Recensione Yo-Kai Watch 2
di: Marco LicandroAbbiamo trascorso un mese nei meandri di Yo-kai Watch 2, alla scoperta di nuovi Yokai e nuove avventure. Lo scorso titolo era un 100, cosa che qui in Console-Tribe come sapete non succede spesso. Questo grazie alla ventata d’aria fresca che il titolo ha portato, puntando ad un target di bambini che grazie al gioco potevano spiegare gli eventi che li circondavano, dando la colpa agli Yokai per ogni comportamento strano o inusuale che gli avveniva attorno. Riuscirà quindi il seguito a tenere testa alle aspettative generate?
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Tutto da capo
Yo-Kai Watch 2 è a tutti gli effetti il seguito diretto del primo, ma le contraddizioni iniziano sin da subito, chiedendovi di creare un nuovo personaggio, maschio o femmina, senza tentare di recuperare i salvataggi dal vecchio gioco. Questo potrebbe funzionare per i nuovi arrivati, ma i vecchi, che han speso ore e ore all’interno del mondo di gioco, facendosi amici Yokai di ogni tipo, potrebbero rimanere delusi. La prima cosa che noteremo sarà l’assenza di Yokai e indispensabile accessorio Yo-Kai Watch. Il nostro personaggio Nathan, così come i vecchi amici Whisper e Jibanyan, saranno tutti affetti da rimozione della memoria. Inizieremo quindi il gioco nella stessa città, visitando gli stessi posti, e ripercorrendo i passi effettuati nel primo episodio, scoprendo nuovamente gli Yokai e la loro esistenza, recandoci all’albero sacro così da inserire una moneta e prenderne di nuovi.
Una trovata decisamente poco ispirata che, legata alla volontà di esplorare luoghi sostanzialmente identici al primo capitolo, rende l’inizio del gioco incredibilmente lento e noioso, in un insieme di già visto. Come se ciò non bastasse, recuperare la memoria non cambierà comunque il fatto che dovremo ricominciare completamente da capo la collezione dei nostri Yokai. Le missioni, che consistono solitamente nell’andare da punto A a punto B, effettuare delle battaglie, e risultarne vincitori, non portano novità di nessun tipo.
Infatti, persino i combattimenti non sembrano aver cambiato nulla da nessun punto di vista, se vogliamo ignorare il fatto di avere alcuni minigiochi aggiuntivi mentre effettueremo le mosse speciali, che comunque consistono nel muovere o toccare rapidamente con il pennino sullo schermo, e nulla di più. Una piccola trovata aggiuntiva corrisponde invece al fattore pranzo, dove a mo’ di un Rhythm game (??) dovremo toccare i pasti sul tavolo quando il cerchio vi si chiuderà sopra, pur andando completamente fuori tempo con la musica.
Inseguendo Pokémon
A questo punto il paragone è necessario, in quanto il nuovo titolo di Yo-Kai Watch arriva in due diverse salse, Polpanime e Spiritossi, così come ogni nuovo Pokémon giunge in due versioni. Come per i nostri amici di Johto, anche gli Yokai saranno diversi in ogni versione (saranno oltre 100 nuovi), e per prenderli tutti bisognerà necessariamente scambiarli con gli amici che avranno quella a noi mancante. Le aggiunte rispetto al precedente capitolo saranno quindi gli scambi, nonché i combattimenti multiplayer, novità attesa e quasi d’obbligo per dare aria fresca al titolo.
A questo punto, se proprio bisogna ispirarsi a Pokémon, bisogna dire che ogni nuovo titolo ci portava in una nuova regione di gioco, con nuovi personaggi, nuovi starters, e l’avventura era pressocché identica, ma con quelle differenze sostanziali che ci spronava a buttarci nuovamente nel mondo di gioco, acchiappandoli tutti. Questo non si evince invece in Yokai 2, che sembra mancare di carisma e innovazione, andando ad amalgamarsi fortemente con il cartone animato, presentando infatti sigla, stili, loghi, suoni ed animazioni, invertendo totalmente i ruoli e rendendo il cartone dominante sul videogioco. Ritroveremo quindi gli stessi Yokai di base, gli stessi personaggi, e missioni decisamente poco accattivanti, come ad esempio il bambino che non vuole ammettere il goal durante una amichevole di pallone, o l’altro il quale orologio nuovo viene rubato da una gazza e chiede aiuto per recuperarlo. La delusione non fa che aumentare man mano che ci si avventura nel gioco, specialmente quando ci verrà chiaro il perché della distinzione in spiritossi e polpanime, dovuta essenzialmente ad una lotta di preferenze tra due negozi di ciambelle, e nient’altro.
Conclusione
Yo-kai Watch 2 non è esattamente ciò che ci aspettavamo dal seguito. La triste idea di resettare la memoria così da partire da capo negli stessi luoghi (salvo qualche piccola aggiunta) non è il massimo delle aspettative raggiunte.
Contando poi il fattore seguito/non seguito, con una trama che non prende e non offre varietà rispetto al primo, questo seguito sembra più che altro un costoso DLC, atto ad aggiungere le features più attese dai giocatori, quali multiplayer e scambio di Yokai, nonché aggiungerne di nuovi, ma qui si ferma. Il gioco prosegue lento e manca di voglia di sorprendere e innovare, facendo scendere una valutazione che partiva alta, altissima, per sfociare purtroppo nella mediocrità, sperando in un capitolo migliore.