Recensione Sonic Lost World
In questi anni di incursioni in casa Nintendo da parte del riccio blu marcato Sega ne abbiamo viste diverse. Abbiamo partecipato insieme a lui, fiancheggiati dal celebre idraulico Mario, a differenti olimpiadi, abbiamo combattuto con e contro di lui in furiose lotte circondati da svariati personaggi, eppure recensire un titolo della serie regolare di Sonic in esclusiva per la casa di Kyoto fa sempre un certo effetto, nonostante non sia la prima volta. Certo sono passati decenni dall’antica rivalità delle due grandi compagnie nipponiche, ma per chi ha vissuto quegli anni è sempre una sensazione strana.
di: Andrea "Macchiaiolo" BarbaraIn questi anni di incursioni in casa Nintendo da parte del riccio blu marcato Sega ne abbiamo viste diverse. Abbiamo partecipato insieme a lui, fiancheggiati dal celebre idraulico Mario, a differenti olimpiadi, abbiamo combattuto con e contro di lui in furiose lotte circondati da svariati personaggi, eppure recensire un titolo della serie regolare di Sonic in esclusiva per la casa di Kyoto fa sempre un certo effetto, nonostante non sia la prima volta. Certo sono passati decenni dall’antica rivalità delle due grandi compagnie nipponiche, ma per chi ha vissuto quegli anni è sempre una sensazione strana.
I 6 Nefasti
Eggman ci prova di nuovo.
Nonostante le innumerevoli batoste prese da Sonic e compagni, il nostro caro scienziato pazzo è un tipo testardo e questa volta ha deciso di fare le cose in grande. Messa a punto una macchina in grado di prosciugare l’essenza vitale del mondo, il malvagio dottore ha sguinzagliato i suoi nuovi terribili alleati per recuperare innocenti animaletti e trasformarli in spietati robot da guerra. I 6 Nefasti, questo il nome dei nuovi aiutanti di Eggman, sono un gruppo di temibili esseri demoniaci dotati di straordinari poteri e sconfinata cattiveria, tenuti al guinzaglio grazie ad un corno magico che infligge loro dolore e li tiene soggiogati. Purtroppo il tempestivo intervento del nostro eroe blu priva il suo malvagio antagonista di questo corno, liberando così il tremendo gruppo dalla catena della schiavitù, e lasciandolo libero finalmente di attuare ogni tipo di malefatta anche a scapito di tutta la vita sul pianeta. Sonic, accompagnato dal fidato amico Tales, si trova così costretto a collaborare con Eggman per impedire ai Sinistri 6 di distruggere il mondo e la vita in esso contenuta.
Partiamo così all’esplorazione di uno stranissimo pianeta caratterizzato dalla ripartizione della sua superficie in esagoni: l’Esamondo.
I colori di Sonic
Di una cosa potete star certi: Sonic Lost World è un Sonic vero e proprio. Un platform vecchia scuola, se ci passate il termine, che offre sia sezioni in 3D inquadrando il nostro eroe dietro le spalle, sia sezioni in puro 2D dove possiamo rivivere quelle sensazioni tipiche delle prime avventure del nostro amico spinoso.
La mappa di mondo in cui scegliere i livelli è rigorosamente divisa in esagoni e può essere esplorata a piacere. Non dobbiamo aspettarci chissà quali esplorazioni, ma è comunque piacevole poter sbloccare qualche livello aggiuntivo, qualche bonus, o semplicemente trovare qualche vita e recuperare qualche missione. Selezionando un livello potremo decidere se affrontarlo in modalità classica o tentare di stabilire record con cui scalare poi le classifiche.
I livelli di gioco sono piccoli pianeti da esplorare il più delle volte a 360° come nei 2 capolavori di casa Nintendo Mario Galaxy e il suo seguito da cui questo titolo sembra trarre molta ispirazione.
Se avete amato Sonic Colors, amerete anche questo capitolo che odora quasi di sequel. Tornano infatti i Wisp colorati del precedente episodio, alcuni già visti, altri inediti. Utilizzando questi power up, Sonic può trasformarsi e affrontare in modo alternativo i livelli. Le trasformazioni sono a tempo, il quale può essere ricaricato recuperando un altro Wisp lungo la nostra corsa. Su questo principio si basano molti livelli, infatti sfruttando il potere derivato dagli strani esseri colorati dovremo coprire lunghe sezioni, mantenendo la nostra trasformazione attraverso il recupero di altri Wisp lungo il percorso.
Esplorazioni rapide
Durante le nostre veloci corse dovremo cercare di salvare più animaletti possibile: infatti disseminati nel paesaggio troveremo grandi gabbie che potremo aprire salendoci sopra, mentre potremo salvarne altri sconfiggendo i robot di Eggman che affolleranno i livelli. Questa procedura non rappresenta un solo orpello per gli appassionati di punteggi alti ma una vera e propria necessità in quanto ogni livello richiede un numero minimo di creaturine salvate per poter essere affrontato.
Nasce così uno strano connubio tra corse folli e bisogno di esplorazione. Purtroppo i 2 non sembrano convivere serenamente. I livelli di gioco risultano spogli se percorsi a bassa velocità e il level design purtroppo non brilla sotto l’aspetto prettamente giochereccio. Come abbiamo accennato i mondi di gioco sono rappresentati da piccoli pianeti collegati tra loro da potenti molle. Capita molto spesso prendendo una di queste molle di assistere passivamente al continuo rimbalzare del nostro eroe che percorre così in modo automatico buone porzioni di livello.
I nemici che affrontiamo lungo i percorsi possono essere abbattuti tramite un semplice salto mirato, infatti, mantenendo lo sguardo di Sonic verso gli avversari, questi vengono contrassegnati da un mirino. Premendo velocemente il comando di salto o il comando di calcio, una nuova mossa inedita di questo capitolo, elimineremo rapidamente gli ostacoli.
Le ambientazioni che percorreremo spaziano dai classici prati della serie a distese innevate, passando per deserti e vecchie fabbriche abbandonate. In ognuna di queste dovremo affrontare uno dei 6 malefici avversari. I boss si rivelano un po’ più interessanti del previsto, infatti presentano la necessità di comprendere non solo il pattern di attacco ma soprattutto la modalità necessaria per infliggere danno al nemico. Sfortunatamente questi scontri sono molto veloci e si risolvono nel giro di pochissimo tempo.
Le particolarità della console Wii U vengono sfruttate in modo abbastanza esteso. A parte ovviamente l’off-tv, ossia la possibilità di giocare utilizzando solo lo schermo del gamepad, troviamo alcune sezioni da affrontare tramite il touchscreen. Lungo la mappa sono dislocati alcuni tendoni da circo, all’interno dei quali troveremo livelli bonus: ad esempio una sorta di Arkanoid in cui muoveremo una piattaforma tramite dito per far rimbalzare Sonic contro ostacoli e accumulare così punti. Purtroppo la realizzazione non è delle migliori, perché oltre ad un leggerissimo ritardo, spesso è difficile riconoscere il nostro eroe appallottolato in mezzo ad esplosioni colorate.
How I Met Your Sonic
Questo titolo l’abbiamo messo solo perché il doppiatore italiano di Sonic altro non è che Renato Novara, lo stesso di Ted Mosby della famosa serie How Met Your Mother. Il nostro eroe ha già avuto la sua voce in Generations, ma l’effetto è comunque un po’ disorientante. Senza motivo, lo sappiamo, visto che Renato Novara ha già dato la voce ad altri personaggi dei videogiochi celebri, ad esempio Ezio Auditore in Assassin’s Creed 2 o Garrus nella serie Mass Effect.
Il doppiaggio italiano si rivela finalmente di buona fattura, le scene animate che fanno da introduzione ai vari scenari risultano ben recitate seppur molto semplici nella loro realizzazione.
Un plauso particolare va alla colonna sonora.
Accanto ai motivetti molto orecchiabili tipici della serie troviamo, infatti, anche musiche orchestrate decisamente altisonanti e più adatte forse ad altri generi, ma comunque molto belle. Per farvi un esempio molto chiarificatore, durante un livello ambientato in una fabbrica abbandonata la colonna sonora ci ha portato alla mente il tema di Final Fantasy XIII ( complice ovviamente l’ambientazione, ma la sensazione di straniamento era piuttosto evidente).
Sonic Lost World nella sua versione Wii U si rivela un acquisto obbligato per i fan della mascotte Sega e un titolo da tenere in considerazione anche per gli altri.