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Recensione WRC 5

Mentre Milestone si è data alla sua visione di rally con Sébastien Loeb Rally Evo, la licenza del World Rally Championship resta saldamente nelle mani di BigBen Interactive che ha deciso di affidare lo sviluppo di un nuovo videogioco ai ragazzi francesi di Kylotonn. Il risultato purtroppo non è dei migliori e gli amanti del rally potrebbero restarne un po' delusi.

di: Luca Saati

Mentre Milestone si è data alla sua visione di rally con Sébastien Loeb Rally Evo, la licenza del World Rally Championship resta saldamente nelle mani di BigBen Interactive che ha deciso di affidare lo sviluppo di un nuovo videogioco ai ragazzi francesi di Kylotonn. Il risultato purtroppo non è dei migliori e gli amanti del rally potrebbero restarne un po’ delusi.

Tutta la WRC

WRC 5 sfrutta al 100% la licenza ufficiale del campionato del mondo di rally. Nel gioco troviamo quindi tutti i campionati, piloti e auto di JWRC, WRC 2 e WRC, più ovviamente tutte le piste. La parte singleplayer propone un utilissimo tutorial, la classica gara veloce accompagnata dalla possibilità di creare un proprio campionato di rally personalizzato. Il cuore dell’esperienza di gioco è però rappresentato dalla modalità carriera che ci permette di iniziare dalla classe JWRC fino ad arrivare alla classe maggior a suon di buone prestazioni. Inizialmente ci vengono proposti tre contratti, ognuno con le proprie richieste: un team ad esempio vi chiede di dare il massimo senza stare a guardare le condizioni dell’auto, un altro invece mette come priorità proprio le condizioni del mezzo, mentre l’ultimo è la classica via di mezzo. L’aspetto strategico del campionato di rally è ben riproposto nel gioco. Tra una giornata e l’altra infatti bisogna gestire attentamente i 45 minuti per riparare la propria auto. Passati alle categorie successive inoltre si potrà andare a modificare il setting del proprio mezzo per adattarlo meglio al nostro stile di guida e al tipo di tracciato che dobbiamo affrontare. Nonostante la carriera non rappresenti nulla di innovativo, la sua struttura è solida e può tenere impegnati per un buon numero di ore visto che per arrivare alla classe maggiore ci sono un buon numero di gare da affrontare
Al singleplayer troviamo un classico multiplayer che permette di affrontare altri giocatori e di partecipare a una serie di eventi a scadenza. Non mancano poi le classiche leaderboard. È presente anche un multiplayer locale che non permette di giocare in split-screen, ma semplicemente di affrontare il vostro sfidante giocando uno alla volta.

In favore del divertimento

Dimenticatevi la simulazione realistica al 100%. WRC 5 infatti punta tutto su un’esperienza divertente capace di divertire la più grande fascia di pubblico possibile. Non c’è infatti molta scalabilità e troviamo solo una manciata di aiuta da disattivare e attivare in base al tipo di esperienza di gioco che stiamo cercando. Nel gioco troviamo quattro livelli di difficoltà che non solo intervengono sulle prestazioni degli avversari ma anche sul numero di rewind a disposizione. I primi tre livelli si dimostrano abbastanza gestibili anche dai meno esperti, mentre l’ultimo rende il gioco estremamente difficile richiedendo una certa abilità al volante. 
Il problema del sistema di guida si riscontra nella fisica del gioco. Se da una parte le auto della più lente danno ottime sensazioni, i problemi arrivano con le auto della classe maggiore che risultano troppo leggere. I diversi terreni e le condizioni meteorologiche invece cambiano davvero il modo di affrontare le curve: guidare su neve o ghiaccio insomma non è come guidare sulla ghiaia o sull’asfalto. 
Buono invece il sistema di danni che, se impostato su realistico, richiede una certa attenzione alla guida visto che anche il semplice andare fuori pista può danneggiare il veicolo. Forse il sistema tende a prendersela un po’ troppo sul cambio, ma si lascia apprezzare e aggiunge quel pizzico di brio in più alle gare. Ciò che ci ha lasciati abbastanza interdetti è il sistema di collisioni con un brutto effetto di rimbalzo.
Nel complesso quindi WRC 5 si presenta come un titolo per tutti. Nonostante i difetti, ci siamo divertiti al volante delle auto da rally anche se i puristi della simulazione storceranno il naso dinanzi all’eccessiva semplificazione del modello di guida.

Dalla neve allo sterrato

Graficamente WRC 5 non setta nuovi standard per i racing game, anzi. Possiamo infatti notare i limiti della natura cross-gen del progetto. I 30 fotogrammi al secondo non sono stabili e in più di un’occasione si assistono a vistosi cali di frame rate, specia quando si utilizza la visuale dall’esterno. L’aliasing inoltre è troppo marcato e le texture sono soltanto sufficienti. Discreta la modellazione delle auto. Abbastanza anonimi invece gli effetti meteorologici con le gocce d’acqua che non sembrano toccare neanche il terreno e la neve che lascia abbastanza a desiderare.
Lascia inoltre abbastanza a desiderare il comparto audio del gioco che con la telecamera esterna da il peggio di se mettendo troppo in risalto lo scoppio della marmitta a discapito del suono del motore. Anche la voce del copilota risulta alla lunga fastidiosa e in alcuni casi in ritardo.

Commento finale

WRC 5 si presenta come un prodotto divertente capace di intrattenere i fan del rally grazie alla sua buona modalità carriera e un sistema di guica che mischia arcade e simulazione capace di attirare una grande fascia di pubblico pur scontentando probabilmente chi cerca la simulazione realistica. Il problema più grande di WRC 5 riguarda il modello fisico altanelante e la realizzazione tecnica. I 30 fotogrammi al secondo instabili sono imperdonabili se consideriamo un impatto grafico tutt’altro che memorabile. Aspetti questi che necessitano di essere rivisti in un ipotetico WRC 6. Nel complesso comunque WRC 5 rappresenta un discreto debutto per i ragazzi di Kylotonn Games nel mondo del rally.

  • Modalità carriera ben costruita

  • Gameplay adatto a tutti

  • Modello fisico imperfetto

  • Comparto tecnico da rivedere

  • Sonoro dimenticabile