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Recensione WWE 2K15

Con l'avvento di PS4 e Xbox One una delle poche serie videoludiche a stupire sin da subito è stata quella di NBA 2K. I ragazzi di Visual Concepts sembravano gli unici ad essere davvero pronti a sfruttare la potenza delle nuove console di Sony e Microsoft e il risultato sono stati due titoli capaci di lasciare a bocca aperta grazie al loro comparto tecnico accompagnati da un gameplay raffinato. Insomma 2K sa come fare felici i fan di determinate discipline. 
Viste le premesse c'era quindi molta curiosità di vedere il debutto della serie di videogiochi con la licenza ufficiale della World Wrestling Entertainment sulle console di attuale generazione. I fan della WWE, e del wrestling più in generale, osservavano con molta attenzione WWE 2K15. Saranno riusciti Yuke's e Visual Concepts a regalare ai giocatori il gioco di wrestling che hanno sempre desiderato? Il risultato lo diciamo sin da subito è positivo anche se probabilmente qualcuno si aspettava qualcosa di meglio.

di: Luca Saati

Con l’avvento di PS4 e Xbox One una delle poche serie videoludiche a stupire sin da subito è stata quella di NBA 2K. I ragazzi di Visual Concepts sembravano gli unici ad essere davvero pronti a sfruttare la potenza delle nuove console di Sony e Microsoft e il risultato sono stati due titoli capaci di lasciare a bocca aperta grazie al loro comparto tecnico accompagnati da un gameplay raffinato. Insomma 2K sa come fare felici i fan di determinate discipline. 
Viste le premesse c’era quindi molta curiosità di vedere il debutto della serie di videogiochi con la licenza ufficiale della World Wrestling Entertainment sulle console di attuale generazione. I fan della WWE, e del wrestling più in generale, osservavano con molta attenzione WWE 2K15. Saranno riusciti Yuke’s e Visual Concepts a regalare ai giocatori il gioco di wrestling che hanno sempre desiderato? Il risultato lo diciamo sin da subito è positivo anche se probabilmente qualcuno si aspettava qualcosa di meglio.

Evolution is a mystery…

Partiamo con il gameplay, aspetto che meritava una certa attenzione da parte degli sviluppatori. Purtroppo non ci troviamo dinanzi a un vero e proprio stravolgimento, piuttosto quella che viene proposta è una formula che chi ha giocato i precedenti capitoli conoscerà molto bene con però qualche novità che rende il tutto più piacevole da giocare. Nei capitoli passati sin dalle prime fasi del match era possibile effettuare le mosse più disparate mentre in WWE 2K15 la situazione è ben diversa. Così come in un match vero e proprio nei primi momenti si deve colpire l’avversario con irish whip, pugni, calci oppure entrare nella fase di clinch. Entrare in clinch attiva un mini gioco sullo stile di carta, forbici, sasso per passare in una posizione di vantaggio rispetto all’avversario in caso di vittoria di questo mini gioco o in una posizione di svantaggio in caso di sconfitta. Negli attimi successivi bisogna ruotare la levetta analogica destra per cercare il giusto punto di equilibrio così da fare ulteriori pressioni sugli arti dell’avversario e iniziare a fargli qualche danno. Da sottolineare che quando ci si trova contro lottatori come Big Show la fase di clinch sarà impossibile da fare dato che questi possono avvalersi della loro maggiore forza fisica costringendoci a fare colpi mordi e fuggi per sfiancarli, segno questo che c’è stata anche una certa attenzioni nei confronti della fisica dei lottatori. Superata questa prima fase del match viene sbloccato il sistema di prese. Le prese intermedie sono state quasi del tutto eliminate e ora sono limitate alla pressione del solo tasto X (o A nel caso della versione Xbox) mentre premere questo tasto in combinazione con la levetta analogia sinistra permette di effettuare all’istante una mossa. Un sistema questo più realistico e in linea con quanto vediamo in televisione dato che un lottatore non effettua una presa intermedia prima di un suplex o di una qualsiasi altra mossa. 
Altra importante novità riguarda la presenza di due barre di energia per i lottatori, una relativa alla stamina e l’altra alla salute che va ad aggiungersi al già ben noto sistema di danneggiamento degli arti presente nei capitoli precedenti. La barra della stamina rappresenta una novità ben gradita in quanto costringe a gestire al meglio le proprie risorse, di conseguenza attaccare in continuazione l’avversario o correre in lungo e in largo porta il lottatore a stancarsi in fretta e quindi a non riuscire a portare più a compimento una mossa. Ciò comporta dunque un netto abbassamento del ritmo di gioco, adesso un po’ più ragionato e credibile. 
Quanto descritto fino ad’ora ci ha trasmesso sensazioni senz’altro positive pad alla mano ma purtroppo resta ancora un problema legato al sistema di contromosse. Questo purtroppo risulta ancora impreciso e talvolta casuale, abbiamo notato inoltre anche una certa latenza tra il comando impartito e l’esecuzione vera e propria della mossa. Considerate inoltre il fatto che al livello di difficoltà più alto l’IA diventa infallibile nel controbattere i vostri attacchi chiedendovi di padroneggiare al meglio il sistema di counter e vista l’imprecisione e la casualità del sistema la frustrazione rischia di essere dietro l’angolo.

Hustle, Loyalty, Disrespect

Uno dei punti forti della serie WWE erano sempre i suoi contenuti capaci di offrire un mucchio di ore di gioco. WWE 2K15 sembra però aver ricevuto un taglio sotto questo aspetto nonostante ci siano tante cose da fare. Sono infatti presenti poco più di una quarantina di lottatori, tra cui troviamo anche qualche star di NXT come Sami Zayn e Adrian Neville, ma mancano tante leggende del calibro di Edge, Eddie Guerrero e molti altri che in passato erano presenti. Fortuna che la community è molto attiva ed è possibile scaricare le creazioni degli utenti cercando quindi di mettere una pezza a queste mancanze. A tal proposito segnaliamo che qualche taglio è presente anche nell’editor. Non è più possibile creare le arene, le entry music, finisher, le storyline o una nuova divas. L’editor dei lottatori resta comunque ancora piuttosto profondo permettendo di modificare con estrema precisione le fattezze del proprio personaggio, anche se abbiamo notato uno scarso numero di oggetti da indossare. Molto completa è invece la creazione del set di mosse, per farvi un’idea vi diciamo che per il nostro lottatore ci abbiamo impiegato un intero pomeriggio a modificare le sue mosse. 
Una delle novità di WWE 2K15 è la modalità ‘La Mia Carriera’ che ci permette di prendere una superstar creata e di farla arrivare al top della federazione. Si parte dal Performance Center per poi arrivare al debutto ad NXT e venire promosso nell’ordine a Superstars, Main Event, Smackdown e Raw. La modalità era sulla carta molto interessante ma purtroppo si è rivelata un fuoco di paglia. Le rivalità presenti si sono rivelate scarne e prive di qualsiasi mordente e in sostanza la modalità si rivela un semplice affrontare una lunghissima serie di incontri fino ad arrivare al tanto agognato main event di Wrestlemania. Vincere i match permette di ottenere dei punti da spendere per migliorare le caratteristiche del proprio lottatore e acquisire nuove abilità come i momenti OMG e così via. Dobbiamo ammettere che ci aspettavamo molto da MyCareer ma purtroppo siamo rimasti molto delusi, sarà che la medesima modalità in NBA 2K ci aveva abituato fin troppo bene. 
2K Showcase è invece simile alla modalità Attitude Era e 30 Anni di Wrestlemania viste rispettivamente in WWE 13 e WWE 2K14. Due sono le rivalità messe in primissimo piano, quella tra CM Punk e John Cena tenutasi tra il 2011 e il 2013, e quella riguardante Triple H e Shawn Michaels tra il 2002 e il 2004. Ci sono un totale di 33 match da affrontare, tra l’uno e l’altro sono presenti i soliti video che ci raccontano i momenti salienti del feud. Durante gli incontri sono anche presenti una serie di obiettivi che permettono di attivare delle cutscene fedeli a quanto visto negli incontri veri e propri. Vivere nuovamente il match di Money in the Bank 2011 in quel di Chicago tra CM Punk e John Cena, o il primo Elimination Chamber della storia è stata una bella esperienza capace di far riaffiorare bei ricordi ai fan della WWE. 
Fiore all’occhiello resta però la modalità WWE Universe che permette di gestire ogni aspetto degli show della federazione di Stamford, dalle rivalità, ai PPV, al roster e così via. In quanti desiderano vedere Cesaro campione WWE o Sami Zayn dare spettacolo nel main roster? In WWE Universe potete esaudire i vostri sogni e desideri, l’unico limite è la vostra fantasia. La modalità Online si è invece rivelata in sostanza simile a quanto visto nei precedenti capitoli.

Break the Walls

Dove WWE 2K15 ha fatto grandi passi in avanti è nel comparto tecnico. I modelli dei lottatori sono stati ricreati in maniera perfetta, John Cena, Cesaro, Randy Orton e molti altri sono impressionanti con tanto di espressioni facciali che cambiano a seconda dell’andamento dell’incontro. Purtroppo questa cura maniacale non riguarda l’intero roster, basti vedere CM Punk o le divas per fare un esempio. Migliorata la fisica dei lottatori mentre è da migliorare la fisica degli oggetti che risultano davvero troppo leggeri, presente anche qualche sporadico fenomeno di compenetrazione poligonale che ci ha fatto storcere il naso. Molto positivo è invece il sistema d’illuminazione, molto buone le animazioni anche se talvolta abbiamo notato un po’ di legnosità, segno che si può fare ancora qualche passo avanti in tal senso. Ottima anche l’atmosfera con le entrate sul ring dei lottatori ricreate molto bene, una regia che evidenzia le mosse più spettacolari e il pubblico che reagisce in base a quanto accade sul ring, selezionare Daniel Bryan e sentire il pubblico caricarlo a suon di YES! è una vera e propria gioia per occhi e orecchie. 
Di buon livello anche il comparto sonoro con un’ottima telecronaca di Michael Cole e Jerry “The King” Lawler, i già citati cori del pubblico e le loro reazioni a ogni mossa e una piacevole musica d’accompagnamento nei menù anche se dobbiamo dire che il numero di brani lascia un pochino a desiderare.

Commento finale

WWE 2K15 non è un capitolo rivoluzionario come forse qualcuno si aspettava, ma è un videogioco solido capace di regalare ore di divertimento ai fan del wrestling. Tecnicamente ci sono degli evidenti passi in avanti che i fan desideravano da tanto tempo. Il gameplay vanta alcune novità azzeccate come un ritmo di gioco più lento anche se c’è qualche aspetto come il sistema di counter da rivedere. 2K Showcase è una modalità che ci ha fatto tornare in mente bei ricordi, mentre WWE Universe può tenere impegnati per un numero infinito di ore, peccato invece per ‘La Mia Carriera’ promettente sulla carta che però si è rivelata tutto fumo e niente arrosto. WWE 2K15 pone delle buone basi per quello che può essere il futuro di questa serie di videogiochi, speriamo di venire stupiti con i fuochi d’artificio già dal prossimo capitolo.

  • 2K Showcase e WWE Universe

  •  Finalmente un bel passo in avanti dal punto di vista tecnico

  • Gameplay migliorato…

  • …ma il sistema di counter è da rivedere

  • Potenziale di MyCareer sprecato

  • Qualche taglio di contenuti