Recensione TrackMania Turbo
di: Santi "Sp4Zio" GiuffridaAlzi la mano chi non conosce TrackMania. Su PC è praticamente una delle serie più popolari di sempre, una di quelle che fa genere a sé e che vanta una folta schiera di appassionati sparsi in giro per il mondo.
Sviluppato da Nadeo ed edito da Ubisoft, il nuovissimo TrackMania Turbo approda su Xbox One e PS4 con l’obiettivo di conquistare una volta per tutte anche l’universo console. Missione compiuta? Scopriamolo subito.
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Stay focused and go faster
Leviamoci subito il sassolino dalla scarpa: TrackMania Turbo non tradisce la sua anima originale. Gomme roventi, velocità da brivido e tracciati funambolici. C’è tutto quello che abbiamo imparato ad amare e odiare nelle sue precedenti iterazioni. Perché sì, TrackMania è così, un po’ lo ami un po’ lo odii e magari mentre ti stropicci gli occhi per la stanchezza capisci che è meglio spegnere e riprovarci domani. Il gameplay di TrackMania Turbo è ancora una volta bastardo, ridotto all’osso eppure dannatamente profondo e difficile da padroneggiare. Non devi fare altro che accelerare, frenare e sterzare. Facile, no? Per niente. TrackMania Turbo non è un Need for Speed, un Ridge Racer o un Burnout qualsiasi. E’ semplicemente TrackMania. Punto. Non ci sono paragoni. Quando si corre con uno dei quattro modelli d’auto disponibili, l’unico vero avversario da battere è il tempo obiettivo della rispettiva medaglia (bronzo, argento e oro) oppure il “fantasma” di un vostro amico. Qualunque sia la vostra scelta, il ritmo è indiavolato e bisogna avere le palle di affondare il piede sull’acceleratore, lavorando di sterzo e controsterzo ogni volta che serve. Basta un battito di ciglia di troppo per perdere la concentrazione e mandare tutto a rotoli. Non per niente due dei quattro tasti frontali servono per riavviare dall’ultimo checkpoint o dal punto di lancio. Prova, fallisci, riprova. TrackMania Turbo è così, prendere o lasciare. Ti spara addosso centinaia di prove a tempo in altrettanti tracciati in cui l’imperativo è essere veloci, anzi velocissimi. Ogni prova della modalità Campagna dura in media una trentina di secondi e nella maggioranza dei casi si tratta di gareggiare da un punto A a un punto B, difficilmente avremo a che fare con tracciati chiusi. Imparare a memoria il layout della pista è praticamente obbligatorio, a meno che non vogliate schiantarvi in un nano secondo. Quando si corre a velocità folli le più piccole correzioni di traiettoria possono fare la differenza, soprattutto quando stai derapando come se non ci fosse un domani. Da questo punto di vista, ho subito realizzato che il modo per essere più rapidi è quello di affidarsi alla croce direzionale, piuttosto che allo stick analogico, mentre per accelerare e frenare vanno benone anche i tasti frontali, ma potete usare i grilletti se vi trovate meglio. Peccato non poter intervenire sulla sensibilità dello sterzo, avrebbe giovato non poco.
Se non l’aveste ancora capito, TrackMania Turbo è impegnativo, il DNA è quello d’altri tempi. La curva di apprendimento tutto sommato è ben bilanciata ma la frustrazione spesso è dietro l’angolo: alcuni tracciati vi faranno sudare le proverbiali sette camicie e ci resterete davvero male quando per colpa di un maledetto ostacolo sarete costretti a riavviare la corsa. E le cose si complicano ulteriormente quando si corre sullo sterrato, dove domare i “tic nervosi” dell’auto è veramente un’impresa. A volte avrete la sensazione che gli sviluppatori abbiano fatto di tutto per rendervi la vita un inferno. Ma le soddisfazioni non mancano, sia chiaro. Se conquistare l’oro non fosse così difficile non si chiamerebbe TrackMania, ormai il concetto dovrebbe essere chiaro.
In compagnia è più bello
L’offerta multigiocatore messa a punto per l’occasione è ghiotta: dallo schermo condiviso (fino a quattro giocatori) alla modalità Hot Seat, in cui i piloti virtuali tentano di realizzare a turno il miglior tempo possibile con un quantitativo prestabilito di carburante. Fino alla curiosa modalità Double Driver, in cui l’intera Campagna (e non solo) può essere giocata da due giocatori che impartiscono i comandi simultaneamente, lasciando che il gioco li “traduca” e li trasmetta all’auto. Un esperimento folle da provare almeno una volta, anche solo per farsi due risate. Le lobby online possono ospitare addirittura 100 giocatori ma anche qui le modalità competitive ci vedono intenti a battere i fantasmi degli avversari, con qualche variazione come la modalità Stunt, che ha un approccio più “acrobatico”.
TrackMania non sarebbe TrackMania senza il suo Trackbuilder, un potentissimo editor di tracciati che anche stavolta permette ai giocatori di realizzare nuove sfide da condividere con il mondo intero o con gli amici. Chiunque può dare fondo alla propria creatività come meglio crede, sfruttando i tanti strumenti e opzioni messi a disposizione dai ragazzi di Nadeo. La longevità del titolo, se ci pensate bene, è quindi inesauribile.
Non per tutti
TrackMania Turbo è proprio bello da vedere: pulito, colorato e velocissimo. Ogni location ha i suoi tratti distintivi così come ogni auto sfoggia un design unico e riconoscibile. La palette cromatica utilizzata è più vivace che mai, con contrasti decisi che esaltano la natura giochereccia del titolo. Visivamente parlando, ci troviamo tra le mani il miglior TrackMania di sempre, non ci sono dubbi. La sensazione di velocità è ben restituita ma di rado è facile scorgere qualche calo di frame rate e alcuni problemucci di sincronizzazione verticale. Niente di grave, certo, ma da un titolo che non ha bisogno di spremere come un limone l’hardware delle console su cui gira, ci saremmo aspettati un comparto tecnico decisamente più solido.
Ottimo invece il comparto audio, forte di musiche elettroniche dal ritmo incalzante ed effetti sonori quasi sempre all’altezza della situazione.
Tirando le somme, TrackMania Turbo è un gioco valido, ben confezionato ma inevitabilmente di nicchia. Si rivolge in special modo a tutti quei giocatori che sanno già a cosa vanno incontro. Il gameplay, per quanto possa essere semplice alla base, è anche infinitamente profondo e dannatamente ostico. Imparare a padroneggiarlo richiede molta pazienza e sudore. Detto questo, se cercate un’esperienza di guida che sia immediata e non vi siete mai avvicinati alla serie, statene alla larga, o al massimo provatelo prima da un amico. Viceversa, se siete esperti in materia e TrackMania è sempre stata una delle vostre passioni, beh, sapete già che dovete acquistarlo per forza.