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Recensione Recensione di WWE Legends of WrestleMania

Recensione di WWE Legends of WrestleMania di Console Tribe

di: Redazione
Gli anni 80 per tutti sono passati alla storia per gli eventi socio-politici che ancora oggi condizionano la nostra vita.

Gli anni 80 e quelli avvenire per i fan del Wrestilng sono passati alla
storia per i match più importanti, incontri che hanno fatto
sognare molti telespettatori. Difficile dimenticare questi avvenimenti
ma i ricordi col tempo diventano vaghi, le immagini distorte, restano
solo le emozioni.

A rinfrescare la nostra memoria ci ha pensato THQ, sento già il
rumore di inizio incontro, è di nuovo ora di salire sul ring.




Non sempre il passato è come lo ricordiamo.



Gli sportivi spesso nel rivedere sfide passate provano una
strana voglia di tornare indietro nel tempo, di partecipare attivamente
a quei grandi eventi. Il wrestilng e i suoi appassionati non fanno
eccezione a questa regola. L’idea alla base di WWE Legend of
Wrestelmania è proprio quella di catapultarci indietro nel tempo
per rivivere, pad alla mano, la storia di questo sport, anzi
c’è concessa la possibilità di riscriverla, ma
andiamo con ordine.

Le modalità presenti nel titolo targato THQ sono le classiche:
esibizioni, sfide multigiocatore e l’immancabile editor. Le
comuni “amichevoli” ci danno la possibilità di
lanciarci direttamente sul ring, le tipologie d’incontri cui
prendere parte sono molteplici tuttavia molte delle quali andranno
sbloccate accumulando determinati punti. Incontri che si fanno
decisamente più divertenti se giocati insieme al compagno di
turno, importante in questo senso è la possibilità di
prendere parte ai Tag Team Match in modo da “raddoppiare”
il divertimento.

La portata principale in cui la vera anima del titolo viene fuori
è chiamata Wrestelmania Tour, solo grazie a questa
modalità lo spirito puramente “vintage” riesce ad
uscire fuori.

Divisa in tre categorie: rivivi, riscrivi e ridefinisci ci ritroveremo
nei momenti che hanno segnato la storia delle prime 13 edizioni di
Wrestelmania.

Rivivi ci da, letteralmente parlando, la possibilità di rivivere
uno di questi match impersonando il vincitore dello scontro, in
riscrivi invece impersoneremo il perdente in modo da cambiarne le sorti.

Ridefinisci ci permette di cambiare molti degli aspetti dei match a cui
prenderemo parte, andando a modificare la tipologia degli stessi e
persino i contendenti in gara. Indipendentemente dalla categoria scelta
per proseguire attraverso i vari stage offerti dal titolo è
necessario soddisfare determinati obiettivi. La lista delle azioni da
eseguire è segnalata ad inizio partita e può essere
richiamata semplicemente accedendo al menù, completando queste
richieste otterremo delle medaglie grazie alle quali possiamo sbloccare
extra per le altre modalità di gioco. Gli obiettivi oltre che
diversificare l’azione fanno in modo che i match siano quanto
più verosimili a quelli reali.

L’editor offerto dal gioco è come sempre di grande
qualità e quantità, anche il giocatore più
esigente troverà tutto l’occorrente necessario per creare
il wrestler tanto desiderato. Associato all’editor è
presente la modalità Legend Killer, una sorta di survival il cui
ultimo avversario è appunto una “leggenda” di
Wrestelmania. Vincendo i vari scontri potremo potenziare il combattente
appena creato in modo da affrontare sfide sempre più difficili.
Questa modalità offre in prima battuta un livello di sfida
adeguato e soddisfacente, purtroppo proseguendo finisce per diventare
frustante lasciando spazio ad amarezza e sconforto in quanto essendo un
“survival” non c’è data la possibilità
di salvare tra uno scontro e l’altro. Aggiunta quindi piacevole
solo in parte e che va ad ogni modo a sommarsi a modalità
piuttosto interessanti e ben strutturate. Peccato che la
quantità di stage e di obiettivi sia veramente esigua anche
considerando le diverse modalità del Tour Mode.





La vecchia scuola incontra una nuova scuola.


Impersonare le leggende che hanno fatto la storia del
Wrestling, è di per sé nostalgico e al contempo
piacevole. Idealisticamente parlando il gioco è per i fan di
vecchia data, a quelli che negli anni 80’
avevano il poster di Hulk Hogan in camera, mentre strutturalmente
parlando il titolo sembra essere dedicato più ai neofiti. Le
modifiche apportate al gameplay sono numerose ed hanno come risultato
finale quello di snellire il sistema di gioco rendendolo accessibile a
tutti senza allontanarsi troppo dalle proprie radici.
La componente
simulativa è stata abbandonata in favore di una struttura
più semplice, grazie ad un sistema di controllo riscritto
appositamente per l’occasione.

I comandi sono ora più immediati e ad ogni tasto si associa un
determinato comando: attacchi, schienamenti, proiezioni e prese.
Nonostante il lavoro per sfoltire il sistema di gioco il parco mosse
resta comunque corposo e fedele alle movenze originali dei Wrestler.
E’ proprio grazie alla varietà dei colpi che gli scontri
non risulteranno mai noiosi e scontati.

Durante i match, il giocatore può lanciarsi in tutti gli
attacchi imparati ad amare assistendo alle competizioni in TV, colpi
rapidi e prese si alterneranno velocemente senza stancare. Le
novità essenziale è proprio rappresentata dalla struttura
dei combattimenti in cui possiamo distinguere tre fasi che si associano
a tre diverse tipologie di gioco. Nella prima fase ci sono colpi veloci
e diretti, lo scopo del giocatore è quindi quello di inanellare
quanti più danni possibili per far aumentare un’apposita
barra posta sotto quella dell’energia. Divisa in tre porzioni la
cui ultima ci da l’opportunità di eseguire una delle
spettacolari finisher di cui il gioco dispone. Quando si useranno
questi colpi inizieranno dei Quick Time Event nei quali è
ovviamente richiesta la pressione un tasto con il giusto tempismo. Non
solo colpi finali ma anche prese e atterramenti saranno accompagnati da
QTE. La scelta di inserire un sistema semplice come questo è
sicuramente apprezzata ed in linea con il resto della concezione del
titolo. Quasi ad emulare il fascino retrò che il gioco si porta
dietro il gameplay si mostra quindi essenziale ma al contempo efficace.
Se attacchi semplici e QTE non sembrano abbastanza a diversificare
ancora di più gli scontri ci sono gli schienamenti o comunque
tutti gli eventi che precedono la fine del match(come le
sottomissioni). In questa fase è richiesta la pressione dei
tasti per entrambi i contendenti. Sullo schermo compariranno due barre
circolari: l’ampiezza delle suddette e la difficoltà per
raggiungere la vittoria è dettata essenzialmente dalle
condizioni dei due atleti lasciando allo stesso tempo al giocatore un
margine di possibilità per ribaltare l’esito dello scontro.

Un gameplay che risulta immediato ed affascinante, i comandi inoltre
sono intuitivi ed in poco tempo si assimileranno alla perferzione. La
ristrutturazione che ha subito il titolo lascia comunque delle
perplessità, visto che il titolo è dedicato a chi mastica
Wrestling da anni sarebbe stato lecito attendersi un titolo più
simulativo e profondo. Un’esperienza di gioco sicuramente diversa
dalle precedenti produzioni che vede nelle sue novità sia i
punti di forza ma allo stesso tempo le pecche maggiori.





Il Vintage va di moda..


Tecnicamente parlando il nuovo prodotto THQ si mostra quasi
identico ai predecessori. Il motore grafico salvo qualche novità
non ha subito cambiamenti. Quello che ci aspetta quindi è una
grafica di buon livello, i modelli poligonali dei combattenti sono ben
strutturati sia nelle texture che per quantità di poligoni. I
wrestler ricreati dagli sviluppatori sono d’ottima fattura e
difficilmente riuscirete a riconoscerli dalle controparti reali. Buone
quasi tutte le animazioni che rendono gli scontri realistici e vista la
quantità non annoiano il giocatore. Da segnalare la perizia con
gli sviluppatori hanno usato per ricreare scenari, costumi e persino i
loghi delle passate edizioni, dettagli che sono indice di un lavoro
meticoloso e attento.

A riprova che il motore grafico non è stato cambiato
c’è la possibilità di importare i wrestler dei
precedenti capitoli, senza che vi siano differenze grafiche. I difetti
riscontrabili risiedono essenzialmente nelle arene ancora troppo
spoglie e con il pubblico che spesso mostra difetti davvero pacchiani.

Il comparto audio qualitativamente parlando si attesta su buoni
livelli, tante le musiche che accompagnano i match, di buon livello
anche gli effetti sonori, stessa cosa vale per la voce dei
telecronisti. Insomma un comparto audiovisivo di buon livello ma che
purtroppo non si è migliorato col tempo.





La fine dei ricordi..
.


Il tempo passa ma la passione per questo sport resta. Gli
sviluppatori consci di ciò hanno voluto regalare ai fan un
titolo dal sapore nostalgico e dal fascino deliziosamente vintage.

Legends of Wrestelmania sa coniugare un gameplay rinnovato ad una
grande quantità di modalità di gioco. Grazie al Tour Mode
sarete in grado di rivivere e anche riscrivere i match più
famosi, per la gioia di fan di vecchia data ma anche per chi vuole
scoprire quella che è stata la storia di questo sport. Il
gameplay ha subito poche ma notevoli modifiche, qualcuno potrà
storcere il naso ma il nuovo sistema decisamente più immediato e
semplice è sicuramente sorpresa gradita.

Un titolo mirato essenzialmente ai fan ma che forse può anche
tirare a se nuovi adepti, in poche parole Try This at Home.