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Recensione SingStar Celebration

di: Simone Cantini

Lasciatemi cantare, con uno smartphone in mano, lasciatemi cantare una canzone sul divano. Lasciatemi cantare, perché ne sono fiero, sono un sonaro, un sonaro vero. Ehm, diciamo che come incipit per una review è alquanto discutibile, ma onestamente mi veniva davvero difficile trovare un modo efficace per introdurre l’ennesima installazione di uno dei brand più sfruttati e replicati dell’era PlayStation, quel SingStar Celebration che si è da poco unito alla neonata famiglia di PlayLink.

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Scaldate la voce

Sony sembra davvero puntare forte sulle esperienze social e casual del suo nuovo brand, quel PlayLink inaugurato solo pochi mesi fa da Dimmi Chi Sei! Un mondo relativamente nuovo per l’intrattenimento ludico del colosso nipponico che, abbandonando l’uso intensivo del pad e dirottando l’interazione ludica su smartphone e tablet, tenta di avvicinare al medium anche i più inesperti e refrattari. E quale modo migliore per continuare questo esperimento se non sfruttando il caro e vecchio karaoke, non certo una vera e propria novità in ambito console, soprattutto se risponde al nome di SingStar Celebration. Se siete avvezzi a questa serie saprete già cosa vi aspetterà una volta che avrete scaricato ed installato il software, dato che ad eccezione di qualche ovvia differenza di layout il cuore della produzione è rimasto praticamente invariato rispetto al passato. Non può essere neppure considerata una vera e propria novità la possibilità di sfruttare il proprio device mobile come microfono, dato che sono già anni che il brand SingStar prevede questa possibilità. Le feature inedite, dunque, sono davvero ridotte all’osso, ma trattandosi semplicemente di un titolo che prevede di cantare a squarciagola ed in allegria le proprie canzoni preferite, viene davvero difficile identificare questo animo conservativo come un vero e proprio difetto. L’unica criticità, per quanto soggettiva, che ho riscontrato in questo SingStar Celebration è per quanto concerne i 30 brani che compongono la tracklist del pacchetto che, nonostante spazino da hit classiche ad altre più moderne, evidenziano una totale assenza di titoli italiani. Sotto questo aspetto, pur non essendo un fan del pop nostrano, la trovo una carenza alquanto grave, dato che visto lo spirito fortemente goliardico di questa tipologia di gioco ritengo che il potersi tranquillamente sgolare nella nostra lingua, magari straziando ulteriormente qualche classico ben conosciuto, abbia un sapore tutto particolare. Son gusti, è ovvio, ma credo che giochi del genere debbano proporre un’offerta ben diretta ai vari mercati di riferimento. Per il resto tutto funziona come sempre, dato che SingStar Celebration ci consente di esibirci in solitaria, oppure di lanciarci in sfide a squadre, utilizzando le nostre playlist personalizzate oppure lasciando che sia il software a proporci in maniera casuale le varie canzoni. Ed una volta partita la musica non dovremo fare altro che sforzarci di essere intonati per ottenere il maggior numero di punti, come vuole la tradizione canora videoludica. Potremo poi decidere se salvare in locale le nostre prestazioni, oppure, qualora l’egocentrismo sia una delle nostre caratteristiche, scegliere di caricarle sul server e darlo in pasto alla voyeuristica community. Oltre a poter a nostra volta sbirciare quanto fatto dagli altri player. Poche le novità anche sul versante puramente tecnico, dato che a video non avremo altro che l’essenziale intuitivo menu di gioco, da cui potremo rapidamente accedere a tutte le opzioni e allo store, oltre ai video originali dei brani che ci accompagneranno durante la nostra cantata.

SingStar Celebration si unisce alla famiglia PlayLink quasi senza colpo ferire, dato che le novità rispetto alle precedenti installazioni sono praticamente inesistenti. Detto questo bisogna comunque riconoscere come il tutto continui a funzionare anche a distanza di anni, trasformando il software in una vero must have per le cene con gli amici. Ovviamente a patto che abbiano voglia di mettere alla prova le proprie corde vocali. Immediato e funzionale, SingStar Celebration non aggiunge nulla di veramente inedito al catalogo del neonato settore Sony, ma non riconoscerne i meriti di mero entertainment sarebbe davvero miope.