Recensione Star Wars: Battlefront
di: Redazione
“Tanto tempo fa in questa galassia… era tutta campagna” [cit.]
Sono passati pochi giorni da quando la Ribellione, grazie all’aiuto di un giovane pilota di Tatooine, Luke Skywalker, è riuscita a neutralizzare la Morte Nera, la gigantesca Star Destroyer dell’Impero capace di far esplodere un pianeta intero. Sotto la guida della principessa Leia Organa, i ribelli si stanno organizzando per dare un colpo di spugna alle truppe imperiali. La lotta è serrata e le due fazioni non accennano a cedere il passo. Hoth, Sullust, Tatooine e Endor sono i teatri di questa intensa battaglia, mentre nei cieli infuriano duelli a bordo di navi spaziali. Il futuro è incerto e soprattutto nelle nostre mani, benvenuti in Star Wars Battlefront.
[Ora scorrere la pagina verso l’alto canticchiando il tema di Star Wars].
“Soltanto un Sith vive di assoluti”
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Star Wars: Battlefront si distacca da quanto proposto dalla produzioni FPS odierne offrendo un’esperienza godibile a chiunque abbia sempre sognato di vivere in prima persona le guerre stellari di Ian Solo e soci.
Questo lo si evince già nel tutorial del gioco che mostra chiaramente quando Star Wars: Battlefront vuole distaccarsi dalla serie Battlefield e da tutti gli altri FPS sul mercato. L’arma quindi risulta molto leggera e semplice da controllare, la balistica non esiste così come le munizioni. Le armi presentano quindi un sistema di surriscaldamento che costringe i giocatori di sparare raffiche non troppo prolungate così da non rischiare di ritrovarsi con l’arma fuori uso sotto il fuoco nemico.
Restando a tema accessibilità salta all’occhio anche la totale mancanza di classi tra cui scegliere. È presente una semplice personalizzazione estetica da modificare tramite le apposite skin dei personaggi. Per quanto riguarda l’equipaggiamento troviamo invece una selezione di 11 armi, tra cui blaster, pistole, fucili da cecchino e così via. Infine sono presenti delle carte che garantiscono l’uso di particolari armi da fuoco, gadget come jetpack o granate, e abilità passive e attive. Non si tratta, comunque, di strumenti “usa e getta” e sarà sufficiente attendere che si ricarichino completamente prima di poterli di nuovo usare. Per ottenere questi elementi (skin, armi e carte) bisogna prima sbloccarli avanzando di livello e poi acquistati tramite l’apposita moneta di gioco.
Infine sul campo di battaglia troviamo dei gettoni che permettono di sbloccare particolari potenziamenti che mettono a disposizione del giocatore una serie di armamenti speciali che spaziano dal classico lanciarazzi, droni e torrette automatiche. Ben più rari, invece saranno quelli che consentiranno di salire a bordo di un velivolo spaziale o addirittura di impersonare uno dei personaggi speciali. Troviamo infatti tre eroi e tre malvagi che hanno reso celebre la sagadi Star Wars. Ciascuno di essi è dotato di una resistenza fuori dal comune e di particolari abilità che li rendono avversari estremamente pericolosi da non sottovalutare. L’Impero nello specifico, può vantare di figure del calibro di Darth Veder, l’Imperatore Palpatine e Boba Feet, mentre, per i ribelli saranno disponibili Luke Skywalker, la principessa Leila e l’immancabile Ian Solo.
Probabilmente i puristi e gli amanti di un’esperienza più hardcore storceranno il naso dinanzi all’eccessiva semplificazione e accessibilità di Star Wars: Battlefront, eppure una volta sul campo di battaglia ci si dimentica di tutto. Il divertimento è infatti la parola d’ordine del gioco di DICE. Una volta morti (e non sarà una cosa rara) è possibile tornare in gioco al fianco di un compagno di squadra istantaneamente e gettarsi così nuovamente al centro dell’azione. Insomma ogni partita è frenetica, adrenalinica e un vero e proprio tripudio di esplosioni. Ciò che più ci ha sorpresi di Star Wars: Battlefront è la completa assenza di tempi morti in favore del sano divertimento.
Meglio soli che male accompagnati?
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Star Wars: Battlefront è un gioco che focalizza tutta la sua attenzione sul multiplayer competitivo, eppure non mancano alcune modalità costruite per poter essere giocate in singolo.
Addestramento permette di affrontare una serie di missioni in singleplayer per imparare le basi del gioco. Queste missioni riguardano diversi aspetti del gioco, dal pilotare i vari veicoli fino al controllo degli eroi.
La modalità Battaglie si divide in due parti: Battaglie ‘classiche’ e Battaglie eroiche. Queste sono giocabili in singleplayer oppure contro un altro amico. Le Battaglie classiche vedono i giocatori schierarsi con i ribelli o gli imperiali ed eliminare i propri nemici fino ad arrivare a 100 punti. A ogni eliminazione gli avversari lasciano dei gettoni da raccogliere che incrementano il proprio punteggio. Le Battaglie eroiche utilizzano le stesse regole con l’unica differenza che potete impersonare gli eroi e i malvagi come Ian Solo e Boba Fett.
Infine abbiamo la modalità Sopravvivenza che rappresenta la classica modalità Orda da affrontare da soli o in compagnia di un altro giocatore. L’obiettivo è resistere a 15 ondate di nemici sempre crescenti e sempre più forti. A livello di difficoltà più basso non rappresenta una sfida così ardua, ma selezionando un livello più alto le cose si fanno decisamente più interessanti con i giocatori che si vedono costretti a collaborare e stare vicini per non lasciarci le penne.
Nel complesso queste modalità rappresentano un semplice contentino per chi richiedeva a gran voce una vera e propria campagna singleplayer che purtroppo risulta mancante. Il cuore del gioco sta tutto nel competitivo.
“L’abilità di distruggere un pianeta è insignificante in confronto alla potenza della Forza.”
Per Star Wars: Battlefront, DICE ha pensato a ben nove modalità multiplayer competitive che supportano un minimo di 12 giocatori a un massimo di 40. Si da modalità classiche come Eliminazione che è un deathmatch a squadre 10v10 a modalità inedite e realizzate ad hoc come Assalto Camminatori.
Cargo è una variante del classico cattura la bandiera dove sei giocatori per squadra lottano per il controllo di una serie di carichi. Ogni squadra inizia con 5 carichi a testa che vanno protetti, ma allo stesso tempo bisogna andare all’assalto di quelli nemici. Un carico va raccolto e portato nella propria base per poter passare in vantaggio. Al termine dei 15 minuti vince la squadra che controlla più carichi. Pur rappresentando una modalità standard nei multiplayer competitivi, Cargo risulta piuttosto riuscita richiedendo un’ottima conoscenza delle mappe (4 in totale) e un buon lavoro di squadra. Il ‘ladro’ del carico nemico necessita di una protezione da parte del suo team per poter riuscire a portare il bottino nella propria base che allo stesso tempo va protetta per impedire agli avversari di avvicinarsi.
Zona di Lancio è una delle modalità più divertenti e meglio riuscite dell’intero pacchetto. 16 giocatori divisi in due squadra devono conquistare una capsula di salvataggio. Conquistata una capsula si ottiene un punto e sulla mappa ne spunta una nuova che va ovviamente conquistata a sua volta. A vincere è la squadra che arriva prima a cinque capsule, oppure chi ne ha conquistate di più entro lo scadere del tempo.
Corsa ai Droidi vede due squadre di 6 giocatori ciascuna lottare per il controllo di tre droidi GNK sparsi per la mappa. La particolarità di questa modalità è che i tre droidi da conquistare sono in costante movimento donando al tutto una maggiore dinamicità visto che non basta appostarsi in un luogo per difendere un robottino già controllato. Il gioco di squadra svolge anche in questo caso un ruolo fondamentale in quanto la vittoria del match la si ottiene solo con il controllo di tutti e tre i droidi. Conviene quindi dividersi in tre gruppi da due giocatori, ognuno si occupa di un droide specifico. Corsa ai Droidi supporta sei mappe esattamente come Zona di Lancio.
Caccia all’Eroe è sicuramente la parte più debole dell’intero pacchetto. Si tratta di una modalità asimmetrica che vede un giocatore impersonare un eroe mentre gli altri sette giocatori hanno il compito di eliminarlo. Chi elimina l’eroe, rinasce a sua volta come tale. Alla fine della partita vince chi ha effettuato più eliminazioni. Il problema è che questa modalità è basata solo ed esclusivamente sul fattore C. Vista la grande resistenza degli eroi infatti per ucciderne uno bisogna trovarsi al posto giusto nel momento giusto. E se non siete così fortunati la modalità consiste semplicemente nel prenderle dagli eroi visto che poco si può fare contro la loro potenza offensiva.
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Eroi contro Malvagi è la modalità perfetta per chi vuole provare sul campo di battaglia tutti gli eroi. Ogni squadra è composta da sei giocatori ciascuna, di questi tre impersonano i personaggi speciali mentre gli altri tre svolgono il ruolo di fanteria. L’obiettivo è uccidere gli eroi o i malvagi della squadra avversaria. Questa modalità si divide in vari round, vince la partita chi riesce a conquistare per primo cinque round. Il punto di forza sta nella brevità dei vari round e nella possibilità di svolgere almeno una volta su due il ruolo di un eroe. Il problema sta nell’impersonare il ruolo di fanteria che soprattutto all’inizio della partita, quando ci sono tre eroi per squadra, diventa carne da macello. Nonostante questo problema di bilanciamento, Eroi contro Malvagi riesce a divertire molto proprio grazie alla particolarità dei personaggi speciali coinvolti. Queste ultime due modalità appena descritte supportano ben nove mappe.
Dulcis in fundo abbiamo le tre modalità principali che rappresentano le punta di diamante di Star Wars: Battlefront e che coinvolgono un massimo di 40 giocatori divisi in due squadre da 20 e supportano un massimo di sole quattro mappe, un numero a nostro modo di vedere troppo ristretto considerando che stiamo parlando del modalità principe di Star Wars: Battlefront.
In Supremazia le due squadre si contendono cinque punti di controllo sparsi per le mappe. L’obiettivo è ovviamente conquistarli tutti oppure la maggior parte entro lo scadere del tempo. Le squadre iniziano con due punti di controllo ciascuna e devono battersi per un ultimo punto situato al centro della mappa. Assegnata questa quinta zona, tutte le altre vanno conquistate seguendo uno specifico ordine. Questo vuol dire che l’azione si svolge su due punti alla volta, uno per squadra, concentrando tutta lì l’azione.
Assalto Camminatori è una modalità asimmetrica in cui le due squadre svolgono obiettivi differenti. Gli imperiali devono difendere la marcia degli AT-AT verso la base dei ribelli. Quest’ultimi invece devono distruggere i due possenti walker imperiali. Il problema è che sono dotati di scudo e qui entrano in gioco due postazioni radio che inviano gli Y-Wing sul campo di battaglia. Questi disattivano per un periodo di tempo le difese degli AT-AT permettendo alla forza ribelle di scatenare la loro potenza di fuoco sui due walker. Gli imperiali ovviamente devono impedire l’attivazione delle due stazioni uplink che rappresentano di fatto il centro focale dell’azione.
L’impatto iniziale è davvero stupefacente con un senso di battaglia a 360° gradi che solo la saga di Star Wars poteva regalare. In queste due modalità infatti non mancano mezzi aerei come gli Ala-X e gli Intercettori TIE, oppure mezzi di terra come gli AT-ST, torrette e quant’altro. Non ci dimentichiamo poi dei Jedi e dei Sith che possono arrivare sul campo di battaglia. Nella beta lamentavamo di come Assalto Camminatori presentava uno sbilanciamento a favore delle truppe imperiali. DICE ha lavorato sodo per mitigare questo problema e adesso le partite risultano decisamente più equilibrate inserendo dei punti deboli agli AT-AT e non solo.
“Viaggiare nell’iperspazio non è come spargere fertilizzanti da un aeroplano!”
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Meritano un discorso a parte le battaglie aeree che trovano la loro massima espressione nella modalità Squadrone di Caccia. Precisiamo che non ci troviamo dinanzi un simulatore di volo alla War Thunder in quanto il gameplay rispecchia l’accessibilità e il divertimento istantaneo che l’intera produzione vuole offrire. Di conseguenza il feeling dei veicoli è arcade, con la leva sinistra si regola la velocità, con la destra la direzione e quindi la mira, i due grilletti invece permettono di sparare e di sfruttare l’autolock sulle navi nemiche. I tasti dorsali invece attivano alcune abilità come uno scudo o un razzo a ioni devastante sugli avversari.
Squadrone di Caccia presenta su schermo non solo i 40 giocatori ma anche una serie di bot controllati dall’intelligenza artificiale così da non annoiare mai durante lo svolgimento della partita. Ogni battaglia oltre ad essere un deathmatch tra velivoli comprende obiettivi che vanno dall’attacco di un trasporto alla difesa di uno proprio.Sono presenti anche in questo caso una serie di gettoni che riparano il proprio mezzo o ricaricano le abilità speciali. Non mancano neanche gli eroi che qui sono rappresentate dalle navi speciali come il Millenium Falcon per i ribelli e lo Slave di Boba Fett per gli Imperiali. Il loro contributo nel match può risultare fondamentale ai fini della vittoria.
La forza è potente…
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Star Wars: Battlefront sfrutta il Frostbite Engine, il motore creato proprio da DICE che ormai viene utilizzato dalla maggior parte delle produzioni di Electronic Arts. Tecnicamente il gioco gira a 900p su PS4 e 720p su Xbox One con 60 fotogrammi al secondo granitici. Camminatori, velivoli spaziali e ambienti ricalcano fedelmente quanto visto nelle produzioni cinematografiche e se possibile, risultano ancora più vivi e affascinanti. Ogni aspetto insomma è realizzato con cura, l’atmosfera è straordinaria e sembra proprio di essere in un film di Guerre Stellari. Il merito va anche a una componente sonora di primissimo ordine, e a dirla tutta da un team come DICE non ci aspettavamo diversamente visto che sono dei maestri in questo campo. Star Wars: Battlefront è poi giocabile sia in prima che in terza persona, visuali che vengono riproposte anche quando si è alla guida dei veicoli i cui interni sono ricreati sin nei minimi dettagli.
Commento finale
Non ci piace ripeterci, ma dobbiamo riprendere quanto detto nel provato della beta. Star Wars: Battlefront infatti sprizza Star Wars da tutti i pori e rappresenta di fatto una delle migliori incarnazioni videoludiche di questo brand. L’assenza di un vero e proprio sistema di classi e la sua eccessiva accessibilità potrebbero infastidire i fan hardcore degli FPS, da parte nostra però siamo rimasti estasiati dal gameplay frenetico e divertente. Dobbiamo però evidenziare una scarsezza di contenuti che impediscono alla produzione di EA e DICE di brillare in ogni aspetto. La parte singleplayer e cooperativa è incapace di trattenere a lungo, mentre il multiplayer competitivo presenta un discreto numero di modalità, alcune funzionanti, altre meno, che però alla lunga rischiano di stancare a causa di un numero limitato di mappe. Una vera e propri campagna singleplayer degna di questo nome avrebbe reso Star Wars: Battlefront un prodotto imprescindibile ma per questo ci toccherà aspettare lo Star Wars firmato Visceral Games.
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Grafica, sonoro e atmosfera ai massimi livelli
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Gameplay accessibile e divertente
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Multiplayer competitivo solido e con un discreto numero di modalità…
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…ma avevano bisogno di più mappe
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Il singleplayer e il co-op lasciano a desiderare
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L’eccessiva semplificazione di alcuni elementi può infastidire chi cerca un po’ di profondità