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Recensione Super Mario RPG

di: Marco Licandro

Nintendo ha lanciato un nuovo gioco di Mario, e come al solito, i videogiocatori non possono che esserne felici. Ma ciò che veramente fa notizia, e dovrebbe interessarvi, non è tanto se il lavoro effettuato dal team sul celebre Super Mario RPG sia sfociato in un remastered o in un remake. Quello che veramente importa è che il titolo sia effettivamente stato lanciato fisicamente in Europa.

Inizialmente disponibile solo in Giappone, Super Mario RPG creava l’ennesimo punto di svolta, già dal lontano 1996. Il gioco esclusivo per SNES accompagnava altri titoli basati sul celebre idraulico come Super Mario World 1 e 2, Super Mario AllStars, nonché l’inizio della saga di Mario Kart. Nonostante tutto, la versione di ruolo non arrivò mai nei paesi PAL, almeno fino al 2008 quando uscì in forma digitale su Nintendo Wii su Virtual Console.

Finalmente avrete l’opportunità di avere tra le mani la miglior versione di questo classico giapponese, con varie modifiche per rendere l’esperienza quanto più simile a quella autentica, ma con qualche miglioria che vedremo insieme.

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La spada nella roc… nel castello.

Bowser, Peach, Mario. Questo trinomio utilizzato da sempre, questo triangolo di conflitto e sentimenti non corrisposti (a parte l’odio reciproco tra Bowser e Mario, ovviamente). Inizia tutto come ci si aspetta, con Peach rapita, Mario alla riscossa, e Bowser praticamente rassegnato dall’ennesimo tentativo mandato in frantumi dall’idraulico di turno.

Questa volta, però, le cose si complicano quando una enorme spada trafigge il castello, sparpagliando i nostri personaggi per il mondo di gioco, e prendendo possesso del regno. Strano? Abbastanza, ma vi assicuro che vi abituerete alle stranezze di questo titolo e al suo umorismo già dai primi minuti di gioco.

Mario si vedrà quindi ad esplorare il Regno dei Funghi accompagnato dal suo nuovo amico Mallow, che in teoria dovrebbe essere una rana, almeno fino a prova contraria, nonché una bambola dal nome così impronunciabile che chiameremo Geno, posseduta dallo spirito di una stella. Tutti con lo stesso scopo: quello di recuperare i frammenti di Star Road divisi in 8 parti, aiutare Geno a tornare nel suo mondo, e ovviamente recuperare il castello assediato anche con l’aiuto di, ebbene sì, Bowser, nonché della stessa principessa Peach (!).

Ritorno alle origini dell’RPG

Nonostante non avessimo mai ufficialmente ricevuto questo titolo in Europa, abbiamo sicuramente provato l’esperienza RPG grazie alla sua eredità, grazie a titoli di successo quali Mario & Luigi, nonché la meravigliosa serie di Paper Mario, i quali sono tutti caratterizzati da un sistema di combattimento a turni e svariati NPC con cui chiacchierare e ottenere oggetti e informazioni.

Non ci sentiremo quindi completamente estraniati quando il gioco ci lancerà subito sull’azione senza nessun tutorial, correndo in un corridoio zeppo di nemici grazie ad una visuale isometrica, e attivando ostiche battaglie a turni al solo tocco di uno di essi.

Al solito, sarà possibile attaccare, difendere, utilizzare oggetti, nonché effettuare speciali attacchi che consumeranno risorse, il tutto semplicemente selezionandolo comodamente e senza fretta dal menù, e scegliendo il nostro bersaglio.

Per complicare un po’ le cose, altrimenti sarebbe troppo facile, vediamo già da subito che la pressione del tasto azione al momento giusto potrà sfociare in un danno critico, o in una difesa perfetta priva di danno, ma le condizioni per farlo saranno ostiche e cambieranno in base al nemico e all’attacco effettuato o ricevuto, rendendo il tutto più facile a dirsi che a farsi.

Vediamo quindi come Super Mario RPG setta sostanzialmente le basi dei giochi di ruolo a venire, con un sistema di combattimento estremamente solido, ed un gameplay che chiede al giocatore di esplorare e parlare con tutti, offrendo spesso semplici puzzle nel percorso così da rallentarci e nel frattempo aiutarci a salire di livello.

Ogni qual volta lo faremo, potremo decidere noi quali attributi potenziare, se quelli magici, quelli fisici, o pensare alla salute aumentando i punti vita per evitare di giungere precocemente al game over, nel caso tutti i personaggi finissero KO. Ottenendo monete, potremo anche utilizzarle per dormire in un bel letto e recuperare la salute, o acquistare oggetti utili in battaglia o ancor meglio equipaggiamento ed armi per affrontare i nemici più ostici.

Di tanto in tanto ne incontreremo alcuni che fungeranno da mini boss, con tecniche da scoprire e neutralizzare, tutti caratterizzati dal divertente umorismo che tanto caratterizza la serie di Mario.

Remake o Remastered?

Veniamo alla domanda che tutti si saranno posti: Super Mario RPG è un remake o un remastered? Il titolo di Nintendo è sicuramente un remastered, visto che le varie migliorie immesse dal team di Kyoto servono solo ad aggiornare un titolo uscito su console a 16-bit e adattate per essere fruito su Nintendo Switch.

L’esperienza è pressoché identica all’originale, e volutamente, con i suoi pro e contro, giocando un titolo che sì, sa un po’ di vecchiotto con le sue dinamiche e gameplay, ma che riesce comunque ad intrattenere. 

Vi sono svariati cambi, soprattutto grafici, che permettono di godere di grafiche più pulite e attuali, menù più dinamici, nonché una risoluzione del gioco a 16:9 che al tempo sicuramente non era lo standard. Nonostante il cambio grafico, il look and feel del gioco rimane coerente con quello dell’epoca, dando comunque l’impressione di essere datato.

Anche riguardo il comparto audio, l’intera colonna sonora del gioco è stata riorchestrata, e questa nuova versione è attiva in maniera predefinita. In qualsiasi momento potrete andare nel menù e cambiarla, così da decidere se apprezziate di più l’originale, come fu esattamente il mio caso. Nonostante la qualità del suono, trovo infatti la nuova versione orchestrata troppo pomposa e musicalmente più debole, almeno se comparata con i suoni distintivi della versione per SNES.

Il combattimento ha qualche aggiunta, come le triple mosse attivate da una barra circolare che si riempirà durante il combattimento, e che una volta piena permetterà di sferrare un nuovo attacco speciale, personalizzato per il trio che staremo utilizzando, e sfoggiando una animazione unica che merita la pena provare.

Vi sono altre aggiunte secondarie, ma non per questo meno importanti, che arricchiscono di molto l’esperienza complessiva, come il salvataggio automatico: che si alterna alla possibilità di quello classico manuale, così evitare di dover rifare completamente un percorso in caso di game over inaspettato (capita spesso). 

La difficoltà è ora selezionabile, permettendo una esperienza fedele all’originale, o una più semplice che vedrà i nemici soccombere molto prima, così da concentrarci sulla storia e giocare senza troppe pretese.

E ancora: modifiche all’inventario, allo stoccaggio, nomi dei personaggi aggiornati (la Principessa Toadstool è ufficialmente chiamata Peach), nonché la aggiunta di un diario nel menù dove tenere traccia dei mostri affrontati, nonché un riproduttore di suoni e medaglie ottenuti nei mini giochi.

In breve, merita?

Assolutamente. È vero che i nuovi giocatori potranno trovare i ritmi ed il gameplay di questo titolo abbasatanza lenti, essendo stato rimasterizzato per riprodurre una esperienza quanto più simile all’originale, ma per i vecchi giocatori amanti del ruolo, Super Mario RPG è sicuramente una meraviglia da giocare. e rigiocare vista la decina di ore richieste per completarlo.

La versione riorchestrata delle musiche è a mio parere un punto debole, non riuscendo a migliorare i suoni dell’originale, ma le altre migliorie integrate nel titolo sono sicuramente delle ottime aggiunte, che svecchiano il gameplay e lo rendono più accessibile al pubblico odierno. Provatelo!