e capodopera di partenza, non solo tra le graphic novel, a livello letterario come ci ha ormai abituato da sempre quel geniaccio di Neil Gaiman. Trattiamo appunto di The Sandman che viene trasposto in un seriale Netflix a partire dall’estate del 2022. La prima serie di cui al primo trailer che precede il paragrafo composta 12 episodi da un’oretta ca. cad. come quelli previsti per la seconda in corso, essendo stato l’ultimo diviso in 2 parti. Ci vengono qui presentati i personaggi principali.

Protagonista assoluto della nostra storia è nientedopodomanidimenoche Sogno o Morfeo che dir si voglia (Tom Sturridge), onnipotente Eterno, Sovrano oltremodo severo ma giusto del mondo onirico che viene imprigionato durante la Grande Guerra da un perfido albionico aristocratico Roderick Burgess (Charles Dance) che crede con un rito magico di aver catturato la morte per far tornare in vita il figlio maggiore caduto in battaglia a Gallipoli. Non pago di aver imprigionato una divinità il nostro avido, privo di scrupoli gli trafuga la maschera, il sacchetto di sabbia ed il rubino che sono i suoi attrezzi da lavoro per così dire.

In assenza di Sogno il mondo piomba in un limbo a metà tra l’insonnia, l’encefalite letargica e il sonnambulismo, in generale un mondo privo di sogni e casomai funestato da incubi ricorrenti, con il Corinzio (Boyd Holbrook) fuggito e latitante nel mondo del dormiveglia, spietato come niente altro e inarrestabile in assenza forzata del nostro protagonista.
Et er(in)ni benevolenze
Proseguo senza spoilerare con la seconda serie di The Sandman sempre su Netflix a partire dal 3 luglio 2025 dove ritroviamo Sogno conclusisi gli eventi della prima serie, adesso interamente ambientato nel suo Regno oltremondo.

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Mi divincolo, seguite un minimo la graphic novel e il casting della serie e sappiate che dopo una prima serie in cui i personaggi, a partire ovviamente dal protagonista ci vengono sempre più disvelate in un dedalo di trame e sottotrame che ovviamente si diramano nello spazio-tempo, con incontri e scontri indimenticabili, in questa seconda e temiamo per ora ultima serie si raccolgono i pezzi, quelli e core, che notoriamente so belli a mamma soja (par.)

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Dicevamo che Sogno non è solo; anzitutto non è il solo Eterno, ma la famiglia è numerosa tra fratelli, sorelle, figli, figliastri… nella migliore tradizione insomma. Nel cast di The Sandman figurano dall’inizio della prima serie: oltre a Lucienne (Vivienne Acheapong) bibliotecaria e prima fiduciaria di Sogno, abbiamo Destino (Adrian Lester), Desiderio (Mason Alexander Park) e la sua gemella Disperazione (Donna Preston), le new entries in questa stagione Delirio (Esmè Creed-Miles), Distruzione (Barry Sloane), Morte (Kirby Howell-Baptiste) e non finisce certo qui.

Mentre scrivo ho un ghigno beffardo, se non proprio come si suol dire proprio di Lucifer (Samael Morningstar interpretat* e qui soprattutto è d’obbligo il diversamente neutro da Gwendoline Christie) che senza spoilerare potrebbe cambiare, in quanto tale e far cambiare la gestione della sua azienda, diciamo.

Si badi bene che il cambiamento è l’altro se non proprio forse il tema centrale soprattutto del finale di stagione di questi 11 episodi in un continuo crescendo. Un cast di attori impressionante per numero e bravura, guardacaso prevalentemente d’oltreManica, verosimilmente quindi anche con trascorsi teatrali di livello.

Gli Eterni, non fosse ancora chiaro, sono il fulcro della serie, con continui flashback e flashforward per forza di cose incontrando loro personaggi del calibro di Robespierre, Sir William Shakespeare… giusto per dare una vaga idea.

Ah, quasi dimenticavo, ho omesso un aspetto non trascurabile: si tratta pur sempre di pubblicazione DC Comics-Vertigo, in continuità per come possibile anche lì, ergo nel cast figura una certa Joanna Constantine (Jenna Coleman), senza lesinare in quanto si attinge a piene mani dalla mitologia, anche la riproposizione di personaggi iconici della concorrente Marvel, qui però nella loro più autentica natura deistica, con tanto di creature fantastiche di contorno.
Sogno o son desktop
Io mi chiedo solo perchè non stiate già riguardando per l’ennesima volta The Sandman. Non saprei da subito segnalare neanche un episodio più di un altro apparentemente sotto-traccia e per allungare il brodo come si dice. Questo solo passaggio di due dei fratelli che più sono legati, il nostro Sogno e Morte, impersonata contrariamente allo stereotipo del tristo mietitore, da questa ragazza bellissima, dolcissima, che forse col fardello più insostenibile tra gli Eterni, accompagna i malcapitati di turno, prima o poi, verso l’ineluttabile.

Direte, ma sono entità superiori, onniscienti, onnipotenti… ma non hanno bisogno di dormire, bere, mangiare… come i comuni mortali, figurarsi provare emozioni tipicamente umane come per es. l’amore. Ehm.

Dai, non vi fate recuperare dal mondo della veglia. The Sandmanè oltre.