Recensione Screamride
Odio le montagne russe con tutto me stesso, da sempre, figuratevi l'interesse che destò in me l'annuncio di Microsoft relativo a Screamride in occasione della Gamescom 2014: accantonato nell'angolo più remoto della soffitta della mia memoria. Quando è arrivato in redazione non i ricordavo cosa fosse, se un gestionale o un racing atipico, poi vai a vedere i video in game e ti accorgi che sembra Angry Birds: secondo voi a chi è stato assegnato?
di: Giovanni MancaOdio le montagne russe con tutto me stesso, da sempre, figuratevi l’interesse che destò in me l’annuncio di Microsoft relativo a Screamride in occasione della Gamescom 2014: accantonato nell’angolo più remoto della soffitta della mia memoria. Quando è arrivato in redazione non i ricordavo cosa fosse, se un gestionale o un racing atipico, poi vai a vedere i video in game e ti accorgi che sembra Angry Birds: secondo voi a chi è stato assegnato?
Crea, corri e distruggi
Ci sembra oppurtuno premettere che Screamride è un progetto di Frontier Developments, in passato responsabili di Kinectanimals, Zoo Tycoons, Thrilville e soprattutto il prossimo Elite Dangerous, simulatore spaziale già disponibile per PC e recentemente annunciato in esclusiva per Xbox One, relativamente all mercato console.
In un futuro lontano, speriamo molto lontano, la maggiore preoccupazione della scienza è quella di offire il massimo divertimento possibile grazie agli investimenti sulle montagne russe da cotruire in varie zone della terra capaci di offrire paesaggi mozzafiato. Il nostro ruolo è quello di studiare e realizzare questi percorsi, provarli e modellare lo scenario grazie alla nostre risorse. La modalità principale di Screamride, la carriera, è però strutturata in “compartimenti stagni”, nel senso che i diversi ruoli che abbiamo citato comportano, ognuno di essi, delle rispettive carriere separate senza nessuna correlazione. In ogni scenario infatti possiamo scegliere uno dei tre percorsi diversi: guida dei treni nelle montagne russe, costruzione dello scenario e demolizione di strutture. Ogni scenario propone diversi stage in cui occorre raggiungere degli obiettivi per sbloccare quello successivo, sempre comunque relativamente al tipo di carriera che si sta giocando, dunque sbloccare lo stage della modalità “pilota” non sblocca quello relativo alle “costruzioni” o “demolizioni”. Le carriere, come abbiamo detto, sono completamente separate.
Guidare un treno sulle montagne russe non è propriamente una cosa comune, visto che normalmente si gode passivamente delle emozioni che possono regalare. “Scream Rider”, ci trasforma invece in dei piloti in possesso di non troppi comandi: accelerare, frenare, caricare e usare il turbo, bilanciare l’angolazione del treno nei binari, cercando di fare il tempo migliore zenza perdere passeggeri. Nulla di speciale ma divertente, soprattutto nei livelli più avanzati quando aumenta l’importanza dei comandi del pilota.
La carriera di archietti in modalità “Ingegnere” invece mette alla prova le nostre capacità costruttive in quanto saremo chiamati a finalizzare dei percorsi in modo da raggiungere determinati obiettivi: usare al meglio le risorse a nostra disposizione per accumulare un determinato punteggio, ad esempio, o fare in modo che il treno venga catapultato contro degli edifici per demolirli. Le possibilità costruttive qui sono solo abbozzate, molto lontane da quelle offerte nella modalità “sandbox” che vedremo dopo.
Ci siamo lanciati sula carriera “Esperto di Demolizioni” con tutta la diffidenza di questo mondo ma alla lunga è quella che più ci ha tenuto incollati al controller, nonostante dei limiti abbastanza evidenti sulla struttura complessiva del gameplay. L’obiettivo del gioco è demolire delle strutture architettoniche di diverso tipo sparando delle capsule con all’interno dei malcapitati ospiti umani urlanti: i livelli più avanzati propongono diversi tipi di capsule con caratteristiche particolari (fluttuanti, alate, esplosive e altre) da sfruttare in modo strategico in base alle difficoltà dello scenario e ai sistemi di protezione delle strutture da abbattere. E’ un sistema di gioco che ci ha ricordato le ore passate con Angry Birds anche se il titolo Rovio rimane irraggiungibile dal punto di vista della varietà, difficoltà e complessità.
Sandbox
Costruire, inventare, dare libero sfogo alla propria fantasia, è questo lo spirito che contraddistingue la modalità libera di Screamride, denominata appunto Sandbox. Vi diciamo subito però che moltissimi elementi che possono essere utilizzati nei vari editor di livelli devo essere prima sbloccati nella modalità carriera: se pensavate di dedicarvi solo alla costruzione libera, dunque, sappiate che non potete che farlo immediatamente con tutte le opzioni del gioco. Screamride mette a disposizione un ottimo tutorial, suddiviso in argomenti e strutturato in video esplicativi, non interattivi. I materiali, gli elementi e le opzioni sono davvero ragguardevoli, i controlli sono complessi ma intuitivi e precisi, e qui è entrata in gioco senza dubbio la grande esperienza di Frontier che da molti anni sviluppa titoli di questo genere. Realizzare montagne russe e scenari incredibili diventa un lavoro alla portata di tutti coloro che hanno la pazienza, di dedicare un po’ del loro tempo al potente editor che Screamride offre e magari condividerlo con gli altri utenti. A parte le varie classifiche con cui è possibile confrontare le proprie prestazioni infatti, c’è la possibilità di condividere i livelli e i progetti realizzati, valutabili da una a cinque stelle. Il limite più grosso è solo l’obbligo a reggiungere gli obiettivi nella modalità carriera per avere un editor completo che, altrementi, risulta piuttosto scarno.
Un giro in giostra
Non è molto chiaro capire a quale target di videgiocatore Screamride intenda rivolgersi: non sicuramente agli integralisti della next gen a tutti costi, in considerazione di una realizzazione tecnica che punta più alla funzionalità che al virtuosismo, non agli amanti dei racing game per gli evidenti limiti sotto quest’aspetto, forse ai “realizzatori di idee” che però si devono accontentare di una modalità carriera piuttosto scialba e di una modalità sandbox un po’ castrata dalla mancanza di un vero e proprio scopo di gioco, se non quello della condivisione online o del mero appagamento personale. Onestamente avremmo preferito qualche scelta più coraggiosa, puntando con maggior forza su uno degli aspetti proposti (la guida piuttosto che l’ingegneria, nell’ordine che volete) in modo da dare più profondità al titolo, magari scontentando qualcuno e accontentando altri in una piccola nicchia invece che non soddisfare nessuno ed rischiare di essere un titolo mordi e fuggi, più fuggi che mordi.
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Editor vasto e complesso
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Interfaccia semplice e intuitiva
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Condivisione di livelli e progetti
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Buona gestione delle visuali
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Carriera poco profonda
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Difficoltà troppo bassa
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Modalità sandbox sfruttata a metà
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Realizzazione tecnica non sconvolgente