TV Recensione

Arcane

di: Andy Reevieny

Questo fine anno mette particolarmente in difficoltà, come non avrei forse neanche osato immaginare. Se, a livello di sale cinematografiche, i giochi sono praticamente già fatti e si può stilare il bilancio, per redigere il consuntivo dei seriali, considerando anche il recente Secret Level è meglio non avere fretta, anzi già che ci siamo, come suol dirsi, riassunto delle puntate precedenti

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Lots of Leaks

No, tranquilli, non spoilero a maggior ragione in questi casi, ma come è chiaro qui si tratta di Arcane, serie animata co-realizzata da Fortiche Productions e Riot Games la cui prima stagione è disponibile dal 6 novembre 2021 su Netflix e in tempi più recenti addirittura in home video fisico (affatto scontato viste le famigerate politiche distributive della piattaforma specie in Italia) che, inutile a dirsi specie su queste pagine, si basa sulla lore di League of Legends, da cui l’acronimo del titolo paragrafato.

Per quanto riguarda la sinossi mi limito a sintetizzare che ci troviamo in un contesto di guerra tutti contro tutti, tra mondi di fantasia diametralmente opposti, non solo geograficamente e fisicamente, quali quello sotterraneo di Zaun e quello sopraelevato di Piltover con protagoniste 2 sorelle Vi(olet) e  Powder, rimaste orfane e cresciute dovendo diventare subito adulte e forti mentre tutta una serie di personaggi tra alleati, famiglia allargata e nemici si muovono in un contesto dove magia e tecnologia a loro volta si fronteggiano per la supremazia con al centro l’elemento chiave della lore denominato hextech. Nove episodi compongono questa prima stagione coinvolgente, alla fine della quale si potrebbe immaginare di addivenire a una sorta di parziale armistizio. Ehm…

Arcane 2

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Già da questa presentazione si può intuire l’andazzo, ma la seconda stagione di Arcane disponibile dal 9 novembre 2024 sempre su Netflix, insomma, mi limito a indicare uno dei voluti omissis nella precedente sinossi: Powder che ritroviamo cresciuta insieme a Vi anche in questi ulteriori nove episodi che compongono appunto Arcane 2 è presente praticamente dall’inizio della prima serie col suo altro nome, cioè Jinx, richiamata anche in originale, tradotto “portasfortuna”.

Queste parole Ar-cane

Mi scuserete se, mi ripeto, sono più criptico del solito e sfrutto financo questo vetusto calembeur (immaginate però la battuta detta dall’indimenticabile Gigi Proietti) per far trapelare meno possibile a chi ancora qui non abbia guardato Arcane e non sia in pari anche e forse anzitutto con la sua lore.

Parliamoci chiaro: i 18 episodi che per ora compongono la serie animata di Arcane rappresentano un must watch, se non anche un must have a loro volta vista anche la disponibilità di acquisto extra visione su Netflix e, cosa essenziale, un titolo per videoludici o meno. Tutto questo, a parere di scrive, in assoluto, in tal senso secondo solo a un titolo come Fallout (ndr Ella Purnell voce di Vi-Jinx).

Arcane 2, anche al netto della narrativa canonica o meno che comunque riprende tra le altre una idea già ampiamente sfruttata (conflitto tra magia e tecnologia), tra gli altri, nei nuovi Masters oltre alla componente socio-politica (ebbene sì, presente eccome anche in un titolo come Transformers One) è quantomeno, indiscutibilmente, a livello seriale, sul piano squisitamente visivo e volendo anche auditivo con sonorità contemporanee (gli Imagine Dragons), quanto di meglio l’animazione in cgi ibridata con altre tecniche insieme a Spider-Man Across the Spider-Verse (che trovate a podio sempre qui ) abbia prodotto ad oggi, senza nulla togliere a gioielli ancor più recenti come ad esempio Il robot selvaggio. Dai, su che se e quando leggerete ciò starete già all’ennesimo rewatch.