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Recensione Skylanders Superchargers

Senza ombra di dubbio il brand di Skylanders ha portato una rivoluzione nel media videoludico considerando le altri grandi compagnie che si sono messe a seguire il filone dei Toys-to-life. Insomma, per farla breve, se oggi esistono Disney Infinity, Amiibo e LEGO Dimensions il merito è solo e soltanto di Skylanders. Ecco dunque che la serie si aggiorna anche quest'anno con un nuovo capitolo chiamato Skylanders Superchargers sviluppato da Vicarious Visions. Novità di questa edizione sono i veicoli.

di: Luca Saati

Senza ombra di dubbio il brand di Skylanders ha portato una rivoluzione nel media videoludico considerando le altri grandi compagnie che si sono messe a seguire il filone dei Toys-to-life. Insomma, per farla breve, se oggi esistono Disney Infinity, Amiibo e LEGO Dimensions il merito è solo e soltanto di Skylanders. Ecco dunque che la serie si aggiorna anche quest’anno con un nuovo capitolo chiamato Skylanders Superchargers sviluppato da Vicarious Visions. Novità di questa edizione sono i veicoli.

Kaos nelle Skylands

Kaos, villain che abbiamo sconfitto in Skylanders: Trap Team, ritorna a seminare panico e terrore nelle Skylands dove è diventato il nuovo imperatore. Questa sua nuova carica gli permette di bandire il padrone del portale fuori dal mondo. Hugo, Cali e Flynn riescono però ad hackerare l’accesso al portale permettendo così agli Skylanders di combattere per fermare i piani di Kaos. 
Una storia, quella raccontata dal nuovo Skylanders, piuttosto semplice ma che riesce a intrattenere per circa 8 o 10 ore coinvolgendo i più piccoli con la sua semplicità e ironia.

Non solo quattro ruote

Come già detto all’inizio di questa recensione, la più grande novità di Skylanders Superchargers è rappresentata da nuovi tipi di giocattoli, ovvero i veicoli che sono suddivisi in tre categorie: terra, aria, acqua. Questa introduzione però non trasforma la serie Skylanders in un racing game, anzi. Il gameplay infatti è ancora quello classico fatto di combattimenti contro i nemici e sequenze platform. Sparsi per i livelli ci sono un sacco di bonus, tra tesori, cappelli, pietre dei desideri e così via. Si tratta di oggetti utili per potenziare i propri personaggi, i cappelli ad esempio aumentano alcune statistiche come la salute e la potenza d’attacco, mentre le monete permettono di sbloccare nuove abilità. Considerando il target d’utenza il livello di difficoltà è ben bilanciato. Al livello normale infatti il gioco non crea particolari grattacapi al giocatore, mentre ai livelli più avanzati invece le cose si fanno più difficili senza però mai risultare impossibili. 
A tenero lontano il senso di ripetività e rendere il gameplay più vario ci pensano i mezzi guidabili che vengono chiamati in causa in momenti prestabiliti del gioco tra una sessione e l’altra a piedi. Questi propongono due stili di guida differenti, il primo è quello classico con la telecamera posizionata alle spalle del veicolo mentre l’altro stile prevede una telecamera allargata e il controllo del mezzo che si posiziona a metà tra il controllare un personaggio e un auto e che si attiva di solito quando bisogna combattere una discreta quantità di avversari. Inizialmente questo secondo sistema non ci aveva convinto pienamente ma dopo qualche ora di gioco e con un po’ di pratica si prende confidenza e passare all’istante da una fase all’altra non diventa più un problema. Come i personaggi, anche i mezzi sono personalizzabili e potenziabili. Questi infatti hanno una loro moneta personale, ovvero le rondelle, che possono essere spese per migliorare lo scudo e la potenza delle armi. Inoltre sparsi per i livelli si trovano una serie di pezzi che modificano non solo l’estetica ma anche le statistiche come accellerazione e la velocità. 
Lo Starter Pack di Skylanders Superchargers include l’auto Hotfire, i due personaggi Spitfire e Stealth Elf e ovviamente il portale su cui posizionare ogni volta un veicolo e uno dei due mostriciattoli. Questi contenuti bastano per completare la storia principale, tuttavia se volete raggiungere il 100% sarete costretti a mettere mano nel portafogli acquistando almeno due veicoli, uno di aria e uno di acqua. Per fortuna che Skylanders Superchargers supporta tutta la vostra collezione, persino le trappole di Trap Team anche se il loro uso si limita a sbloccare le carte pietracielo.
Altra grande novità per la serie Skylanders è l’introduzione del multiplayer online con una modalità ad hoc incentrata sulle gare a bordo dei veicoli. Qui il gioco si ispira chiaramente alla serie Mario Kart con armi e potenziamenti vari da raccogliere in pista. Pur risultando più semplice della celebre serie Nintendo, questa modalità può regalare piacevoli ore di gioco. Peccato solo per un numero piuttosto contenuti di tracciati e per la scelta di schierare in pista un massimo di quattro personaggi umani e relegare alla CPU il controllo dei restanti quattro.

Le bellezze delle Skylands

Graficamente Skylanders Superchargers risulta molto bello da vedere. La versione PS4 da noi testata gira a 1080p e 60 fotogrammi al secondo. Il gioco è molto colorato e il level design risulta azzeccato a seconda delle zone che si visitano. Belle le animazioni e gli effetti grafici. Insomma dal punto di vista tecnico non si può che elogiare il lavoro svolto da Vicarious Vision. 
Di ottimo livello anche la componente sonora con un ottimo doppiaggio in italiano e musiche che accompagnano l’azione molto piacevoli da ascoltare.

Commento finale

Skylanders Superchargers conferma l’ottimo livello qualitativo raggiunto dalla serie di Activision. L’introduzione dei veicoli riesce ad aggiungere quella freschezza di cui un brand a cadenza annuale ha bisogno senza però snaturare il gioco e anzi aggiungendoci ancora più varietà. Skylanders Superchargers è quindi un prodotto molto curato e divertente che riesce a catturare i più piccoli e perché no i loro genitori che vogliono accompagnarli in un viaggio nelle Skylands.

  • Gameplay divertente

  • I veicoli aggiungono freschezza al sistema di gioco senza snaturarlo

  • Graficamente molto curato

  • Inizialmente il doppio sistema di guida lascia spaesati

  • Per raggiungere il 100% non basta lo Starter Pack