Recensione Verso la distruzione totale con Wrecked: Revenge Revisited
Nato dalle ceneri di Mashed, che a sua volta ereditava lo stile di Micromachines V4, Wrecked: Revenge Revisited è l’ultima fatica dei ragazzi di Supersonic Software. Il titolo è rivolto esclusivamente al mercato del digital delivery ma basta scaricare la demo per capire che lo spirito di fondo in tutti questi anni non è cambiato.
di: Federico LelliCapodanno 2006, una decina di nerd si ritrova come ogni anno per festeggiare il cambio di data e, dopo un’indigestione di lenticchie e zampone, arriva finalmente il momento dell’intrattenimento. Le mie mani sapienti giocano al buio con le entrate del televisore fino a che non riesco a collegare la mia Xbox e ad accenderla. Ad attenderci c’è una copia di Mashed: Fully Loaded e quattro joypad già connessi alla console, il resto è storia.
Party Hard
Nato dalle ceneri di Mashed, che a sua volta ereditava lo stile di Micromachines V4, Wrecked: Revenge Revisited è l’ultima fatica dei ragazzi di Supersonic Software. Il titolo è rivolto esclusivamente al mercato del digital delivery ma basta scaricare la demo per capire che lo spirito di fondo in tutti questi anni non è cambiato. Wrecked è un racing arcade con visuale isometrica dove i piloti sono tenuti a rimanere tutti nella stessa schermata per non essere eliminati; essere veloci però non basta perché nelle piste si nascondono diverse armi e power-up che possono aiutare anche chi è nelle posizioni più arretrate, rendendo ogni gara imprevedibile. Quindi, oltre ai classici grilletti usati come acceleratore e freno, uno dei tasti più importanti è proprio quello per usare le armi, il resto è lasciato alla nostra abilità e alla nostra memoria, perché guidare in prima posizione quasi sempre vuol dire avere un preavviso visivo minimo sul percorso in cui stiamo gareggiando. Sarà quindi normale finire dal primo all’ultimo posto nel giro di una curva e anche l’eventuale eliminazione è una variabile che non si può escludere, ma non disperiamoci perché possiamo influire sul risultato della gara anche dall’esterno: è possibile infatti sparare da un mirino cercando di puntare il nostro rivale diretto o cercando di provocare scompiglio tra i giocatori rimasti. Il round finisce quando il primo riesce a rimanere solo grazie ad uno sprint o dopo aver eliminato i suoi avversari, una volta distribuiti i punti si ricomincia tutti insieme dall’ultimo checkpoint.
E fin qui la descrizione sarebbe identica a quella che vi avrei fatto per Mashed, dal quale Wrecked prende leggermente le distanze proponendo tre nuovi comandi: il superturbo e la superfrenata, entrambi da eseguire con una combinazione dei grilletti; e la spinta laterale da effettuare con lo stick destro. Non mancano inoltre inedite armi presenti in tracciati che includono nuovi percorsi e vecchie glorie.
Festa solitaria
Anche la modalità per giocatore singolo pur presentando dei punti in comune si differenzia dal precedente episodio, ma purtroppo in peggio. Da una parte ci sono le sfide: Velocità, dove puntare al tempo migliore; Armi, dove dobbiamo eliminare i nostri avversari con la nostra potenza di fuoco; Abilità, con gare dove dobbiamo trainare una roulotte o prendere dei gettoni sparsi in pista e Elite dove abbiamo un tempo limitato per passare da un checkpoint all’altro o una bomba collegata alla vettura che non ci permette di toccare i bordi della pista. Dall’altro lato si sente però la mancanza di una IA avversaria, colpevole assente che non ci permette di gareggiare contro i bot né in singolo né in multiplayer. Il modello di guida, anche se completamente arcade, non riesce mai a soddisfare pienamente: le collisioni poco convincenti non si sposano con un titolo che fa dello scontro tra rivali il suo punto di forza e stendiamo un velo pietoso sul netcode a volte impreciso e approssimativo, che ci fa vedere gli avversari zompettare qua e là. Come se non bastasse la telecamera di gioco vola intorno alle macchinine a volte con troppa enfasi, rischiando di fare più danni che benefici.
Ma il problema maggiore di Wrecked è la poca varietà di contenuti (e il DLC a pagamento uscito al lancio non aiuta): se per il giocatore singolo ci sono solo quattro sfide per tracciato, il multi ci presenta le stesse sei piste dove le uniche variabili sono le combinazioni di power-up presenti e le modifiche estetiche delle vetture che usiamo: sei auto che non hanno sostanziali differenze tra loro; a questo aggiungiamo l’assenza di playlist che ci obbligano a tornare ogni volta nella schermata di selezione o di rigiocare la stessa identica gara, la scelta bizzarra di far terminare la partita ogni volta che qualcuno si disconnette quando questa è già avviata, e avremo un gioco con tanto potenziale, ma che in definitiva lascia molto a desiderare.
Nomen Omen?
Wrecked: Revenge Revisited non è completamente da buttare e vi può far passare bei momenti online ma, come annuncia il titolo stesso, è un po’ “disastrato” ed è un peccato viste le solide basi che lo sorreggevano. Con una modalità single player puramente accessoria ed un multiplayer privo di contenuti si fa fatica a premiare il gioco per quello che dovrebbe essere: un seguito di Mashedcon il supporto al gioco online. Quello che ci è stato presentato è invece un deciso passo indietro rispetto al predecessore che non vale il prezzo elevato a cui viene venduto tanto meno l’acquisto del DLC associato, soprattutto considerando titoli XBLA/PSN molto più meritevoli.
Wrecked: Revenge Revisited è disponibile per XBLA a 1200 MP e sul PSN a 11.99€.