Recensione Recensione di WWE SmackDown! vs. RAW 2010
Recensione di WWE SmackDown! vs. RAW 2010 di Console Tribe
di: Simone "PulpGuy88" BraviPuntuale come ogni anno ritorna l’appuntamento col wrestling videoludico targato Yuke’s/THQ: Smackdown vs Raw 2010. La serie, anno dopo anno, ha saputo perfezionarsi sempre di più, rimanendo una scelta quasi irrinunciabile per ogni fan WWE che si rispetti anche se non ha mai tentato di introdurre vere e proprie innovazioni, sarà la volta buona?
You need more training
Uno degli aspetti cardini del successo di questa serie è sempre stato il collaudatissimo gameplay, sempre più perfezionato ed ampliato con nuove mosse, combinazioni e possibilità di approccio al match. Anche quest’anno THQ non tradisce le aspettative e ripropone la solita formula vincente. Il gioco infatti si propone col solito schema di comandi e quindi con lo stick sinistro adibito al movimento, quello sinistro ed il tasto B/Cerchio alle prese. il tasto X/Quadrato è invece deputato alle percussioni mentre con i trigger ed i tasti dorsali potremo rispettivamente cambiare tipologia di presa e correre. Uno schema semplice ma estremamente profondo, infatti chi non ha molta dimestichezza con la serie necessiterà di un po’ di tempo per padroneggiarlo al meglio. Ciò che invece è stato modificato totalmente è l’HUD, privato di qualsiasi indicatore di salute o di finisher, rendendo il tutto molto più realistico e meno artificiale. Il nostro alter ego sarà comunque circondato da un cerchio che, in maniera del tutto non invasiva, indicherà il nostro avversario ed il grado di avanzamento della barra per scatenare la finisher. A tal proposito è stato introdotto un nuovo sistema per eseguire le mosse finali: la barra dedicata può essere riempita attraverso le classiche mosse standard, ma una volta riempita di circa il 75% potremo eseguire la classica manovra che anticipa la finisher del nostro wrestler che andrà a riempire totalmente la barra dedicata alle final moves permettendoci di scatenare la loro potenza. E’ stato inoltre migliorato l’attacco portato dall’angolo sulla terza corda: questo ora avviene in maniera molto più intuitiva e le collisioni avverranno finalmente in maniera corretta, indirizzando il vostro wrestler automaticamente verso l’avversario più vicino (nel caso di match a più combattenti) oppure scegliendo l’attacco più adatto rispetto alla distanza del vostro bersaglio. Rinnovato inoltre anche il sistema dei contrattacchi: essi stavolta avverranno in maniera semiautomatica richiedendo la pressione del trigger destro quando l’apposito indicatore comparirà sulla testa del nostro wrestler durante un attacco avversario.
Come avete potuto capire il gameplay si riconferma il punto chiave del titolo, dimostrandosi ancora una volta divertente, profondo e gratificante grazie anche a delle nuove aggiunte che non sconvolgono la formula originale ma anzi la arricchiscono intelligentemente.
Il menù si presenta in un’unica schermata a scorrimento che ci permetterà di selezionare velocemente le varie opzioni disponibili, inoltre muovendo la leva adibita al movimento entreremo facilmente nella pratica modalità allenamento dove poter perfezionare le vostre tecniche.
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It’s all bout Business
Smackdown vs Raw 2010 ci mette a disposizione la classica modalità carriera, nella quale possiamo vestire i panni di qualsiasi Superstars nel tentativo di conquistare il massimo titolo della sua categoria e la modalità Road to WrestleMania affrontabile sia in singolo che in cooperazione. Nel single player potremo impersonare Edge, Randy Orton, Mickie James o una superstar creata da zero attraverso l’editor. Se invece ci vogliamo cimentare in questa modalità in co-op (online ed offline) ci attende la guerra tra brand. E’ doveroso in questo caso spendere due parole per il sempre più completo editor di creazione, quest’anno arricchito con un paint tool che permette di realizzare pitture e tatuaggi personalizzati per il nostro wrestler nonché per le superstars già esistenti, dandoci la possibilità di arricchirle a nostro piacimento. L’editor si estenderà poi ovviamente anche alla personalizzazione delle entrate, delle mosse e di ogni singola animazione per la creazione delle finisher. Per la prima volta sarà poi possibile affrontare la campagna single player con le divas. La modalità carriera e la Road to WrestleMania si sono dimostrate ancora una volta abbastanza divertenti seppur ereditando gli stessi difetti di ripetitività nelle storyline tipiche della serie. Non è però il caso di allarmarsi poiché i talentuosi sviluppatori ci hanno messo a disposizione un rivoluzionario editor di show; il tool ci permetterà infatti di creare da zero un nostro personale show, decidendone incontri, promo, angle, scontri, incontri negli spogliatoi, risse e quant’altro. Praticamente si può modificare ogni parametro possibile, dai partecipanti alla scena, alle battute che dovranno pronunciare, ai movimenti della telecamera alla durata e al luogo dell’avvenimento. Un’introduzione veramente utile e divertente che vi permetterà di vivere e personalizzare profondamente la nostra esperienza di gioco.
Oltre alla modalità principale vi saranno poi i classici match singoli dalle stipulazioni più disparate, dal leggendario Hell in a Cell, agli Inferno match per passare da i più classici match di coppia ed arrivare fino agli spettacolari ladder e TLC (tables, ladders and chairs) match nonché una nuova aggiunta di quest’anno ovvero lo Scramble match. Ultima ma non ultima la mitica Royal Rumle, rinnovata per l’occasione. A tal proposito dobbiamo segnalare il diverso approccio che si avrà durante le eliminazioni dal ring dei vostri avversari; una volta spinto un nemico oltre la terza corda o scaraventato vicino a quella più bassa ed aver effettuato la presa per l’eliminazione entrerete in un mini game che vi richiederà di premere dei tasti al momento opportuno oppure di fermare un cursore in un apposita sezione di barra. Questo avverrà anche per difendersi da un’eliminazione oppure da una sottomissione o schienamento durante i match classici (in cui resterà comunque possibile liberarsi premendo furiosamente tutti i tasti frontali). Sarà possibile eliminare il vostro avversario anche con una mossa speciale, che potrete utilizzare dopo aver eseguito abbastanza manovre durante il match (analogamente a quanto accade durante i normali incontri). La Royal Rumble si rivela dunque molto più dinamica e combattuta, seppur afflitta anch’essa da alcuni vecchi difetti come avversari inspiegabilmente immobili nel ring, colpi che non vanno a segno una volta partita l’animazione di una mossa dell’avversario su di un altro combattente, oppure gli atleti migliori (quelli che in genere arrivano alle fasi finali della rissa) che vengono eliminati da dei low carder come se niente fosse. Imperfezioni abbastanza gravi che secondo noi vanno a minare la godibilità generale del titolo, soprattutto se si pensa da quanto tempo la serie si porta dietro certi difetti.
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Da segnalare poi un effettivo sbilanciamento nel livello di difficoltà. Se infatti a difficoltà intermedia avremo quasi sempre ragione dei nostri avversari senza troppi problemi, a difficoltà estrema affrontare i main eventer della federazione si rivelerà un’impresa molto ardua. Il tutto è dovuto anche massiccio lavoro di miglioramento sull’I.A. nemica che ora reagirà più re attivamente ai nostri attacchi e rendendo sempre più difficile la messa a segno delle finisher faticosamente accumulate durante il match, eludendole proprio quando queste si rivelerebbero decisive sulle sorti dell’incontro.
La quantità di wrestler si rivela ancora una volta eccezionale, comprendendo tutti i lottatori attualmente presenti nei tre roster WWE (Smackdown, Raw ed ECW). La presenza di tantissime leggende tra cui: Bob Orton, Ted Di Biase, The Rock, Dusty Rhodes, Mr. McMahon e Trish Stratus) e lottatori extra da sbloccare permettono poi al titolo di godere di una buona longevità, garantita anche dalle numerose modalità di gioco proposte. Per ogni lottatore sarà indicato poi il classico livello di abilità, lo stile di combattimento ed i rispettivi alleati o rivali all’interno della federazione, con riferimenti alle reali storyline più recenti avvenute nella federazione di Stamford negli ultimi mesi. Ritornano le abilità speciali per ogni lottatore (fino ad un massimo di sei) che consisteranno ad esempio nello sfuggire slealmente ad uno schienamento o nell’incassare più colpi prima del contrattacco. Tali abilità saranno utilizzabili dinamicamente durante il match dopo averle sbloccate con alcune manovre particolari, tutte indicate nell’apposita sezione delle abilità speciali.
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In ring multiplayer
Il comparto online del titolo si è dimostrato abbastanza scarno. Avremo modo di imbastire le classiche partite del giocatore o classificate, affrontando solamente quattro tipologie di match: 1 vs 1, 2 vs 2, three way e fatal 4 way match. Le partite da noi provate si sono svolte fortunatamente in maniera molto più fluida che in passato anche se non è raro imbattersi ancora in qualche problema di lag. Ci saremo aspettati decisamente di più vista la mole di modalità a disposizione nel single player e che invece sono state completamente ignorate per le partite online. Chiude il quadro una nota positiva che consiste nel poter condividere con la community tutte le vostre creazioni, siano esse superstar, show o attire creati con gli editor di gioco.
You Can’t See Me
Il comparto tecnico di Smackdown vs Raw 2010 si rivela discreto ma è innegabile che continua a risentire del peso degli anni. Il medesimo motore di gioco ha subito modifiche minime e continua a proporre le solite texture e modelli poligonali riciclati dalle precedenti edizioni, inoltre sono ancora presenti le fastidiosissime compenetrazioni poligonali che ormai da tempo dovrebbero essere state eliminate. Fortunatamente il trend migliora sul versante animazioni, ancora più numerose e spettacolari. Yuke’s bocciata però ancora una volta per la realizzazione del pubblico, veramente pessimo. Esso si presenta con modelli poligonali in 3D per le primissime file per poi perdersi in modelli in bassissima definizione 2D per le restanti, offrendo un colpo d’occhio del tutto inadatto ad un titolo sviluppato su una console di nuova generazione. Nota di merito per la regia, finalmente più spettacolare e che offre movimenti di camera realistici, andando a seguire l’azione in modo più incisivo nei momenti salienti.
L’opera di riciclo degli sviluppatori continua sul fronte audio, con effetti sonori identici ai precedenti capitoli. La soundtrack invece si rivela molto valida, con famosi pezzi Heavy Metal dei gruppi che collaborano assiduamente con la WWE per la realizzazione delle theme per i Pay Per View.
Ci saremmo aspettati decisamente di più dal titolo THQ sul lato della realizzazione tecnica in quanto grafica e sonoro hanno evidenziato una depauperante obsolescenza che ormai non può più essere tollerata se si pensa ai livelli raggiunti da EA col suo spettacolare Fight Night Round 4 o paradossalmente alla stessa Yuke’s con lo splendido UFC 2009 Undisputed.
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It’s your time now!
Smackdown vs Raw 2010 è un titolo che conserva qualità e difetti tipici della serie. Se da un lato troviamo una modalità carriera discretamente divertente, un roster di lottatori e di extra sbloccabili ineccepibile e degli editor di personalizzazione veramente eccellenti, dall’altra ci sono ancora alcune incertezze nel gameplay ed una realizzazione tecnica che non è più al passo coi tempi da anni. Peccato per il comparto online che finalmente offre sfide più stabili ma si dimostra palesemente poco ispirato e privo di molte modalità. Comunque sia l’ormai collaudata formula di gameplay unitamente ad un apprezzabile impegno profuso dagli sviluppatori, nel voler introdurre alcuni elementi di spessore all’interno del gioco, rendono il titolo un acquisto quasi obbligato per qualsiasi fan WWE e del pro wrestling in generale. Tutti quelli che cercano invece un picchiaduro simulativo più votato all’azione che alla spettacolarità dovrebbero indirizzare le proprie preferenze su produzioni ben più valide.